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Referendum anti-casta. Terminano i moduli. E ora?

di Giancarlo Falconi
1 minuto

ll tam tam del referenudm anti casta, attraversa tutta l'Italia come il battito di un tamburo gitano. Ovunque le solite scene. Una lettrice de La Repubblica scrive di Bologna" Prima sono andata nella sede del mio quartiere. Lì mi hanno detto che sarei dovuta andare in Comune, all'Urp di piazza Maggiore. Arrivo all'Urp e la dipendente mi guarda sorpresa. Non aveva i moduli, mi ha consigliato di stamparli e distribuirli, perché non sono arrivati". Insomma, un referendum fai-da-te. Eppure i moduli dovrebbero essere disponibili".
Stessa storia a Teramo. I moduli sono terminati. Un nostro lettore ci segnala l'impossibilità di firmare. Un diritto violato?
Ma come può essere possibile? Non si possono fare fotocopie degli stessi moduli? Il ministero ci rassicura che saranno al più presto spediti. Ma questo ritardo non inficerà sulla raccolta firme?
ll senso e gli obiettivi del Referendum promosso da Unione Popolare è stato spiegato a maggio da Maria Di Prato, portavoce del movimento: «In questo momento di crisi, la Casta parlamentare non ha tagliato di un euro i suoi stipendi. Per questa motivazione abbiamo promosso il referendum abrogativo che non è né demagogico né antipolitico, ma vuole focalizzare l’attenzione su un principio fondamentale: ovvero che chi comanda deve dare l’esempio per primo».
Di Prato ha sottolineato come l’ammontare della diaria dei parlamentari italiani possa raggiungere  i 48.000 euro l’anno. 
In totale, sarebbero circa 50 milioni di euro.
 

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Commenti

E adesso si può fare direttamente qui: http://www.petizionepubblica.it/PeticaoVer.aspx?pi=
ho scaricato il modulo firme, stampato fronte retro su foglio A3, pronta a soccorrere il comune. però, ho anche telefonato per chiedere ... casomai! eh no! il modulo scaricato da internet non va bene! si rischia che il foglio sia invalidato se non è a colori (chissà se fanno le analisi della tonalità dell'azzurro per vedere se è quello originale). mah! sabato mattina faccio un salto, sembra che lo sportello sia eccezionalmente aperto ... a fare che, visto che non hanno i moduli ...
Sarà che la crisi mette in crisi anche l'intelletto... Ma è mai possibile che qualcuno creda che una riduzione degli stipendi serva a renderli meno casta? È possibile che nessuno si chieda quanto si spenderebbe per un referendum a fronte del risparmio di qualche migliaio di euro per ogni parlamentare?... e perché ai parlamentari sì e ai magistrati (ad esempio) no? Ne manteniamo molti per non far quasi nulla... Semplice: perché molti parlamentari sono lì per grazia ricevuta, quindi l'unica soluzione che io vedo al ridimensionamento dei privilegi dei nostri deputati e senatori è una legge elettorale blindata che selezioni severamente l'accesso in parlamento. Altrimenti il cane continuerà a mordersi la coda.
l'unica finestra utile per la raccolta firme parte dall'1 ottobre per 3 mesi, depositando le firme l'1 gennaio 2013. Non c'è altra possibilità consentita dalla legge.
Tanto la cosiddetta CASTA se ne frega altamente dei referendum : hanno rubato , continueranno a rubare , e continueranno a prenderci per il culo con pseudo-politici e pseudo-professori che sanno solo aumentare benzina tasse e quant'altro senza ridursi di un solo euro stipendi, bonus ecc. ecc. e senza un briciolo di vergogna nei confronti della gente che anzichè arrivare a fine mese lo stipendio o il minimo reddito lo hanno impegnato già sei mesi prima ! Questa gentaglia bisognerebbe cacciarla a calci in culo !!!!!
In risposta a Fabrizia. I°) Quando si chiede ad una Nazione di compiere un grosso sacrificio sarebbe più giusto iniziare dall'alto. Come al solito, purtroppo, si è iniziato dal basso con la riforma delle pensioni, la riforma dell'art. 18, l'aumento dell'IVA, delle accise sui carburanti, sui tabacchi, per arrivare al ripristino della tassazione sulla prima casa ed ora si prosegue con la riduzione del personale nell'impiego pubblico etc. etc. Bisogna giungere ad una semplice conclusione: la "casta" non intende contribuire al sacrificio collettivo. II°) Gli Stati Uniti d'America, con più di 300 milioni di abitanti, hanno 535 deputati e 100 senatori contro i 630 e 315 (più i 7 senatori a vita) dell'Italia. Il rapporto fra deputati e cittadini è di 1:703.050, mentre da noi è di 1:95.325. I nostri costituenti, anche a causa della situazione geografica del nostro paese, specie dopo la guerra con le comunicazioni ridotte all'osso, hanno voluto garantire una capillare rappresentanza per ottenere una democrazia partecipata e controllata dagli elettori. Oggi il numero di parlamentari appare sempre più spropositato, non solo per le mutate condizioni di comunicazione, ma anche perché gli elettori appaiono sempre più distanti dagli eletti, anzi, dai ... nominati. Quindi altra cosa urgente appare una forte riduzione del numero dei parlamentari ed anche su questo argomento la "casta" fa orecchie da mercante. La riduzione degli stipendi ed una consistente riduzione dei parlamentari non porterebbe a farli sentire "meno casta", ma farebbe sentire noi un po' meno soli nel portare avanti un grosso sacrificio facendo sentire, nel contempo, a questi signori la nostra presenza, la nostra volontà, in altre parole il nostro fiato sul loro collo. Anche per quanto riguarda gli stipendi dei magistrati, dei grandi "commis di Stato", le pensioni d'oro bisognerebbe dare qualche sforbiciatina qua e là, ma se non spingiamo i politici con questo tipo di azioni che rivelano la volontà degli elettori di sterzare decisamente, come faranno a capire che la musica e cambiata e che il "popolo bue" è un po' meno bue? A proposito da questa mattina è possibile recarsi in Comune (anagrafe) per sottoscrivere la richiesta di referendum. Due solerti impiegate hanno procurato parecchi moduli per almeno altre 500 sottoscrizioni oltre le 300 già pervenute. Coraggio, fate questo piccolo sacrificio e firmate numerosi.
Abbiamo il dovere di farci sentire. La casta (purtroppo) nella sua interezza, difende se stessa. In questo caso i conti della serva sono sterili, il referendum non ha il solo senso di ridurre i costi, ma è una esplicita richiesta di moralizzazione delle istituzioni.
io ho firmato direttamente qui http://www.petizionepubblica.it/PeticaoVer.aspx?pi= dopo però, bisogna ricordarsi di convalidare la firma via mail
imbiancatore dimentichi di parlare del solo "parlamento federale" cita bene e fai le tue proporzioni comprendendo anche i parlamenti dei singoli stati A parte il Nebraska, che ha un organo legislativo monocamerale, tutti gli stati hanno una legislatura con due camere, in cui la camera alta si chiama generalmente Senato e quella bassa Camera dei Rappresentanti, Camera dei Delegati, oppure Assemblea Generale.