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Teramo: Operai contro Operai...per una lampadina

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Non esiste più la classe operaia. Non esiste più il buon senso. Non esiste più la solidarietà. Esiste il buio di una lampadina. Teramo lungo Corso De Michetti, il primo corso aprutino per storia e lignaggio. Una via al buio e con lampadine in grado di illuminare solo un cero durante la processione, ha visto una recita urbana condita dallo stupore dei passanti. Vi raccontiamo con una punta amara di delusione. Il clamore dei commercianti e dei residenti è stato forte, nello scoprire un camioncino dell'Enel in sosta per la sostituzione di vari punti luce. Il miracolo per un pò di considerazione dell'Amministrazione comunale può fare brutti scherzi. Forse. Caldo e le solite tute sudate. Operai per un lavoro sempre mal pagato. Gli stessi che tra qualche giorno sciopereranno. La sorpresa è stata tutta per la reazione di un'altro operaio, un socio della cooperativa Tercop che gestisce le strisce blu. Applicando alla lettera il regolamento ha preteso il pagamento del ticket dai "colleghi" dell'Enel. Un commerciante storico, disturbato da questa scenetta neo realista, ha chiamato la polizia municipale per avere delle spiegazioni. "L'operatrice molto gentilmente ed educatamente-ci racconta- mi ha spiegato che era giusto pagare il parcheggio (anche per i diversamente abili) in quanto la tercoop paga la gestione del suolo pubblico al Comune ed ha aggiunto che tutto dipendeva dal buon senso". Semplicemente triste.

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Commenti

immagino che le lampadine adesso costino di più!
ma può andare avanti l'Italia, così?
Non sempliocemente triste ma VERGOGNOSO.
Mi spiace dirlo ma i dipendenti della Tercoop (tranne tre e/o quattro persone) dovrebbero andare a scuola di buona educazione e di comportamento civile.
La cooperativa sociale Tercoop gestisce i parcheggi a pagamento dal 1992, non per grazia ricevuta, ma dopo aver affrontato e vinto ben 11 (undici) gare d'appalto. In questi anni i portatori di handicap che hanno dimostrato con la necessaria documentazione la loro condizione di svantaggio sono stati e sono esentati dal pagamento della sosta. Quando l'handicap è risultato evidente il parcheggio è stato ed è gratuito anche per chi non era e non è in possesso del cartellino, nonostante sentenze della Cassazione abbiano stabilito che il parcheggio deve essere pagato anche dagli invalidi. Lo stesso trattamento di esenzione è stato da noi riservato alle forze dell'ordine che hanno sostato e sostano i loro mezzi per lo svolgimento delle loro mansioni. Nel post terremoto, fino al mese di settembre di quel triste anno, la Tercoop ha offerto la sosta gratuita agli automobilisti aquilani che risiedevano provvisoriamente nel nostro territorio. Oggi vogliamo rendere pubbliche queste nostre collaborazioni spontanee, che ad ogni appalto si traducono in mancati introiti di svariate migliaia di euro, non per esibire un vanto, ma per evitare la beffa di essere etichettati come accattoni o profittatori. Il nostro problema è che in troppi pensano di dover essere esenti dal pagamento del parcheggio. Quello che non possiamo e non vogliamo tollerare è l'arroganza che il più delle volte viene manifestata da persone dotate di potere e di denari, mentre altre volte, poche in verità, da colleghi lavoratori che dimostrano poco rispetto per il lavoro altrui. Nel caso specifico l'operaio dell'ENEL poteva farsi rimborsare dalla sua solida ditta la stratosferica somma di 1,20 euro, ma ha preferito innescare una sgradevole sceneggiata con la parcheggiatrice che stava svolgendo solo il suo lavoro. D'altronde non mi risulta che l'ENEL dia gratuitamente l'energia elettrica agli indigenti o ad altre categorie svantaggiate. Episodi come quello riportato da Giancarlo Falconi sono purtroppo il nostro pane quotidiano. Quello che più ci sorprende è "il forte clamore" di qualche commerciante e di qualche residente... per la pretesa del dipendente dell'ENEL di non pagare la sosta, oppure per la richiesta di pagamento da parte della parcheggiatrice? A questi commercianti e a questi residenti chiediamo una collaborazione su un'altra problematica che riguarda la sosta in Corso De Michetti e non solo. Gli stalli riservati al carico e scarico merci, ai portatori di handicap e persino il largo marciapiede sono perennemente occupati dai non aventi diritto, a volte da qualche commerciante, a volte da qualche residente, altre volte da qualche automobilista di passaggio. La cosa non ci riguarda direttamente, ma il nostro senso civico ci ha spinto tante volte a sollecitare, purtroppo inutilmente, l'intervento dei Vigili Urbani . Se il clamore suscitato dall'episodio riportato nell'articolo si ripetesse anche per quelli da noi accennati, forse saremmo ad un passo dalla loro soluzione.

Mi piace l'intervento di Tercoop...che rispondete?

Complimenti alla Tercoop per la chiarezza dell'esposizione.
ma guarda che Tercoop dice una cosa grossa, alla fine! "...il nostro senso civico ci ha spinto tante volte a sollecitare, purtroppo inutilmente, l'intervento dei Vigili Urbani". PURTROPPO INUTILMENTE????? Il Comune che risponde?
Simpaticissimo Presidente Leo. Hai fatto un comizio per difendere l'indifendibile. Vi ho sempre difeso in tutto e per tutto, ma questa volta era meglio che stavi zitto. Il parcheggio è giusto che lo paghi chi lo deve pagare sopratutto quando non ci sono posti disponibili e non era questo il caso. Ma stai scherzando? Un mezzo dell'ENEL con due operai che vengono da fuori regione per sostituire le lampadine del nostro Comune e quindi in continuo movimento e pretendi che paghino il parcheggio? E quando sostano sul marciapiede perchè solo da li possono accedere al punto luce che fai. Chiami i vigili per fargli fare la multa? Un occhio di riguardo devi, anzi dovete averlo nei riguardi di chi "veramente lavora" sopratutto degli autotrasportatori che caricano e scaricano merci dalle cinque del mattino fino alle diciannove di sera invece di stare sempre a sbuffare. Mica vorrai paragonare il peso del "vostro" lavoro con quello che ti ho appena citato! Da parte mia non mi permetterei mai. Un consiglio mi permetto di dartelo. Il parcheggio a pagamento in Corso De Michetti è per una sola ora. Quindi richiama i tuoi soci a far rispettare tale regola così vedrai che i posti si troveranno e alcuni miei colleghi non potranno più stare parcheggiati per l'intera giornata così come altre persone. Come vedi io non difendo l'indifendibile. Ti abbraccio affettuosamente. Sandro Standoli.
Piace anche a me l'intervento di Tercoop: mette in evidenza quanto "irrazionale" sia stato l'addetto ENEL nel pretendere di non pagare la tariffa. In base a quale diritto? Riteneva di essere esentato lui personalmente o che ad essere esentata fosse l'ENEL? In base a quale principio? A quale precedente? La cosa non sta in piedi, è evidente. Bene fa anche la Tercoop a segnalare come maleducazione, prevaricazione, inciviltà, siano da ricercare non tanto e non solo tra i soci-lavoratori Tercoop (lavoro duro, il loro), ma anche e forse più tra gli automobilisti che, complice una politica colpevolmente assente (per propria PRECISA SCELTA), continuano a fare scempio quotidiano del nostro centro storico.
è la guerra tra poveri. quella che volevano. quella che ci apprestiamo (tutti) a combattere. per pochi miserabili euri.
La sostituzione di una lampada dell'illuminazione pubblica è un servizio per la comunità che richiede un tempo piuttosto breve, l'ottusità della parcheggiatrice probabilmente ha allungato di molto questo semplice intervento. Sarei curioso di sapere se anche gli autisti delle ambulanze sono tenuti a pagare il tichet prima di intervenire nel soccorso. Probabilmente il contratto di "locazione" tra il comune e la cooperativa non è abbastanza chiaro e non specifica il livello minimo di buon senso e di educazione che devono avere gli addetti al parcheggio. I parcheggiatori, in molti casi, sono le prime persone che incontrano i turisti che arrivano a Teramo......
sono d'accordo, in effetti, proprio tu, Giancarlo, hai più volte denunciato gli abusi di assessori, dipendenti comunali, o di qualsiasi cittadino, che privi di ogni senso civico, hanno sostato in luoghi vietati, o occupato parcheggi riservati a diversamente abili. Come dice Tercoop, non mi pare che l'energia elettrica ce la forniscano gratis!
@mariobici. Stai confondento l'essere impiegato dell'ENEL ed andare in giro con la propria auto dopo lavoro per andare a spasso dall'essere operaio ENEL in servizio. Dico, ma hai acqua nel cervello? Sei passato mai in piazza Del Carmine? Ti risulta che li passi mai una pattuglia dei vigili urbani? Ti faccio notare che c'è una caserma dei carabinieri. Un conto è avere il parcheggio per le auto di servizio e che stanno lavorando e un conto è riservarsi dei posti per chi si accinge ad andare a lavorere. Con questo ragionamento anche i commessi, gli impiegati, i dottori, gli avvocati, ecc., ecc., hanno lo stesso dirittto.
Il presidente della Tercoop dovrebbe spiegare ai cittadini come mai in quel tratto continui a far pagare la sosta, nonostante questo sia vietato dal codice della strada, come in innumerevoli altri tratti della nostra città....il presidente della Tercoop, oltre a dimostrazione di mancanza di buon senso, dimostra anche di non conoscere le regole....chissà che la gente non inizi a svegliarsi prima del previsto e inizi a reagire a tutto il non senso quotidiano?
Dal momento che è stata definito "ottuso" il comportamento della parcheggiatrice, mi piacerebbe sapere se l'autore del commento è a conoscenza del margine di autonomia che la parcheggiatrice possiede nel decidere a chi e come non far pagare la sosta. Secondo il mio parere, la suddetta ha delle direttive che deve seguire indipendentemente dalla quantità di buon senso di cui è o non è dotata. Oppure è la stessa a poter decidere caso per caso se far pagare o meno? E se decide di non far pagare un parcheggio a un mezzo arrecando la motivazione del buon senso, chi decide se in quella particolare occasione era sensato o meno esentare dalla sosta il veicolo? Sono curioso di sapere se esiste dunque un margine di decisione personale della parcheggiatrice, nel qual caso sarei il primo a definirla ottusa. Magari qualcuno qui può darmi delucidazioni.
Per il simpatico Sandro Standoli: se l'ENEL non avesse voluto pagare il parcheggio, era tenuta a pagare al Comune l'occupazione di suolo pubblico, come avviene per tutte le imprese private, anche per quelle che svolgono un pubblico servizio. La Tercoop ad esempio paga circa 140.000 euro l'anno per la gestione dei parcheggi. Se quel dipendente dell'ENEL avesse dovuto acquistare un giravite o una lampada per fare il suo lavoro, il commerciante che li vende non avrebbe chiesto il pagamento della merce? Come ben sai non sono i mezzi dell'ENEL che sostano sul marciapiede per cambiare le lampadine, ma spesso grandi e costosi macchinoni che preferiscono risparmiare il costo del parcheggio. Se ai commercianti la cosa va bene... non chiamate i Vigili, quasi sempre indisponibili perchè "impegnati altrove". Non mi soffermerei sul "peso del lavoro dei parcheggiatori" perchè da un lato non tutti possono scegliersi l'attività che preferiscono, dall'altro si potrebbe far notare che mentre qualche commerciante "sbuffa" all'interno del negozio con l'aria condizionata in estate e con il riscaldamento acceso d'inverno, il parcheggiatore si espone al sole, alla pioggia e al freddo per far si che l'automobilista possa sostare nei pressi del negozio di Standoli e compagnia e fare gli acquisti. In quasi 20 anni di custodia dei parcheggi non si sono mai riscontrati furti di auto o di cose all'interno di esse. Evidentemente questo modesto lavoro sarà servito a qualcosa. Il controllo della sosta a tempo, caro Sandro, non compete alla Tercoop, ma ai Vigili Urbani. Per alcuni anni l'abbiamo fatto gratuitamente, oggi non possiamo più permettercelo. Per Marco: Lungi da noi l'idea di una guerra tra poveri, che per una cooperativa sociale finalizzata all'inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, essi godono di corsie privilegiate. Per l'anonimo: la parcheggiatrice non ha fatto perdere alcun tempo all'operaio, ma ha semplicemente fatto notare che il parcheggio, prima o poi, andava pagato. Teramo è rimasta forse l'unica città nella quale esistono parcheggi custoditi nei quali è possibile sostare l'auto senza avere denaro disponibile e senza il rischio di incorrere in una multa, con la possibilità di poter pagare la o le soste nei giorni o nelle settimane successive. I primi e forse gli unici a riconoscerlo e a fare apprezzamenti positivi sono proprio i "turisti" citati da Lei anonimo. Mi dispiace aver tolto tempo e spazio per un problema di ordinaria amministrazione, ma era doveroso chiarire alcuni aspetti del nostro lavoro per tentare di limitare inevitabili strumentalizzazioni. Una legittima indignazione sarebbe forse più opportuna riservarla per quelle famiglie indigenti che rimangono senza luce e senza gas perchè non hanno un soldo neanche per la spesa, oppure per quei cittadini che rinunciano persino alla cura dei propri malanni perchè non hanno un centesimo in tasca. Su questo e altro, caro Sandro, mi sentirei anche di farci "un comizio", come hai voluto definire un semplice e banale intervento su un argomento che riguarda il mio lavoro. Ricambio il tuo affetto.
Lei parla di regole, ma evidentemente non le conosce. Non è la Tercoop a stabilire le aree destinate a parcheggio a pagamento, ma l'Amministrazione Comunale.
Ottuso è chi offende giudicando senza conoscere. La parcheggiatrice in questione è sempre stata ed è per la Tercoop un esempio di correttezza, onestà e professionalità, come gran parte delle sue colleghe e colleghi di lavoro. Anche nel caso specifico ha agito correttamente informando il dipendente dell'ENEL che in caso di mancato pagamento della sosta la somma sarebbe stata addebitata e richiesta al proprietario dell'automezzo. Non può esistere una discrezionalità personale nell'applicazione delle tariffe per la sosta, si ridurrebbe tutto ad un perenne e polemico mercato, dannoso per la cooperativa sociale e per l'imparzialità del servizio. Esistono delle tolleranze concesse a tutti gli utenti concordate preventivamente, ma il caso in questione non vi rientra. Non è la prima volta e non sarà l'ultima che un elettricista, cosi come un idraulico o un muratore sostano i loro mezzi sul parcheggio a pagamento per svolgere il loro lavoro e pagano normalmente la sosta. Il nostro stupore è rivolto a chi ha cercato di trasformare un atto dovuto in una specie di abuso. Se Boletus, che insiste anche sulla maleducazione di gran parte dei parcheggiatori è a conoscenzaa di episodi di maleducazione o di intemperanza da parte del nostro personale, è invitato a segnalarli presso il nostro ufficio e gli saremo grati perchè avrà contribuito a migliorarci. Anche questo è sintomo di buona educazione e di comportamento civile. Per "l'anonimo curioso": Le ambulanze in servizio con la Tercoop non hanno mai dovuto pagare il parcheggio, cosi come, se le venisse in mente quest'altro dubbio, nemmeno i mezzi i Vigili del Fuoco.
Credo che al fondo della discussione ci sia una certa "italico-teramanica superficialità", che ci fa ritenere che le regole non servano, e se ci sono cerchiamo di girargli intorno. I due operai ENEL sono due operai dipendenti di una ditta (che magari ha un appalto con ENEL per certi lavori). Per svolgere il loro lavoro, i due operai di cosa hanno bisogno? Di bloccare una strada? Di bloccare un marciapiede? Di occupare lo stallo di un parcheggio a pagamento? Di trovare liberi tutti gli stalli presenti sulla via perché il lavoro richiede lo spostamento del mezzo lungo tutta la via? SI CHIEDONO PERMESSI!!! In moltissimi centri storici d'Italia non si entra e non si sosta se non si è preventivamente richiesto un permesso. E si può sostare solo per il tempo necessario a svolgere l'operazione prevista (carico, scarico, manutenzione etc.) da ora X a ora Y (preventivamente indicati). Se per caso gli operai arrivano in ritardo, il permesso non è più valido, o comunque il tempo a disposizione si riduce di conseguenza. Nel caso in questione, se ho ben capito, il mezzo di una ditta giunge sul posto senza avere alcuna garanzia di trovare stalli liberi, senza aver tenuto conto che quegli stalli sono a pagamento, senza aver preventivamente comunicato quanto tempo occorresse per l'operazione (10 minuti? 7 ore?) e in questo bailamme di superficialità,di cui sono responsabili la ditta (ENEL?) il Comune di Teramo (che, ripeto, ritiene essere suo compito LATITARE e LASCIARE CHE SIA) ed anche, mi perdoni Standoli, le associazioni dei commercianti, che fondamentalmente avallano la latitanza del Comune, salvo poi pretendere che la Tercoop vigili sul rispetto della durata massima della sosta dei veicoli che, se ho ben capito, appartengono ai negozianti suoi colleghi, in questo bailamme, dicevo, si trova esecrabile la richiesta del socio lavoratore Tercoop che richiede (ORROREE!) il pagamento per l'occupazione di uno stallo a pagamento.
Esulando un pò dal merito della vicenda, mi pongo una domanda: perché nella altre città d'Italia ci sono i parcometri ed a Teramo no? Forse sarà per lo stesso motivo per cui il personale della Team incide il 30% in più sul bilancio, rispetto alle municipalizzate del centro-nord Italia? Cioè perché i parcometri e le loro famiglie non votano?
Tranquillo signor Angelo, fra qualche mese anche nei parcheggi a pagamento gestiti attualmente dalla Tercoop faranno la comparsa moderni parcometri nei quali inserire le monete previste per la sosta, ma non serviranno a dare ossigeno alle casse della Team che con i parcheggi non c'entra nulla, ma a rimpinguare il conto in banca del concessionario del servizio che risparmierà una ventina di stipendi, contributi e tasse incluse, espellendo il personale sostituito dalle macchinette, rinunciando alla custodia e alla copertura assicurativa attualmente obbligatoria per le auto danneggiate durante la sosta a pagamento. Forse è meglio cosi, perchè in futuro chi avrà da ridire sullo specchietto rotto o sul pagamento del parcheggio e si ritroverà sul parabrezza un verbale da 40 euro per mancata esposizione sul cruscotto del relativo scontrino, chiederà spiegazioni al parcometro e non alla parcheggiatrice. I parcometri a mio parere sono utili e funzionali se aiutano il lavoro degli addetti alla custodia del parcheggio, non se creano disservizi e disoccupazione.
che bello! siamo ancora all'epoca del luddismo...
Da quello che so io però queste persone non verranno licenziate, lo spero bene! E comunque, con il parcometro gli operai dell'Enel devono sicuramente esporre il tagliando dell'avvenuto pagamento. Giusto????