Salta al contenuto principale

Teramo provincia de L'Aquila

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Scrive bene Fabio Marini sul sito L'Altra Parola " Teramo cancellata insieme a Pescara, sopravvivono L’Aquila e Chieti. In base ai due criteri della circolare approvata oggi dal Governo Monti, le nuove province dovranno avere almeno 350mila abitanti (salva dunque la provincia di Chieti) ed estendersi su una superficie territoriale non inferiore ai 2mila e 500 chilometri quadrati". ( www.altraparola.it/attualita/4112-province-teramo-cancellata.html). Teramo senza nulla...senza la sua storia, cultura, senza la caserma degli Alpini, la Banca d'Italia, la vecchia SIP, l'Enel, senza la sua famosa politica che conta, quel modello Teramo che ha conoscenze altolocate. Il nostro Governatore, i nostri Assessori, la nostra Massoneria...non contiamo nulla. Grembiulini sporchi di marmellata. Forti con i deboli, deboli con i forti. Nessun moto di protesta, nessun documento.
Rendiamoci conto che siamo la terra di Cult, scatole vuote o semi aperte come l'Ipogeo. Catarra è oggi il presidente del nulla. Rasicci il vice presidente del vuoto pneumatico. Sono passati alla Storia. Teramo provincia de L'Aquila.
Grazie.

L'elenco di tutte le Province tagliate dal Governo Monti

Abruzzo 
Pescara (324.407)
 Teramo (312.961)
Basilicata 
Matera (203.827)
Calabria 
Crotone (174.463)
 Vibo Valentia (165.981)
Campania
 Benevento (286.994)
Emilia-Romagna
 Rimini (331.831) 
Piacenza (291.232)
 Reggio Emilia (2292 km²)
 Ravenna (1858 km²)
 Forlì Cesena (2377 km²)
Friuli-Venezia Giulia  
Pordenone (316.045)
 Gorizia (142.209)
Lazio    
Viterbo (322.119)
 Rieti (160.576)
 Latina (2250 km²)
Liguria   Savona (287.582) 
La Spezia (223.516)
 Imperia (223.335)

Lombardia
 Sondrio (183.238) 
Lecco (341.233)
Lodi (229.095)
Como (1288 km²)
Monza Brianza (405 km²)
 Mantova (2339 km²)
 Cremona (1772 km²)
 Varese (1199 km²)
Marche
  Macerata (325.896)
 Ascoli Piceno (213.909)
 Fermo (178.342)
Molise
 Isernia (88.561)
Piemonte 
 Asti (220.082)
 Biella (185.328)
Vercelli (179.055)
 Verbano-Cusio-Ossola (163.121)
 Novara (1339 km²)
Puglia
  Taranto (2430 km²)
 Brindisi (1840 km²)
Barletta-Andria-Trani (1543 km²)
Sardegna
  Nuoro (160.040)
 Sassari (336.977)
 Oristano (165.531)
 Carbonia-Iglesias (129.597) 
Olbia Tempio (159.141)
Medio Campidano (102.010)
Ogliastra (57.959)
Sicilia
   Enna (171.854) 
Ragusa (319.867)
 Caltanissetta (270.670) 
Siracusa (2109 km²)
 Trapani (2459 km²)
Toscana
  Livorno (343.128)
Lucca (1773 km²)
 Pisa (2444 km²) 
Pistoia (293.510)
Siena (273.284)
Grosseto (228.783)
Prato (250.791)
Massa-Carrara (203.744)
Umbria
  Terni (234.586)
Veneto
  Belluno(213.078)
Rovigo (247.948)
 Padova (2142 km²)
 Treviso (2477 km²)

 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Ho sempre sostenuto che tagliare le province fosse un aspetto della politica populista e sfascista soprattutto per lla storia delle province e per tutti quei territori che verranno mortificati da questo scempio. Parlano di risparmio dove risparmio non c'e', le strutture con gli stessi costi rimarranno, il personale con gli stessi costi rimarra' l'unica cosa di cui non si dovrebbe fare a meno sono i politici nostrani per lo straordinario taglio di 5 assessori ed un presidente cioe' un risparmio nullo che non serve a niente e uccide teramo cosi come tante altre citta' di provincia. A tutti quei populisti che fino ad oggi hanno strillato e molto altro adesso festeggiate l'annessione all'aquila stolti....
Texani vs Apache (...) Non ci piacciono i campanilismi, per noi aquilani e pescaresi rimangono fratelli, e il nostro è un approccio assolutamente istituzionale ma visto che secondo il provvedimento del Governo Monti entro dicembre la provincia teramana - non l'ente Provincia attenzione - non ci sarà più abbiamo pensato di utilizzare la rete per sapere cosa ne pensa la comunità teramana. (...) http://www.provincia.teramo.it/home/accorpamento-e-soppressione-delle-p… Il capoluogo di provincia più vicino alla città di Teramo è Ascoli Piceno. Il confine territoriale regionale con le Marche è a 21 km dal centro cittadino. Il dialetto parlato, un misto di marchigiano abruzzese a seconda di come tira il vento fra le gole della Montagna dei Fiori o Montagna d'Ascoli e la Montagna di Campli, che insieme formano il massiccio dei Monti Gemelli. E qui si sprofonda nell'antico antagonismo di due capoluoghi appartenenti a terre di confine, di regioni diverse, che si riveriscono attraverso gentilezze suggestive come "Texani vs Apache". Una rimembranza ispirata dalle sigle di provincia stampate sulle targhe delle automobili di una volta: TE per Teramo e AP per Ascoli Piceno. http://www.youtube.com/watch?v=Ykz6xGwVwGY
L'unica cosa sensata sarebbe stata la soppressione di tutte le province ed il passaggio alle regioni delle loro competenze. Speriamo in una riforma più incisiva in tal senso per il futuro. Onestamente non mi interessa l'aspetto campanilistico della cosa, mi interessa solo una buona amministrazione. Se poi c'è qualcuno che vorrà cavalcare questa tigre (di carta) e proporre una riedizione del casino del 1970 e relativi disordini per il capoluogo di regione faccia pure, ma io non ci sarò.
io non ci sto, ma nessuno si ribella, perderemo la ns identita' che schifo cari Chiodi e compay vergognatevi nessuno di Voi è capace di battere i pugni Vergogna!!!
ma ke l'Aquila o Pescara... Teramo deve andar Con le Marche....
Concordo con Bakunin, dalla prima all'ultima sua parola.
Non capisco questo attacco al modello Teramo, a Gianni Chiodi, in generale al centro destra teramano. Ma se ci fosse stata la sinistra a governare questa Città e questa Provincia ci sarebbe stato qualcosa di diverso nelle decisioni del Governo Monti? Per il resto sono d'accordo con chi dice che queta manovra di annullare qualche provincia non serve proprio a nulla. Non è che con qualche Presidente in meno e un pugno di Assessori di meno, si risolva il problema dei costi della politica in Italia.
Su consiglio di Domenico Attanasii sono andato al link della (ex) Provincia di Teramo, ho registrato la mia opinione ed ho presso visione dei risultati; su poco più di 300 persone, cifra poco significativa e per la stragrande maggioranza appartenenti alla (ex) provincia, quelli che propendono per lo scioglimento di tutte le provincie sono in vantaggio tra le varie soluzioni proposte. Sono in buona compagnia, forse per la prima volta non mi ritroverò in minoranza.
Ciao, con il traforo del Gran Sasso è stato facile toglierci tutto.....ma le Province erano Costituzionalmente nate provvisorie, la Regione basterebbe ed avanzerebbe, il problema è sempre nella qualità delle persone chiamate ad amministrarci. saluti bruno
Bene sono contenta, sarebbe il caso ora che parecchi dipendenti provinciali comincino a lavorare, ci rendiamo conto che ormai non ci sono più aziende private che pagano contributi da giustificare gente che non fa ( perché non ha nulla da fare ) nessun lavoro ma che passa molto tempo al Bar davanti alla sede di lavoro !! Senza voler criminalizzare nessuno e ora che ci rendiamo conto che sono finiti i tempi delle vacche grasse....
immaginereste i politici teramani di qualsiasi colore tutti uniti dalla fascia tricolore a mettersi davanti ai cittadini per una mobilitazione gigante che faccia ricredere anche monti sulla forza infinita di un popolo, facendosi fautori di proteste simboliche al fine di tutelare la storia che i nostri avi (anzi, soprattutto dei nostri rappresentati...) hanno creato su questo territorio? manifestazioni ovviamente pacifiche come azioni di disobbedienza civile compreso in casi estremi anche la minaccia di uno sciopero della fame collettivo...scusate forse sto esagerando troppo, la politica non è questa stupidaggine... preparatevi tranquillamente alle promessa da fare per la prossima campagna elettorale... mi preparo per crederci.
Scusate, ma non perdiamo nessuna identità. Non perdiamo alcuna cultura. Andiamo solo a razionalizzare l'organizzazione di uffici sul territorio. Il resto dipende solo dai cittadini. Ecco ! cittadini e non semplici sudditi di una politica che ci "compra"con le perline colorate. La Provincia del Gran Sasso potrebbe essere una grande carta da giocarci, proprio per mantenere la nostra identità e la nostra cultura. Il resto è solo campanilismo . Le province potrebbero essere tagliate tutte. Ma se proprio non si può..........
Io taglierei università come la "Bocconi" visto la qualità dei suoi laureandi. Gente con 110 e lode di teoria. Sottozero di pratica. Continuano a dire che gli stipendi dei politici e dei manager pubblici sono una goccia in mezzo al mare. Per me sono un'oceano in mezzo a uno stagno.
Basta ci siamo rotti le palle !!!!! I nostri "grandi" pseudo-politici teramani ( CHIODI & Co. tanto per capirci ) non valgono un centesimo ! Hanno distrutto Teramo ! A Teramo non c'è più niente , la città è morta e sepolta ( sotto una colata di cemento ) e loro sono stati gli artefici ! Anche L'Aquila ci ha rotto le palle !!!! è una vita che approfitta dell'incapacità della politica teramana, tolsero la caserma di Teramo quando a L'Aquila ce ne stavano 4/5 , hanno tolto tanti altri uffici da ultimo anche la Banca d'Italia ecc. ecc. e basta ! LE PROVINCE ANDAVANO ELIMINATE TUTTE !!!!
Che senso ha mantenere province enormi come regioni?? Che tagliassero tutto invece di creare questi pastrocchi!!
rimango basito da alcune esternazioni, caro m. fraticelli ma la provincia di teramo e l'aquila prima non erano lo stesso province del gran sasso? certo che e' campanilismo ma in questo caso non e' una parolaccia e' una cosa giusta e sana. Prova ad immaginare dagli uffici dell'aquila come potrebbero porre attenzione e mantenere le strade della bonifica del tronto, non solo ricordo che tutte quelle realta' interne e sulla costa lontane dall'aquila chiederenno quasi certamente di essere annesse alle province delle marche giustamente.Per non parlare poi della soppressione della piu grande realta' urbana abruzzese che e' pescara annessa a chieti., svegliatemi o e' un brutto sogno o siamo su scherzi a parte una roba da matti!! Mi ripeto i costi che verrano risparmiati sono pari a zero e per chi e' nato in questa provincia e gradirebbe il piu tardi possibile morirci e' una tragedia immensa, le persone assunte rimarranno tali e le strutture non verra' copperfield a farle scomparire...
APPELLO AI TERAMANI PRESENTI NELLE ISTITUZIONI PER DIFENDERE TERAMO CITTA’ CAPOLUOGO DI PROVINCIA Nelle mattinata di ieri, (venerdì 20 luglio 2012), senza la consultazione degli enti territoriali interessati (Province) un provvedimento antidemocratico del Governo Monti, teso alla razionalizzazione dell’economia, ha deciso di fatto la cancellazione della storica Provincia di Teramo con i suoi 312mila residenti. Giunti a questo punto, sembra quasi inutile ricordare che ben altre potevano essere le misure di revisione della spesa pubblica come ad esempio gli accorpamenti dei pletorici ministeri nazionali, con il loro enorme e costoso apparato burocratico. Al contrario vengono stravolte, con soppressioni e accorpamenti anomali le nostre Province: organismi statali periferici consolidatisi nel tempo oltre che sanciti dalla nostra Costituzione. L’assetto geo-politico del nostro Paese e i confini dei nostri territori, costruiti nel corso dei secoli da epiche lotte di popolo e da assemblee costituenti, non possono essere ridisegnati disinvoltamente da Monti e dai suoi Ministri, come il gioco del “Monopoli”. Per questi motivi, Teramo Nostra lancia un appello ai teramani presenti nelle Istituzioni per difendere il territorio della Provincia e quindi Teramo Città Capoluogo negli organismi preposti e far vivere la questione con un dibattito tra i cittadini elettori. Tra i “santi in paradiso” che abbiamo oggi noi teramani elenchiamo il Presidente della Giunta Regionale Gianni Chiodi che a tutt’oggi non ha preso alcuna posizione a difesa della sua Città di origine. E tra gli “angeli” che dovrebbero avere in custodia la nostra Teramo elenchiamo: Sen. Paolo Tancredi , On. Augusto Di Stanislao , On. Carla Castellani , On. Tommaso Ginoble Gli Assessori della Giunta Regionale: Paolo Gatti , Mauro Di Dalmazio , Giandonato Morra I Consiglieri Regionali del Teramano: Claudio Ruffini, Cesare D’Alessandro, Giuseppe Di Luca, Emiliano Di Matteo, Lanfranco Venturoni , Berardo Rabbuffo e la numerosa squadra di Teramani negli organismi dirigenziali della Giunta e del Consiglio Regionale. A tutti i teramani elencati, chiediamo di intervenire tempestivamente rapportandosi anche con i concittadini-elettori. Teramo Nostra riconosce invece l’impegno profuso dal Presidente della Provincia di Teramo Valter Catarra, cui va il nostro plauso, per la difesa della nostra Provincia. Teramo Nostra, al fianco del Presidente Catarra, organizza un Comitato permanente che nei prossimi giorni manifesterà il dissenso nei confronti di questo provvedimento che penalizza la nostra Provincia, presentando anche proposte alternative. Ci auguriamo che anche il Sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, prenda presto iniziative concrete per difendere il ruolo di Teramo Città Capoluogo, con la collaborazione della nostra associazione. Nelle ultime ore, a seguito della grave decisione del Governo Monti, sono tanti i concittadini teramani che si stanno unendo a Teramo Nostra per appoggiare questa protesta. Come sempre non getteremo la spugna e continueremo a batterci, al loro fianco, per difendere la nostra Provincia e Teramo Città Capoluogo. Associazione Culturale "TERAMO NOSTRA" - 21/07/2012
SE le Province sono degli enti inutili, andrebbero abolite tutte e insieme, senza offrire argomenti e opportunità al conflitto campanilistico. A conti fatti, tutta la fanfara per pochi spiccioli, rispetto agli oltre 200 miliardi di euro l'anno rubati alla collettività dai grandi evasori e dalla corruzione. Se anche in Italia si contrastasse in modo serio l'arricchimento illecito dei soliti noti, così come avviene negli altri paesi dell'euro e del dollaro ai quali Monti e montiani fanno sempre riferimento per imporre sacrifici ai soliti ignoti, si sarebbe potuto evitare di ricorrere alla macelleria sociale e ad altri provvedimenti estemporanei, come la riduzione di un pugno di assessori provinciali, che magari aumenteranno successivamente con l'ampliamento delle province rimaste. Evidentemente i professori al governo sanno che con le vuote chiacchiere, da quel mare di miliardi di profitti illeciti non arriverà mai nulla. Le uniche saccoccie dove si sentono autorizzati a mettere le mani, sono quelle bucate dei milioni di disoccupati, tenuti a pagare anche i tiket sanitari, in quelle di chi lavora per arrivare a stento alla fine del mese, in quelle di chi ha lavorato una vita per ottenere una modesta pensione, oltre al taglio di risorse destinate a servizi importanti per la collettività. Gli esagerati stipendi dei dirigenti pubblici e le pensioni d'oro, sono esclusi da ogni coinvolgimento nelle lacrime e sangue richiesti agli altri, come escluse sono le lobby, le altre opulenze: banche, assicurazioni, grande finanza, grandi patrimoni. Non potendo e non volendo fare qualcosa che abbia una parvenza di equità, cercano di racimolare anche gli spiccioli dalla riduzione delle province, incuranti degli "effetti collaterali" che possono derivare dall'improvvisazione. Fortunatamente ogni giorno che passa è un giorno in meno che manca alle prossime elezioni politiche. So che al peggio non c'è mai fine, ma... Bel tempo si spera.
Un bel 10 ed un grazie di cuore all'associazione "Teramo nostra" per l'impegno civile profuso al fine di tutelare le proprie origini contro il risparmio speculativo, ma con tutto il rispetto che nutro verso le istituzioni, penso sia estremamente fastidioso ed inopportuno dire qualcosa di diverso da chi dirige questi signori, proprio per il fatto che questo governo sta facendo quel che i partiti da loro rappresentati non avrebbero mai avuto il coraggio di fare in certi casi...e quando si tratta di coraggio...non preoccupiamoci, sarà solo una questione di abitudine...poi ce ne dimenticheremo, tutto tornerà come prima e torneremo a votare chi per esperienza fa il mestiere del politico...casomai "teramo provincia" sarà uno dei prossimi cavalli di battaglia per le prossime elezioni...
Scusatemi, sono cittadino del mondo, non posso pensare che le strade non si riparino perché io sono di L'Aquila e le strade sono di Teramo. Tutto l'Abruzzo insieme , per numero di abitanti, non fa che un quartiere di Roma..... Peccato siamo, purtroppo non per colpa nostra, abituati a pensare come i politici nostrani. Lo so che sono sognatore ma mi piace pensare che l'uomo sia al di sopra di provenienza, città, credo religioso e quant'altro. Detto questo capisco che siano più adatti a questi tempi altri commenti piuttosto che il mio....
Mo so cazzi vostri!!! Vi siete divertiti a spogliare le città e i paesi della provincia di servizi e non solo e portare tutto a teramo!!! Mi sento come Nerone ora bruciate, teramani con la t minuscola, di rabbia, così imparate la lezione!!! Chi di spada ferisce di spada perisce!!! Rimarrete una frazione della provincia de L'AQUILA!!!!!!! Il vestito vi sta proprio a pennello, perchè quelli so peggio di voi!!!! VIVA MONTIIII!!!! SEI UN GRANDE!!!
Signori, la festa è finita!!! La nostra mediocre classe politica (locale e nazionale) ha fallito ed adesso è arrivato il momento di pagarne le conseguenze... la resa dei conti è solo iniziata! Le decisioni importanti non sono e non verranno prese certamente a l'aquila e tantomeno a Roma!! Le decisioni per il nostro futuro vengono prese a Bruxelles!!! Teramo nostra si rivolge agli interlocutori sbagliati... I vari Chiodi, Catarra e lo stesso Berlusconi sono stati commissariati a fine 2011 per manifesta incapacità... L'Europa è ad un bivio storico: unione bancaria, mutualizzazione dei debiti sovrani, razionalizzazione della spesa pubblica, cessione di sovranità.. Ma non vi rendete conto che l'Italia e la spagna senza l'intervento della BCE sarebbero già fallite?? Credo sia davvero arrivato il momento di aprire gli occhi e rimboccarsi le maniche
"Catarra è oggi il presidente del nulla. Rasicci il vice presidente del vuoto pneumatico". QUESTO E' QUELLO CHE SI MERITANO.
penso che tutti fate discorsi superati...se mi posso permettere...non e mai esistito un unico abruzzo...ma due abruzzi da millenni....ora penso che sia giunto il momento di abolire quel corpo estraneo alla nostra storia che chiamiamo REGIONE..e tornare alla nostra vera vocazione....i comuni...e i territori che questi esprimono....ora pensate a TERAMO, L'AQUILA, AVEZZANO, SULMONA, insieme nella regione che chiameremo ABRUZZO INTERNO...e dall'altra parte CHIETI PESCARA... ABRUZZO ADRIATICO, in tutta Italia avremmo di queste identità all'incirca 60 anche meno....mi spiegate che me ne farei di un carrozzone Rwgionale come l'attuale con queste due realtà?.... aggiungo pure che questo Consiglio Di nuova regione sarebbe composta per metà da Sindaci...per metà da presidenti di consigli Comunali scelti da noi...... Competenze chiare su Ambiente. Viabilità, Trasporti, Turismo e Cultura...stop il resto diviso tra i Comuni e lo Stato.....