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Il ritiro del Preside Befacchia

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Lino Befacchia non è un politico per i politici del momento. Tra passato e presente. Un commento unanime. Un semplice filosofo fatto di parole e anima. Rigore e costume intero. Sguardo e buoni esempi. Valore e guanti bianchi. L'indice è verso per il verso di un uomo che non si vende al compromesso. La messa solenne. Scelgo di andare via con lui. Come scelsi di salire sul carro dei perdenti. Continuerò a trovare più affascinanti i suoi non sense, i suoi discorsi fatti di pane, olio e prosecco, che quelli di compagni di merendine e conservanti. Befacchia è una persona importante, che non meritava un simile palcoscenico. Befacchia non può ritirarsi. Perchè sarebbe una mancanza di note, di parole, di verbo, di scrittura, di linguaggio, di lignaggio, di passione, di anima, di musica. Il consiglio comunale non avrebbe l'attesa di un terzo tempo. Io avrei voluto scriver altro. Ma non ne sono stato capace.

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Commenti

Una cosa ho capito, caro falconi, ho capito perchè molti ti parlano male. Descrivono il tuo essere ribelle e anarchico, incapace di resistere in un ambiente lavorativo. Tu sei fuoco. Tre righe per descrivere una mancanza. Condivisibile. Incredibile come riesci a entrare con credibilità, dentro. Grazie. Preside continui, per favore. Luisa.
Ora leggo Ekuo. Si sfiorano attimi di poesia. Incredibile. Preside Befacchia non molli, per favore. Evaristo Di Clemente
"I giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo." S. Pertini Preside non molli....
Professore... dal 2004 lei è il mio Sindaco...
mi viene in mente la canzone di Venditti: "in questo mondo di ladri!".... preside Lei fortunatamente vive fuori dal mondo!! Non molli e in ogni caso un grazie per i suoi contributi sempre di altissimo livello che la platea del consiglio e della politica in genere mai hann0 compreso! grazie!
noooooo!! Adesso la democrazia è veramente a rischiooo , come faremo...non molli non molli....si capisce che è sarcastico? :|
Io amo quell'uomo. Lino Befacchia è per me una rock star.
Giancarlo,Giancarlo cosa mi combini? Credi davvero che il dis apparire dei comprimari della politica interessi qualcuno? Mi sono trovato per caso in un mondo diverso dall'abituale per il dovere di affrontare le sfide probabilmente perdenti (tu sai che il mio idolo epico è Ettore), quando altri opportunamente si sono dileguati. Torno lentamente in punta di piedi nei luoghi abituali, dove il vocio si alterna al silenzio e dove la parola non è mai urlata ma offerta alla riflessione per una risposta. Avevo un'idea della città, un'idea della polis, della bellezza, della cultura. Avevo un'etica pubblica e privata (sic) (parola grottesca, vero?) che pensavo diffusa. Mi son ritrovato - spesso - intristito - a meditare sul nostro tempo e sui costumi ed ho dedotto che io sono come altri un sopravvissuto. Permanere ancora? Tre anni or sono palesai pubblicamente la mia sofferenza nell'abbandonare l'unico partito di militanza. Ora sono ancor più meno giovane e non abbandono, senza scalpitio scendo le scale. Interessa qualcuno? Spero di no. Non merito tanto.
Chi mi conosce sa che nel 2004 tifai sperticatamente per Befacchia (chi ricorda il mitico adesivo "I love Befy"?). I fatti successivi mi hanno purtroppo dato ragione: Chiodi si è rivelato un pessimo sindaco ed oggi un pessimo governatore. Inutile piangere sul latte versato. Non si può e non si deve lasciare la politica ai politicanti, altrimenti costoro saranno indisturbati nel maneggio dei soldi pubblici e i cittadini non potranno lamentarsi del peggio che avanza. Oggi il vero coraggio civile è essere in campo, fare le pulci a chi comanda e pretendere onestà ed efficienza amministrativa. Va da sè che chi si ritira dalla lotta...
Maestro Befacchia, lei è il Domenico Modugno della politica. Lei conosce la bellezza del pensiero, il gusto del ragionamento, la sofferenza di chi lo calpesta. Non si ritiri nel silenzio dei suoi studi. C'è bisogno, oggi più di prima, dell'esempio. L'esempio che vale tanto più è doloroso. La coerenza tra pubblico e privato. Lei ha la cultura e l'intelligenza per lottare, molti, tanti, la maggiorparte dei suoi concittadini, corregionali, italiani non hanno più gli strumenti per ragionare autonomamente. Lei è un Professore, deve continuare a predicare, con la sua discrezione, la logica, la capacità di astrarre, il piacere della verità che non significa sempre ragione. Non si scandalizzi delle sue qualità, oggi non so le può permettere, sarebbe quello il vero errore.
Quando immagino la mia città, la vedo bella, verde, respiro la sua cultura. Immagino solidarietà, senso di appartenenza, ideali ed anche utopia. Quando penso a chi possa rappresentarmi mi assale lo scoramento. Quando penso a chi possa realizzare il mio immaginario mi scontro con quella che qualche giornalista continua impropriamente a chiamare la attuale classe dirigente. Mi dispiace Professore, ma continui quotidiamente ad insegnare con l'esempio più che con le parole, di questi tempi è qualcosa.
Caro professore, la prego. Ci ripensi. La sua voce conta moltissimo per noi e per tutti i cittadini di Teramo, di destra e di sinistra. La sua voce non può mancare, in un momento del genere. Lei rappresenta nel comune immaginario teramano l'onesto, il corretto. Il giusto. Ci ripensi. Lo faccia almeno per i giovani, come ha sempre fatto nella sua vita. A presto e.m.

Caro Preside...ho tradotto un suo sguardo. Non ricordo se prima o dopo l'intervento di un assessore comunale, non ricordo se prima o dopo un altro intervento, di quelli a cui, complici, ci siamo tutti abituati. La mediocrità ci uccide, giorno dopo giorno. A volte ho bisogno di tutta la mia penna e altre matite, per descrivere un mondo politico che non esiste. Sono egoista. Scrivo per giustificare il mio tempo trascorso in consiglio comunale. Per non sentirmi complice di un delitto. Per non sentirmi parte della passamaneria.Lei non può lasciare. Vogliamo ancora le sue storie, le sue metafore, la sua ironia, l'esempio e l'attenzione, che tutto il consiglio le mostra. Quel silenzio è una speranza. O almeno una tregua...

 Ho avuto la fortuna di conoscerla, professore. Poche occasioni: qualche anno fa in una di queste, nei corridoi della sua scuola... lei parlò poco. Poi, mi disse una frase che conservo ancora gelosamente. Mi colpii molto la sensibilità e la capacità di "leggere" gli altri. Una brava persona. Mi permetto di scriverle una frase di B.Brecht : "Ci sedemmo dalla parte del torto pechè tutti gli altri posti erano occupati."

'''SARA UNA BUONA POLITICA QUANDO I POLITICI DIVENTINO FILOSOFI O I FILOSOFI DIVENTINO POLITICI''' .....PLUTONE..... E LEI PROFESSORE E' UN FILOSOFO..........
Guai a pensare che le formule artificiali della rappresentanza politica esauriscano i ruoli sociali, perchè sarebbe un abbaglio. Ritengo il Prof. Befacchia una persona oltremodo garbata, parecchio onesta ed estremamente preparata, sicuramente di parte ma con uno stile attualmente impolitico, necessariamente non partitico. Non sono d'accordo con molti commenti perchè di politica ci si può occupare in mille modi ed ognuno deve scegliersi quello che gli appartiene maggiormente. Nelle gabbie del politicantismo ci stanno bene coloro che assorbono interiormente determinati atteggiamenti che si traducono in comportamenti....e Befacchia mi pare appartenga invece ad una pensosa aristocrazia che non può rimpiangere ciò che non gli appartiene. Anzi...sono sicuro che troverà un modo per essere ancora più presente nella Polis.