Giacomino Di Pietro, l'uomo ruzzo ( di cui vi racconteremo con un'inchiesta oramai al termine), l'uomo che ha portato il ruzzo ai vertici della base senza altezza è la punta di diamante di Dodo Di Sabatino.
Il Caronte ( chiedo scusa a Di Pietro, Caronte inteso come uomo che traghetta, che fa passà un politico da un partito all'altro), il contrario di Godot ( chiedo scusa a Di Pietro, Godot inteso come l'uomo che non arriva mai, da non confondere con Rocco Siffredi), Di Pietro aiuterà Dodo Di Sabatino con la sua nomina per coincidenza alla Banca di Teramo, a proteggere con il suo corpo, i loro corpi, Marco Tancredi.
La coperta di Linus ( chiedo scusa a Di Pietro, per la parola feticcio, chiedo ancora scusa feticcio come un oggetto a cui viene attribuito un valore) è osservare Dodo & Giacomo mano nella mano come Totò e Peppino De Filippo...andare dal Primo Cittadino.
Ci mancava Manola Di Pasquale " Di Pietrista della prima ora" con il suo (fu) consorzio e la festa poteva iniziare.
Democristiani senza dorotei.
Tutto noto dalle penne di Misson & Lombardi ma vedere Di Pietro, in arte ( chiedo scusa a Di Pietro, arte nel senso che un uomo viene ricordato per uno soprannome,scontranome, per anotonomasia, chiedo ancora scusa a Di Petro, per eccellenza) "lotte intestinali e non intestine", salire le scale del comune di Teramo, della nostra Città, invece di essere destinato ad altri compiti, al silenzio, alla lettura ( chiedo scusa a Di Pietro per la condanna) per andare dal sindaco Brucchi è mortificante.
Il sindaco Brucchi che pur di continuare a fare il Sindaco Brucchi è disposto a tutto proprio a tutto.
Questa città è senza dignità.
Game Over.
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