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La Diaconale di Antonio D'Amore....

di Giancarlo Falconi
5 minuti

Per calcolare la Diaconale di Antonio D'Amore, bisognerebbe prendere gli ispettori del Ministero dell’Economia e delle Finanze, invitarli a un'ispezione negli uffici del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga e aspettare l'esito della visita.
D'amore sul mensile Per Te, traccia la sintesi di un anno d'attesa.

Si legge " Gli ispettori erano arrivati il 24 settembre e se ne sarebbero andati solo l’ 8 Novembre, portandosi via tutta una serie di documenti, ma soprattutto tanti appunti. Quegli appunti, sono di- ventati, a maggio di quest’anno, l’elenco dei 32 (diconsi trentadue) elementi di doglianza che il Ministero ha rilevato.
Trentadue capitoli di irregolarità, dalla mancata nomina di un Direttore vero (Maranella è coordinatore in proroga da 9 anni), alla gestione un po’ confusionaria (stando alla relazione degli ispettori) dei conti, delle poste in bilancio, dei magazzini e degli immobili concessi in comodato, fino ad ar- rivare alle procedure di stabilizzazione del personale. Il quadro tratteggiato dagli ispettori è la fotografia amministrativa di quello che il Parco è ormai diventato per molti teramani: un’ entità lontana, distante, anche un po’ distratta".

Come ha risposto il Presidente Diaconale?
Ha accettato il confronto televisivo?
Ha accettato di rispondere con le proprie contro deduzioni come sicuramente avrà fatto con gli appunti degli ispettori?
Fatto, vero?
No, ha risposto come nessuno avrebbe dovuto fare...non rispondendo.
Rinviando tutto a un pubblico incontro.

Si legge e due "la pubblicazione di documenti amministrativi dell’Ente da parte del mensile teramano “Per Te”, è un fatto non soltanto in sé scorretto ma anche lesivo nei confronti di impiegati, tecnici e maestranze, che quotidianamente affrontano con professionalità, serietà e passione il loro lavoro di conservazione della biodiversità, di salvaguardia degli equilibri naturali, di difesa del territorio dalle speculazioni di ogni genere e a sostegno alle attività umane sostenibili. La scorrettezza consiste nella pubblicazione in maniera parziale di atti riservati che, proprio per la loro parzialità, costituiscono un’oggettiva lesione dell’immagine dell’Ente e che si riferiscono ad un’ispezione ministeriale che rientra nella prassi normale degli organi di controllo degli Enti Parco italiani, i cui atti amministrativi si svolgono sotto il più stretto ed assiduo controllo del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ed oggi, in regime di spending review, sotto quello della Corte dei Conti.  Di conseguenza, gli Enti esaminati forniscono, secondo le procedure previste, le relative contro-deduzioni, nella piena osservanza delle normative di riferimento.

Come giornalista – sottolinea Diaconale – rifiuto l’idea di querelare un giornalista, ma la pubblicazione di una normale attività ispettiva richiede una risposta chiarificatrice all’insegna della massima trasparenza. Per tale ragione l’Ente Parco promuoverà a Teramo, martedì 26 novembre, presso la sala San Carlo del Museo Archeologico, alle ore 18, un incontro pubblico, al quale sono vivamente invitati gli Organi di stampa, gli Amministratori, i Politici ma, soprattutto i cittadini del Parco, che desideriamo incontrare secondo le modalità che contraddistinguono l’operato di questo Ente, al fine di un confronto sereno, trasparente e intellettualmente onesto. E’ chiaro – continua Diaconale – che all’incontro desideriamo partecipi il Direttore Antonio D’Amore, che ha firmato l’articolo in questione».

Un giornalista Presidente che parla di atti riservati  di un ente?
In nome di cosa riservati? In nome della trasparenza?
Chi paga lo stipendio agli impiegati di questo ente?
Lei dovrebbe rendere tutto come le palle di neve.
Quelle di cristallo.
Quelle di Natale.
Quelle artigianali di Martin e Paloma Muñoz.<
Quelle che hanno un carillon sontuoso.

Mi ricordo, tanti anni fa...non troppi, attenzione...di un'ispezione della Banca d'Italia in Tercas.
 Un alto dirigente mi disse " Falconi per questa volta non ti querelo. Ma ricordati la Tercas è una banca sana e avrà un futuro roseo, nonostante i tuoi articoli, Teramo, l'Abruzzo, sarà fiera del suo Istituto. Le tue allusioni sui paradisi fiscali di San Marino meriterebbero le più severe aule di tribunale."

Buona forca a tutti...in questa città dove non si possono fare domande, dove non si possono dedurre verità, dove non si accettano repliche, dove non si può raccontare la propria prospettiva di sfumatura e dove io...ho difeso Antonio D'Amore...in nome della libertà.
Chapeau...




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Commenti

Premesso che secondo me, D'Amore non avrebbe fatto lo stesso per te. Mi sono letta l'articolo e non comprendo il Presidente Diaconale. Perchè non ha risposto punto per punto senza dare troppo fiato alle trombe? Ai tromboni?
Sei una persona speciale.

Diaconale vuole un consiglio? Se ci si mettono D'Amore & Falconi insieme, lasci perdere. Aspunne.

Ma esiste davvero un'unità di misura adatta? ;)

Da quando è andato via Mazzitti, il Parco è diventato come la ASL e il Ruzzo messi insieme. Fidatevi...

Come la asl ed il ruzzo? Anonimo ti sbagli. è molto peggio. Il problema è che l'ente gran sasso laga non è mai sotto i riflettori come altri enti. In questo modo quessi fanno come gli pare.

All'incontro vi diranno deei progetti life, con i quali lavorano sempre i soliti noti. Non vi fate infinocchiare. Falconi, CORRI ALLE ARMI!!!

lo so, sarò assolutamente impopolare su questo blog. Devo dire che si tratta di una relazione ispettiva sicuramente particolare ma attenzione.. non così incredibile. Ad esempio si potrebbe dire che alcune annotazioni sono state ben e già controdedotte dai vari uffici dell'Ente, si potrebbe dire che gli stessi ispettori hanno piacevolmente rimarcato l'ottima azione progettuale ( LIFE etc.etc. ) , si potrebbe dire che grazie ad un LIfe del Parco gli unici cani antiveleno (oggi fondamentali per la difesa del territorio del PNALM) sono del nostro Parco. Si potrebbe segnalare che la stabilizzazione del personale è stata voluta dallo stesso Ministero dell'Ambiente dell'epoca , come in moltissimi altri Enti nazionali , regionali e locali. Non so perchè il presidente Diaconale non abbia voluto rispondere ... sono problemi suoi, che forse il 26 chiarirà... (ma a pare mio ha sbagliato). Comunque il 26 vedo che ha invitati tutti , anche la stampa. Io so, però, che oggi i Parchi sono sotto assedio: sono falcidiati da tagli ai bilanci incredibili, i CTA Forestali sono insufficienti per i numerosi Parchi e per l'ampiezza dei territori, gli organi non sono rinnovati da tempo proprio dai diversi Ministeri dell'Ambiente che si sono succeduti ( pare che l'attuale Ministro voglia definire i diversi consigli dei Parchi entro dicembre, speriamo...) . So che oggi la tutela del territorio e la conservazione sono possibili solo grazie alla capacità degli uffici di conquistare progetti europei, non certo grazie agli esigui fondi ministeriali. Insomma oggi i PARCHI Italiani sono veramente deboli . La proposta della nuova legge sulle aree protette ha passaggi molto pericolosi ai fini della tutela e conservazione ( prima funzione delle aree protette) , se non si interviene ( le associazioni ambientaliste stanno lavorando molto ) sarà una brutta legge che ci metterebbe ancora una volta in contrasto con le indicazioni dell’Unione Europea. Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un assassinio dei Parchi. Prima attraverso ingenti tagli ai bilanci ed ai trasferimenti, tanto da impedire agli Enti Parco di svolgere il proprio lavoro, poi lasciando la gran parte dei Parchi senza i vari organi di gestione, Presidenti, Consigli di Direzione e Comunità del Parco, impedendo di poter amministrare correttamente, ed ora attraverso una riforma sbagliata che stravolge le funzione dei parchi a vantaggio di categorie come cacciatori e speculatori C’è una evidente volontà di distruggere gli unici Enti che , pur con spese molto contenute, ( vi invito a leggere i bilanci degli Enti - tutti pubblicati sui rispettivi siti , anche sul sito del Parco del Gran Sasso Laga) hanno svolto una propria funzione, che ovviamente ha dato e dà fastidio a quanti intendono speculare sulla conservazione. Il valore dei PARCHI risiede nella capacità che essi hanno di tutelare il proprio territorio e la biodiversità in esso contenuta, concetto ribadito in più occasioni dalla Corte Costituzionale per la quale la tutela dell’ambiente dovrebbe prevalere sempre su qualunque interesse economico privato. Mi spiace ma paragonare il nostro Parco alle vicende del Ruzzo o della Tercas, o magari del CIRSU e Sogesa mi sembra troppo ( forse qualcuno vorrebbe , per esigenze elettorali, che fosse così - ma è una mia idea che spero sia sbagliata- ). IL 26 mi sembra che si siano invitati tutti... andiamo ad ascoltare, a chiedere ed ottenere le risposte che riteniamo giuste . Massimo Fraticelli - consigliere nazionale Mountain Wilderness
Basta chiedere in montagna cosa pensano del parco, un ente che con il suo immobilismo sta facendo morire una delle più suggestive zone del teramano, ricche di acqua, boschi e paeselli morenti. Il pres. Diaconale, baciato dalla politica, in poltrona comandi. SalviamoCi.

Caro Massimo, i lettori hanno il diritto di criticare, di chiedere, di paragonare. Si leggono i 32 punti e si fanno le domande.
In questo caso l'unica soluzione era rispondere. Tutto qui. Semplici contro deducioni.
In assenza ognuno è libero di farsi una libera opinione.
Non credi?

caro Giancarlo assolutamente si, sono d'accordo con te . volevo solo , come dire, segnare alcune differenze.... fra storie di Enti , che tu consoci molto meglio di altri , e che hai ben spiegato sul Blog. Insomma da un po' di tempo combatto il "tutti uguali " che spesso vuol significare "nessuno è responsabile". qualche volta mi speigo bene e qualche volta no ciao e grazie per lo spazio sempre offerto a tutti.
....e vogliamo parlare anche dei Punti informativi del Parco??!! belle strutture come quelle di Macchia da Sole, Ripe di Civitella, Valle Castellana, Padula ecc.... costate non si sà quanti mila euro e tenute per la maggior parte dell'anno chiuse ( alcune anche tutto l'anno come quella di Ripe di Civitella )..... a cosa è servito costruirle e/o ristrutturarle se era già noto che non sarebbero state aperte ??!! e la sentierisca?? ormai i sentieri sono abbandonati se non completamte scomparsi perchè ricoperti dalla vegetazione visto che la manutenzione è totalmente assente....!!! Questo è un Parco ASSENTE sotto tutti i punti di vista a partire dal Presidente!!
Il giornalista D'Amore ha proprio ragione. Dopo Mazzitti c'è stato il nulla. Tutti gli interventi e i servizi televisivi a livello nazionale, i sentieri ripuliti, le case cantoniere ristrutturate ed a adibite a centri visite, la festa del parco a Civitella del Tronto (forse la manifestazione più ben riuscita che io abbia mai visto), i rapporti con l'estero, i consorzi del pecorino di farindola e del canestrato di castel del monte; insomma, in poche parole, una cultura sempre all'altezza di ogni situazione. Si lavorava bene e tanto a quei tempi! Adesso non so cosa si faccia, lo ribadisco, dopo Mazzitti risulta il nulla! Un ex collaboratore.
Falconi non correre rischi e non ti allargare troppo. Diaconale, in un dibattito pubblico, è sicuramente in grado di ridurre in polpette ... te e D'amore messi assieme :)
Grazie ex collaboratore per avermi ricordato la festa del parco nella fortezza della mia cara città. E' stata un'esperienza unica, così come la visita dell'ex presidente della repubblica Ciampi ai prati di tivo. Perchè la politica, per una volta sola, non la smette di piazzare i soliti noti e non rinomina Mazzitti presidente del parco? Con lui c'era un'armoniosa commistione di cultura, marketing, intelligenza e professionalità. E adesso? IL NULLA!
Ho paura che il Parco stia diventando il classico carrozzone della politica italiana al pari delle comunità montane, dei consorzi ed altro ancora. Direi che il Parco ha smesso di funzionare con il presidente Rossi e non con Mazzitti. Quest'ultimo ha si ristrutturato le case cantoniere, ma per farci cosa? Delle cattedrali nel deserto! Ha in centrato tutto sul pecorino di Farindola, su Santo Stefano di Sessanio, ma nella nostra Laga cosa è stato fatto di veramente tangibile? Aiutatemi voi perché a me non viene in mente nulla. Con l'ultima gestione poi stiamo toccando veramente il fondo. Vorrei un presidente che sia seriamente il rappresentante del territorio, che stia soprattutto sul territorio e che dalla sera alla mattina calpesti il territorio. Scusate lo sfogo, ma sono stato da sempre sostenitore del parco, ma inizio a ricredermi.

A qualcuno che ha fatto commenti non dice niente il ceppo? Forse gli è stata promessa la gestione di una struttura nel ceppo di prossima apertura? Chi risponde tra coloro che hanno commentato con gli interventi precedenti?