Salta al contenuto principale

Abruzzo: Gli Emodializzati e i trapiantati sul piede di guerra

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Chi protesta?
I più deboli.
Hanno protestato i malati di Oncologia, per il diritto negato di un polo oncologico, per non dover fare la propria chemioterapia in corridoio.
Per la giusta dignità del malato.
Il cancro che diventa dialisi o trapianto.
La vita e l'amore per la vita.
Il tempo della politica sanitaria ha in comune una destra e sinistra, sorde al diritto delle provvidenze dei nefropatici e pazienti trapiantati.

Tre anni che la Regione Abruzzo per il piano di rientro non rispetta la legge regionale  N. 29/98 del 21.041998.
Stiamo parlando di 129,11 euro al mese per 12 mesi, pari a 15oo euro all'anno.
Stiamo parlando di centinaia di storie personali, inseguite da improbabili linguaggi burocratici.
Luca, Paola, Enrico. Solo una questione di disperazione.
Disperazione su disperazione.
La somma che uccide.
L'accento non si fermerà sugli altri diritti economici. I sussidi straordinari e le tantum.
Sarebbe un miracolo.

Tre anni senza sussidi.

1. Le provvidenze previste dal comma 2, dell'art. 1, della legge regionale 21 aprile 1998, n. 29 recante "Modifiche ed integrazioni alla L.R. n. 19 del 1977, alla L.R. n. 69 del 1978 e alla L.R. n. 60 del 1983 concernenti provvidenze a favore dei nefropatici" sono sospese sino alla conclusione del piano di rientro.
Tre anni, esattamente dalla determinazione del 27/10/2010.

Volete conoscere la risposta della regione Abruzzo?

" Tale limitazione non risulta discrezionalmente disposta dalle determinazioni di cui sopra, che non modificano o abrogano disposizioni di legge, ma discende al contrario, dalla corretta applicazione della norma di legge e del fatto che le somme di cui si è provveduto al trasferimento costituiscono quota del fondo sanitario".
Nonostante la lettura de L'Uomo senza Qualità di Musil o l'Ulisse di Joyce, non abbiamo compreso...Voi?

Era l'11 Giugno del 2012. Dopo questa meravigliosa litania da burocratese, le storie di persone impossibilitate a muoversi senza sussidio, senza rimborso, senza ascolto, si sommano alla crisi sociale.
Ora basta è il grido dell'Aned, associazione nazionale dializzati e trapiantati.
Medaglia d'oro al Merito della Sanità Pubblica.
Senza una risposta della Regione Abruzzo, ci sarà una protesta di tutti i malati.
Non si potrà tornare indietro...perchè dietro non c'è più spazio. Un salto nel vuoto.
Non si ascolteranno le scuse di un Ministero nazionale che detta linee guide indirizzate al fermo dei fondi dei sussidi.

Noi saremo in piazza con loro. Legati alla Costituzione Italiana.
"La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività".
Fino alla Fine...

 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Non ho parole. Ma veramente. Solo un'immensa tristezza. Mi auguro che questo articolo abbia un seguito su tutti i media.
Ed intanto il Polo Oncologico continua ad essere ignorato da chi afferma che il cancro non è una malattia così importante (vorrei che lo provasse di persona ) e persevera nella frammentazione Dell' Oncologia... Perché non riuniamo i malati oncologici a quelli emodializzati e vediamo se magari mister auto blu si convince ? O meglio vediamo se il suggeritore della sanità teramana gli da ordini in merito? Povera Italia ! Penso alla nostra bella bandiera, verde bottiglia, bianco frizzante rosso conero....
A tutta questa gentaglia che con la storia del "Piano di Rientro " si riempiono la bocca e poi li vedi in auto blu,autista +ricco stipendio Auguro loro ...................................................................................... Inoltre che conoscano di persona lo scempio che hanno prodotto in Abruzzo .
Simonetta, dobbiamo essere noi i media di noi stessi. E spargere a gran voce ciò che il sistema mette a tacere. Se lo facessimo giorno dopo giorno, la menzogna verrebbe arrestata completamente e non vi sarebbero più guerre. Con la rete possiamo informarci direttamente e in maniera interattiva. È una possibilità unica. Condividiamo e discutiamo. Informiamoci.
Mi dispiacesolo che pochi leggerano e capiranno nel profondo questo articolo, eccezionale nella forma ma (aimè...) ordinario nei contenuti: Sono episodi quotidiani e consueti per la sanità abruzzese. Tuttavia invito gli autori a fare i nomi e a pubblicare le storie/carriere di chi oggi governa la burocrazia regionale. Da dove vengono e come sono arrivati sulla seggiola che gli consente di scrivere ste'fregnacce e, magari, farle pure firmare al politico "ignorante"di turno. Chi è il direttore della sanità? Chi è il dirigente del bilancio sanitario per il piano di rientro? (questa domanda è molto importante..) Chi è il funzionario che ha predisposto un a nota si ile? (vabbè, questa è una questione scolastica..) Come ha recentemente detto berlusconi quando qualcuno ha proposto chiodi sottosegretario: Chi è il presidente della regione abruzzo...?
Tantissima tristezza......considero L'italia uno dei paesi più belli....la sanità nella nostra regione è molto scadente...si pensa solo alle carriere di chi oggi governa la burocrazia regionale.....il malato al primo posto..con strutture e cure moderne.....altrimenti andate a casa.....ricordate politici che i malati li condannate a morte..... li mandate al cimitero....se avete coscienza ......la vergogna ..si vergogna.. ...!!!!
Sanità teramana scricchiola su tutti fronti. Come uscirne? Solo se si recupera la consapevolezza del valore pubblico del servizio sanitario e non la negazione della sua funzione ,come la Regione Abruzzo sta facendo da tempo. Sono mancati lungimiranza , coraggio e anche volontà di assicurare assistenza e dignità soprattutto ai cittadini più colpiti dal male. I responsabili di questo massacro sociale si nascondono,con spietato cinismo,,dietro l' alibi bidella crisi e caldeggiano ,per non contraddire il Padrone, l' abolizione dell' IMU.