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Teramo: L'Ass. Romanelli e il bambino autistico

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Caro Ass. Romanelli...

I bambini autistici sanno volare. Hanno un altro mondo e un'altra dimensione. Più sensi, più letture, più silenzi.
Colori a toni di cuore. Muore chi non li sente. Spente anime. Pantomine.
L'Ass. Romanelli ha le mani per ascoltare il senso di un dipinto e di un ingrediente. Li mescola con il suono di un'antica leggenda. Una cornamusa e la fisarmonica.
Talento contro talento. Siamo sicuri che ascolterà la nostra storia e saprà trovare una soluzione sensibile come la sua visione della vita.

Una scuola media di Teramo. Non faccio il nome perchè non siamo abituati a tale coraggio. La Zippilli. Una seconda classe. Al secondo piano. Un bambino autistico, un'insegnante di sostegno e un'assistente. La richiesta di avere un bidello per accompagnare il cucciolo d'uomo in bagno. Questione di piani. 
Il bidello è al primo, perchè non trasferire l'intera classe? Una richiesta inevasa. Travasa la bile.
Qui nasce il mistero. Lo stargate. Fatima in confronto è una malelingua di Ivan Graziani.
La preside, la dirigente scolastica, qualcuno, ha deciso di portare la classe al piano della scuola elementare. A meno uno per non scrivere il seminterrato. Accanto alla palestra.

Il paradosso è da punizione dietro la lavagna. L'operatrice scolastica è una donna. Perchè la Preside non ha trasferito la classe al primo piano?
L'autismo ha bisogno di calore e sinergia. I bambini imparano il senso della solidarietà e della cura degli altri. Un'occasione unica per crescere attraverso l'aiuto reciproco. Perchè dare simili segnali?
Noi abbiamo le risposte pronte....per ora testa china come i cipressi di un tempio fa.
Questa storia deve terminare in maniera elegante. Le lascio la mia penna. L'ultima pennellata a colori. Il suo ingrediente magico.
Che sia un lieto fine...il primo piano giusto. Grazie Regista.

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Commenti

Ne approfitto, scusatemi. Caro assessore Romanelli, posto che sto per parlare di un diritto sacrosanto, perché l'assemblea sindacale nei nidi pubblici deve essere fatta dalle 11.45 alle 14.00? Non si potrebbe farla all'inizio o alla fine della giornata? Mi viene quasi da pensare che sia studiata ad arte in modo che le famiglie non portino per niente i bimbi all'asilo. Peccato che quell'asilo costa e non poco, più del privato che non si sogna di fare simili cose e che, in questo momento, doversi accollare, dopo averne trovata una, il costo della baby sitter può essere molto pesante. Ma è così difficile rendere facile la vita a noi popolino?
Sei meraviglioso e sai che ti voglio bene!!