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Quanto ci costa un appalto all'Università di Teramo?

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Calvino avrebbe detto che d'una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda.  Abbiamo questo vizio umano, confuso, pieno di dubbi. 
Adoro gli appalti pubblici. Mi sono sempre chiesto perché iniziano con una cifra tot e finiscono inevitabilmente con Tot al quadrato.  Che valore può avere l’offerta al ribasso se poi durante  il gioco del cantiere i costi lievitano come la pizza di mia nonna?
Mi piacerebbe che nel primo viaggio negli appalti pubblici, ci fosse qualcuno gentile, cortese a spiegarci il tutto indefinito. Per esempio.
Come mai i lavori  per il 1 lotto del polo scientifico Universitario a Piano d’Accio di Teramo comprendente: Facoltà di veterinaria, il Dipartimento, L’Ospedale Veterinario , appaltato per circa sette milioni di euro, oggi, ha raggiunto un costo di quasi 13 milioni di euro? (www.unite.it/UniTE/Engine/RAServePG.php/P/30751UTE0600/M/26901UTE0610   www.unite.it/UniTE/Engine/RAServePG.php/P/70421UTE0600/M/32901UTE0604)
Un’Università che pur avendo nel suo immenso seno molte figure tecniche, ha appaltato anche diverse professionalità doppioni. Il tutto non è ancora finito, lanciandosi verso la corsa a doppiare il costo iniziale. C’è qualcuno capace di spiegarmi questo mondo?

 

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Commenti

Caro Giancarlo, ma tu credi veramente di vivere in un paese civile? Nel nostro "Bel Paese" c'è una legislazione immorale che permette di aggiudicare un appalto(col massimo ribasso) sapendo che il compenso è, in partenza, minore del puro costo di costruzione. E' ovvio che, partendo da tali presupposti, avvenga regolarmente quello che tu racconti. Il motivo? Una volta aggiudicato il lavoro le imprese iniziano un lungo processo atto a cercare tutti quei "vizi" insiti nei documenti d'appalto, quei cavilli che possano in qualche modo portare ad un maggiore costo dei lavori e, quindi, al raggiungimento di un minimo utile. In questo, spesso, si innesta la mala pianta della corruzione. I nostri politici lo sanno ed io penso che convenga che le cose restino in questo modo. Sai, per raggiungere certi obiettivi si è disposti anche a lasciare qualche fetta di ...salame!

appalti... di quest'appalto in particolar modo se ne parla da tempo.. perché quello che tu chiedi è solo l'inizio.. di come, e da chi poi, una volta consegnato l'edificio, dirigenti, politici ed imprenditori, ne parlano da tempo..tra un bicchiere di vino e l'altro, chi arrederà?? chi si occuperà delle tende oscuranti?? chi degli infissi?? .. e dei mobili su misura???

Non so se sia questo il caso, ma quando un'impresa fa un'offerta di un ribasso tale da non coprire quasi nemmeno i costi, lo fa per aggiudicarsi l'appalto sapendo che poi l'amministrazione appaltante complice si ricappierà per consentire i (non) preventivati e lauti profitti. Chi non ha la certezza di questa generosa collaborazione i conti li farà bene prima e di norma la gara d'appalto non la vincerà. Nei paesi civili europei, ad esempio in Germania (presi come esempio quando si allunga l'età pensionabile di chi lavora e suda malpagato, per mettere una pezza ai debiti lasciati dai nostri signorotti), chi sbaglia l'offerta per vincere una gara d'appalto rischia solo di chiudere l'impresa per fallimento. E' la nostra Italia che guarda all'Europa solo per spremere i soliti limoni già spremuti,

No, non gliel'ha detto nessuno....
Visto l'interesse di capire i lavori pubblici allora cerchiamo di capire con il metodo della esegesi del testo. Sono citate, nell'articolo, delle fonti bibliografiche (link a www.unite......), aprendo quei link ho visto (primo link) che nel bando di gara la spesa iniziale e complessiva per realizzare l'appalto è di €12.882.000. questo nel 2005. Nel secondo link trovo che la spesa nel 2009 è passata a €13.170.000. Oggi passando da quelle parti (mi han detto dove degli amici), vicino al centro commerciale, vedo un edificio completato di colore giallo-rosso con una ringhiera rosa(!? un pò frù-frù stò rosa secondo me...), quindi l'incremento di circa € 300.000 è forse dovuto a maggiori lavori eseguiti o ad altre fattispecie che non saprei dire, ma non mi sembra che ci sia stata una lievitazione dei costi complessivi così ampia da fare notizia, anzi mi sembra un caso più unico che raro rispetto a quello che si sente in giro. Quindi sarebbe il caso di analizzare come sono riusciti a completare l'opera- magari chiedendo ai vertici dell'università- di per se complessa (sono citati ospedali, dipartimenti, ecc) senza far lievitare i costi complessivi, questo mi sembra appunto una eccezzione con 2 z. Spero di aver dato un fiocco di chiarezza, ciaoooo P.S. NOTA DOLENTE - Citare le fonti bibliografiche vuol dire analizzarle, fare una esegesi, farsi aiutare magari da chi è in grado di interpretarLe e poi, alla fine, farsi una idea più corretta delle problematiche da esporre. In tutti gli indirizzi di studio - universitari e non (ho visto anche alle elementari ultimamente) si insegna a scuola agli studenti/scolari che, se si cita una fonte bibliografica, questa va, quanto meno, letta e capita, altrimenti il testo da produrre - che si riferisce a tali fonti - può presentare delle idiosincrasie notevoli anche tali da snaturare i contenuti reali. Questo lo dice anche Calvino : « L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. » (tratto da "uichipedia" - Italo Calvino, Le città invisibili, 1972)
Dal Link pubblicato da Falconi si evince che: Bando Di Gara, pagina 3: 2.1) Quantitativo o entità totale (appalto con corrispettivo a corpo): a) importo complessivo dell’appalto (compresi oneri per la sicurezza): € 10 571 917,10 (euro diecimilionicinquecentosettantunomila novecentodiciassette/10); di cui: b) oneri per l’attuazione dei piani della sicurezza non soggetti a ribasso: € 385 331,56 (euro trecentottantacinquemila trecentotrentuno/56); Dunque per un totale netto di: c) importo complessivo dell’appalto al netto degli oneri di sicurezza: € 10.186.585,54 (euro diecimilionicentottantaseimilacinquecentoottantacinque/54); Ora se la matematica non è un opinione, l'importo del bando di gara pubblicato sul link di questo articolo è di 10.186.585,54 e non di 12 milioni. Ma questi 10 milioni sono l'importo a base d'asta con cui l'università indice la gara di appalto, alla quale partecipano 33 aziende. Vince la gara, una ditta che ha presentato un' offerta al ribasso del 27,259 %, aggiudicandosi l'opera a 7.409.836,85. Dunque l'opera era comprensiva di (pag. 2 del bando di gara) : • Edificio A - Dipartimento di clinica veterinaria; • Ospedale veterinario per piccoli e grandi animali; • Cabina Alimentazione Elettrica; • Opere di viabilità e parcheggio; • Sistemazione aree esterne. Tutta questa roba doveva essere eseguita al costo di 7.409.836,85!!!!!!!!!!!!!!!!!!! e non al costo di 12 Milioni di euro....per cui, se ad oggi sono stati spesi 13 MILIONI DI EURO, vuol dire che l'opera è costata quasi 6 milioni di euro in più......non ci vuole una grande scienza per capirlo......

@Caro Italo N'ghe li capill...non avrei potuto scrivere meglio...quoto;)

tornando a leggere le fonti - prima mi ero sbagliato mi ero confuso con i link, avevo navigato un pò sul sito dell'università, scusate - (http://www.unite.it/UniTE/Engine/RAServeFile.php/f/Edilizia/programmatr…) effettivamente c'è scritto € 12.882.000 stanziati nel 2005 (e poi ho letto i programmi triennali successivi dove c'è scritto 13 milioni e rotti), ma vuoi davvero vedere che hanno speso quasi 6 milioni in più? Non si può essere ottimisti a questo mondo, e io che credevo che questo poteva essere un caso raro.....ma come si fa? Complimenti a "Italo nghe li capill" che ha fatto tutta la chiarezza del caso, non avevo letto bene le fonti, sembra effettivamente che partono da 7 e finiscono a 13......che roba!
ma adesso che hanno messo alla porta gli inutili famelici rappresentanti della politica teramana, per il futuro, cambierà qualcosa? Mi spiego, di chi è la colpa di un simile aumento, e come mai un grande giornale Cittadino che tuonava tutti i giorni contro le spese esagerate (allora erano diverse decine di migliaia di euro, adesso diversi milioni) per gli arredamenti dell' ex rettore adesso non ci sbatte i nomi in prima pagina? QUANT' E' BELLA L' itaGLIA!!!! ZITTO & MAGNA!!!
Caro Giancarlo Falconi, nell'intervento del 17/02/2012 delle ore 14:02, il competente lettore ha ben spiegato l'equivoco in cui sei incorso. Probabilmente la tua adorazione per gli appalti pubblici ti porta ad affrontare l'argomento più col cuore che con la mente, sì da confondere l'importo totale del quadro economico di un'opera pubblica, con la somma dei lavori da appaltare (a sua volta divisa tra importo dei lavori a base di gara e oneri per i piani di sicurezza e coordinamento); quest'ultima, poi, è solo una delle macro voci del quadro economico (importo totale del progetto), che si divide quindi nelle macro voci A) Lavori e B) Somme a disposizione dell'Amministrazione. Errare è umano, ma perseverare è diabolico! Nonostante la risposta di "Calvino avrebbe letto le fonti, però" (che naturalmente apprezzo anche per le successive argute riflessioni), successivamente hai elogiato l'autore dell'intervento seguente che. probabilmente per giustificata incompetenza, continua a confondere i dati da porre a confronto. Lungi da me pensare che la lievitazione dei costi degli appalti in Italia non avvenga troppo spesso, ed è quindi giusto parlarne; ma naturalmente, se è questo è l'ambito della discussione, beh, si può scrivere di meglio!
una domanda... ma alla fine è pronta l'opera pubblica in questione? l'Università di Teramo e la città di Teramo avrà il suo "ospedale per animali?
Caro Anonimo, il suo intervento è marginale rispetto alle questioni poste in essere dal redattore dell'articolo, il quale, prendendo ad esempio un documento ufficiale e pubblico, pone una semplice domanda. Perchè i costi sono lievitati così in alto? Domanda alla quale Lei ed altri ancora non avete risposto in maniera esaustiva, appigliandovi ad altre carte che poco hanno a che vedere con l'opera in oggetto. Ora la confusione che lei ( perseverando) e Calvino ( nel primo commento,fatto salvo poi ricredersi) sta nel piano triennale delle opere. Questo dimostra che lei o mente sapendo di mentire o ignora completamente la materia. Allora, domandiamoci che cos'è un piano triennale delle opere: Il programma triennale costituisce il momento attuativo di studi di fattibilità e di identificazione e quantificazione dei propri bisogni che gli enti predispongono nell'esercizio delle proprie autonome competenze e, quando esplicitamente previsto, di concerto con altri soggetti, in conformità agli obiettivi assunti come prioritari. Ovvero è uno strumento necessario a programmare gli interventi e rappresenta il limite massimo di spesa che un ente può sostenere per realizzare determinate opere. Esso è aggiornato annualmente in concomitanza con l'approvazione del bilancio di previsione, ma solo per essere adeguato allo stato di attuazione di quello adottato nell'anno precedente. Quindi, spero che lei comprenda la differenza tra il termine programmazione e realizzazione. Ora prendiamo spunto dal link postato da Calvino, che riprende il piano triennale delle opere pubbliche del 2009, dove si evince ( scheda numero 1) che il polo scientifico costerà, nel triennio 2009/2011 la bellezza di 12 .882.000,00 €, ma come potrà notare ci sono degli asterischi, il primo asterisco mi riporta alla voce di nota (pagina 2), in cui si spiega che 10.146.989,00 sono già stati impegnati nel 2004 ( alla presentazione e relativa previsione realizzativa dell'opera in oggetto). Cosa vuol dire questo? Questo vuol dire che nel 2004 (ovvero prima di passare alla fase esecutiva e indire la gara di appalto) il costo previsto per la realizzazione dell'opera era verosimilmente di 10.146.989,00 € e non di 12 milioni. A questo punto, nel 2005( non sono disponibili dati esatti del 2005 se non il bando della gara di appalto) l'università ,previsto che per realizzare l'opera, l'università spenderà una cifra simile a quella prevista nel 2004, indice una gara di appalto con l'intento di abbassare i costi e stima che la realizzazione delle opere edili comporterà un costo di 10.571.917,10 comprensivi degli oneri di sicurezza. Dunque rispetto all'anno precedente, nella fase esecutiva, la stima iniziale del costo dell'opera è cresciuto di poco, coperto dalle nuove previsioni di bilancio. (poichè il piano triennale delle opere viene rivisto anche di anno in anno) A questi 10 milioni, certamente si aggiungono le spese tecniche di progettazione etc etc, ma a questo punto arriveremo più tardi. Cosa succede, che partecipano 33 aziende ( così come riportato nelle relazioni) che spendono 200 € a testa ( per il supporto informatico) o 1200 € a testa ( per prendere documenti in verisone cartacea), e questa è una prima stranezza, di norma, i file o i documenti relativi all'appalto sono gratuiti e preventivati nel costo di gestione dell'appalto e non a pagamento....quindi qui notiamo una prima distorsione. Comunque dicevo, l'appalto viene vinto da una ditta che dichiara di realizzare l'opera per 7.409.836,85 €. Dunque l'Università ha risparmiato circa 3 milioni e 200 mila euro..... Ora con quei 3 milionieduecentomila euro l'universwità doveva pagarci tutto il resto che era necessario affinchè l'opera venisse completata intermanete ( ovvero le spese tecniche, arredi e tutto ciò fuori dal'appalto delle opere edili) Ora nel 2009, si scopre invece, che per completare l'opera sono necessari 12 milioni e rotti. Allora uno si domanda, come mai se tu nel 2005 avevi risparmiato 3 milioni e 200 mila euro, ora nel 2009, ancora non completi l'opera e già prevedi che avrai bisogno di altri 2 milioni di euro circa? Vuol dire sostanzialmente che non solo hai perso tutto il ribasso d'asta ma forse che stai sforando di un bel pò rispetto alle previsioni iniziali. Un'altra distorsione in questo appalto è che, l'università, pur disponendo di tutte le figure tecniche del caso, decide di appaltare tutto il settore tecnico responsabile della gestione e del controllo di cantiere. A questo punto, ci si può domandare, quante persone lavorano al servizio tecnico dell'università? a me risultano parecchie e questo aggravia una scelta, che potenzialmente risulterebbe sbagliata. Ma comunque andiamo avanti, nel 2012 di prevede che per completare l'opera saranno necessari 13 milioni e qualcosa.... Adesso, gentilmente, caro anonimo, se l'università che lei rappresenta, nel 2005 doveva spendere 7 milioni per realizzare l'opera, avendo un avanzo di 3 milioni TRE, per rifinirla, come da previsione, nel 2012, l'opera ancora non è completa e all'avanzo di 3milioni e rotti del 2005 si aggiungono altri 3 milioni per finirla? Mi vuol dire che i progettisti sono stati pagati 1 milione a testa? quei 6 milioni di euro in più, sarebbe così gentile, da spiegarci come sono stati impegnati? è una semplice domanda alla quale si dovrebbe rispondere in modo chiaro e netto. Non con giri di parole sulla definizione di uno strumento come il piano triennale delle opere che è e rimane meramente uno strumento di previsione. Non c'è nulla di male a dire che è stato speso di più perchè si è reso necessario, invece di arrampicarsi su degli specchi che la potrebbero far scivolare in basso, molto in basso. Cordialità.
Rileggendo tutti commenti - rivedo il mio ottimismo, con tristezza, però non finirò mai di esserlo - ai miei tempi, a scuola, c'era l'ingegnere capo ed era tutto diverso, più immediato, più ragionevole...mi sono incuriosito, ho preso la macchina e sono andato a vedere meglio gli edifici. Che robaaaaaaaaa: ma quello che ho visto non varrà più di 1 o 2 milioni di euro (esagerando)!!!!!!!!!, già ci stava un sovrapprezzo all'inizio!!!!sic!!Sono portato a credere, che se ci fosse stato "Calvino nghe li capill" sarebbe riuscito a finire l'opera con i soldi previsti o meglio a riuscire a risparmiarne ancora, (e magari scegliere meglio i colori) fossero tutti come lui, preparati, esaustivi e penso anche grandi tecnici!!!! Però mi sembra che su una cosa italo nghe li capill si sbaglia, l'università ha dei docenti e questi non sono ingegneri, o architetti (c'è giurisprudenza e veterinaria) che possono fare l'ingegnere capo, (o come si chiama)......se dopo non ho nulla da fare ci studio sopra. ciaoooooo P.S. ringrazio anonimo ( per avermi citato), che dai toni della risposta penso sia un membro dell'università, per specificare, ai miei tempi realizzai diverse opere pubbliche (gallerie, ponti, una bonifica integrale in sardegna e in emilia, diversi palazzi di giustizia, e un paio di carceri e se non ricordo male anche 3 asili) come ingegnere capo, poi son finito a fare altri lavori però ricordo che ci fù una grossa innovazione con l'introduzione nelle amministrazioni del programma triennale negli anni 90, ed io ogni tanto vedo i programmi triennali di varie amministrazioni (nella mia prima mail scambiai l'ordine dei link dei programmi triennali con quelli di giancarlo), e avendo fatto in passato opere pubbliche, con orgoglio, sono sempre felice di difendere l'operato di chi oggi fa quel tipo di lavoro, però sembra che lì, nel vostro caso, siano stati spesi davvero troppi soldi; si poteva fare tutto con un paio di milioni, addirittura è stato appaltato a 7, e ora finito a 13..........ma orsù anonimo, lei fa bene a rimanere tale!!! Qui non si parla di raddoppio, 13: 2 =6,5...che roba!!!!! Anonimo mi dica, se può, che mi sbaglio!!!non posso crederci!!!Forse che non sono più aggiornato sui prezzi?
Quando un'opera pubblica deve essere appaltata, l'importo totale del progetto deve essere quello individuato nel Quadro Economico, che comprende sia l'Importo dei Lavori che le Somme a Disposizione dell'Amministrazione. Tale voce non può essere coperta coi ribassi d'asta, deve essere presente all'origine; le somme derivanti dal ribasso d'asta possono poi essere mantenute all'interno del QE come economie. Attenzione poi, alla cifra dell'aggiudicazione, i 7.409.836,85 a cui devono essere aggiunti gli oneri per l'attuazione dei piani di sicurezza non soggetti a ribasso indicati nel bando. Sul Piano Triennale vengono riportati gli importi delle opere derivanti dai Quadri Economici, determinati come minimo sulla base di uno Studio di Fattibilità o di un Preliminare; per tali opere, inoltre, deve essere necessariamente assicurata la copertura della spesa. Verosimilmente l'importo di quell'opera appaltata nel 2005 è pari ai 12.882.000 presenti nel Piano Triennale 2009-11 (spesso le opere vengono trascinate in quelli seguenti fino alla loro conclusione). Le voci di cui agli asterischi, indicano i riferimenti delle varie coperture finanziarie, necessarie affinchè un'opera si inserita nel piano e successivamente appaltata (in parole povere, tutti i soldi necessari devono trovare copertura finanziaria). Sul Bando di Gara del 2005, invece, sono riportati solo gli Importi dei Lavori da Appaltare (i famosi dieci milioni e rotti), facenti sicuramente parte di un Quadro Economico il cui importo comprende anche le Spese a Disposizione dell'Amministrazione. Solitamente tale macro voce è pari a un 30% ca dell'importo dei lavori; ma spesso è superiore, poichè le voci e gli importi in essa inserita dipendono dalla complessità dell'opera, e non dimentichiamo anche l'IVA, che può variare tra il 10 e il 20% (oggi 21). Se l'importo dei lavori fosse lievitato del 100%, il QE dell'opera sarebbe aumentato di ca 4 ml (7 ml meno i 3 delle economie derivanti dal ribasso d'asta), oltre oneri per la sicurezza (mediamente il 3/5% dell'imporo dei lavori) e IVA. Mi pare che l'opera resti sempre all'interno delle previsioni di spesa del QE. In conclusione, quando vediamo l'importo dei lavori presente nel Bando di Gara, questo è sicuramente la macro voce A) del QE che, in questo caso, dovrebbe aggirarsi sui 13 ml. Un'ultima precisazione: le mie considerazioni non sono fatte in rappresentanza dell'Università, ma solo perchè conosco un po' la materia di cui si sta dibattendo e non mi sembra che da una lettura corretta degli elementi a disposizione si possa dire che l'importo dell'opera sia lievitato del 100%.
Vista la curiosità, al settore sviluppo edilizio lavorano 9 dipendenti e al settore funzionalità e sicurezza edifici e impianti altri 7. In tutto i dipendenti NON docenti sono 234! I docenti non sono pochi, ma all'elenco dei docenti bisogna sottrarre i contrattisti, quelli che sono andati in pensione, i trasferiti, il centro linguistico e persino chi non c'è più. Mi spiega qualcuno a che servono 234 amministrativi molti con mansioni superiori? L'università sta morendo, dobbiamo ringraziare il clientelismo di ieri (basta vedere i cognomi di molti tra gli amministrativi) e oggi l'indifferenza di tutti e l'incapacità di chi guida l'università. Poi visto che ci sono tutti questi amministrativi mi spiega qualcuno perché noi studenti non abbiamo servizi? in biblioteca non c'è nessuno, ci siamo noi studenti che facciamo gratuitamente volontariato ed ovviamente non siamo preparati per questo e se viene un docente non possiamo andare nemmeno in magazzino per via della sicurezza. Poi non c'è più la cooperativa di servizi, né il servizio fotocopie. quindi se uno deve fare la tesi come fa a trovare il materiale e a fotocopiarlo dato che le riviste e molti testi non possono uscire? poi i trasporti che non ci sono, il bar che è chiuso e quando è aperto un caffè d'orzo te lo fanno pagare 1 euro e 80 (ma loro non hanno un contratto d'appalto da rispettare?).
Caro Calvino ( così ti chiamo, per via del tuo primo commento) il nocciolo centrale del tema in oggetto non è la bravura di questo o di quella figura tecnica, sicuramente nel tuo trascorso professionale avrai avuto modo di acquisire l'esperienza necessaria a fare delle valutazioni, definiamole barbaramente " ad occhio" e sinceramente, visto il suo passato professionale, sono orgoglioso di aver discusso con lei su questo argomento. Se la stima effettuata all'epoca, è superiore o meno a quello che si è realizzato non sta a noi deciderlo, perchè avranno fatto dei conti, ponderandoli bene, i quali hanno anche passato il vaglio della gara di appalto. Però ci sono dei dati oggettivi. Il primo: è vero che l'università di teramo non ha una facoltà imperniata sulle scienze ingegneristiche ma è anche vero che è dotata di un servizio appositamente predisposto, ovvero il Servizio Progettazione e direzione interventi edilizi ( basta dare una occhiata all'organigramma) Dunque, l'università, che è la prima azienda locale, con un bilancio che viaggia sui 60 milioni di euro l'anno, ha a disposizione un servizio tecnico, sicuramente preparato a gestire questa tipologia di interventi. Il secondo dato oggettivo è che comunque c'è stato un aggravio dei costi, ora, se questi soldi sono stati spesi perchè ci sono stati degli imprevisti,è normale, non mi sembra illogico, basta ammetterlo e concludere questa storia così ( anche perchè se non ci fosse stato il tuo commento e quello dell'anonimo, penso che questo articolo non aveva riscosso grande successo di pubblico...che invece a forza di commentare sta tornando in auge) Però sai, uno domanda semplicemente il perchè, d'altronde è questo che ha fatto Giancarlo e lo ha fatto senza sperare di arrivare ad avere una risposta certa e dettagliata. Come dalla lunga esperienza che hai conseguito realizzando opere che vanno aldilà delle ordinarie operazioni di provincia, la differenza tra un tecnico altamente qualificato e uno "normale" è la capacità di prevedere i costi con la maggiore accuratezza possibile e la capacità di affrontare gli imprevisti cercando di rimanere fedele alla filosofia economica adottata nella redazione del computo metrico. D'altronde non è sorprendente che l'appalto sia stato aggiudicato a 7 milioni, io credo che tutte e 33 le aziende, si siano fatte dei conti e abbiano valutato la spesa necessaria per realizzarla intorno a quel 27% di sconto rispetto alla spesa inziale prevista ( da prezziario regionale...suppongo) Qui l'unica cosa che sorprende è che a distanza di 7 anni dall'inizio delle operazioni ancora non si vede la luce, quando il bando di gara esprimeva chiaramente come 24, i mesi necessari a realizzare l'opera. E' questo il vero problema, infatti, se quella struttura fosse in funzione da 5 anni, gli studenti, i professori e i ricercatori tutti, avrebbero avuto a disposizione uno strumento potente per fare ricerca e produrre economicamente il triplo di quanto speso.....indipendentemente dal costo finale. Come tu sicuramente sai, la differenza negli investimenti edili, sta nelle velocità con cui si eseguono le opere... Cordiali saluti.
Caro Anonimo il suo commento è fuorviante. Dunque lei mi vorrebbe dire che se quell'opera edile è costata 7 milioni di euro finita, si sono resi necessari altri 6 milioni per le spese accessorie( spese tecniche, imposte varie ed eventuali)? mi illumini...pensavo di essere stato esauriente nella precedente risposta....che può sempre rileggere e cercare di capire...... (poi per non dire che parte delle spese tecniche sono state pagate con 200 euro a compact disk....)
Buona sera! Visto che il dibattito si è abbastanza dilungato, senza, in verità, aver approfondito più di tanto. Anzi, appena si fa un pò di chiarezza, torna anonimo a fuorviarci.....ora sembra sia uno studente, ora uno dell'università. Ma, visto che ho qualche capello bianco, proporrei a italo nghe li capill di andare dal settore progettazione di veterinaria "o come si chiama" e con serenità cercare di chiedere ai tecnici - 16 - (fiùùùùùù tanti, chissà che fanno?) qualche chiarimento. Che ne pensi? Chiedo a te perchè mi sembri quello un pò più aggiornato sulle leggi degli appalti più recenti (se poi vuol venire pure lo studente anonimo...), se sei d'accordo ti lascio il mio numero di telefono mobile - io lo chiamo ancora così.............per me andrebbe bene lunedì pomeriggio, perchè devo passare a teramo per un piccolo problemino in una azienda (mi sembra che sia a San Nicolò l'azienda, ma con la teramo - mare si arriva in un attimo)! Fammi sapere! ciaoooo e notte
Quanto si affronta un problema è bene essere a conoscenza sia del problema, sia della genesi sia degli sviluppi normativi che impongono soluzioni spesso onerose. Io ho fatto parte parte dell'ufficio tecnico UNITE e conosco la prima parte del problema e posso tranquillamente riferire che fino alla gara ad alla prima parte dei lavori l'appalto ha seguito pienamente la legge ( L109/94 e DPR 554/99) . E veniamo alla sostanza: 1-Si contesta il costo di acquisizione della documentazione ; grande bugia. Ogni cittadino sa che la visione degli elaborati è gratuita e che l'acquisizione della documentazione è a pagamento (verificare la famosa legge sulla Trasparenza Amministrativa (la mitica 241/90) che riferisce : L’esame dei documenti è gratuito. Il rilascio di copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione. In effetti nel bando di gara è riportato : Il disciplinare di gara nonché gli elaborati grafici, il computo metrico, il piano di sicurezza e il capitolato speciale di appalto, lista delle lavorazioni sono visibili presso il Settore funzionamento e sicurezza edifici e impianti dell’UNIVERSITA’ degli STUDI di TERAMO - Via F. CRUCIOLI, 122 - 64100 TERAMO nei giorni di martedì e giovedì e nelle ore 11,00-13,00. A richiesta è possibile acquistarne una copia nei giorni feriali dalle ore 9,30 alle ore 12,30, sabato escluso; a tal fine gli interessati ne dovranno fare prenotazione a mezzo fax inviato 48 ore prima della data di ritiro, alla amministrazione aggiudicatrice al numero di cui al punto I.3) del presente bando. Il ritiro della documentazione avverrà presso la copisteria indicata dall’Università all’atto del rilascio della ricevuta di pagamento da parte del Settore risorse economiche e finanziarie. Quindi la visione di tutti gli elaborati era gratuita ( e tutti poteva copiare io prendere appunti ) mentre la copia, solo se richiesta, era a pagamento come per legge ; in tal senso si ricorda il progetto complessivo era di oltre 270 elaborati ( architettonici, strutture, impianti sistemazioni esterne) e che le copie sarebbero state , in caso contrario, a carico dell'Unite. In ogni caso la procedura è diffusa in quasi tutte el strutture pubbliche pertanto è nella cosidetta ordinarietà. Tra l'altro prima di procedere in tal senso era stata sentita L ‘Autorità di Vigilanza che aveva confermato la bontà del procedimento. 2- In fase di predisposizione del bando la correttezza e la sensibilità è stata tale che abbiamo avuto colloqui con l'ANCE per verificare alcuni elementi di criticità ed abbiamo adeguato il bando secondo segnalazioni che abbiamo ritenuto essere di equità e maggiore partecipazione alla gara. 3-In fase di gara abbiamo attivato un sito per i quesiti dove abbiamo dato risposte pubbliche citando i riferimenti, anzi, a buona ragione è bene segnalare che siamo stati tra i Primi Enti a richiamare espressamente le validità delle direttive 17/2004 e 18/2004 ancorchè lo Stato ITALIANO non aveva ancora recepito ( il D. lgs 163 e del 2006); Per onestà comunque a nel precedente bando sussistevano problemi procedimentali , corretti, per cui è giusto assumersi le relative colpe. 4- il progetto era aumentato di costo e pertanto finanziato in due trance il quanto il CTA( comitato tecnico amministrativo) aveva effettuato rilievi e prescrizioni per cui il progetto del 2003 era stato rivisto con forti aumenti di costo ( prezziari aumentati ma soprattutto l’adeguamento alle nuove norme sismiche del 2005 con un aumento di costo di circa 750,000,00 Euro per i maggiori quantitativi di cls ed acciaio; in tal senso lsi ricorda che non sussisteva l’obbligo stante i contenuti in materia ( si applica la legge di riferimento della data di attivazione del progetto esecutivo ma l’UNITE ha ritenuto, con scelta oculata, di adeguare l’intero progetto stante la priorità della sicurezza ed assumendosi interamente il costo.) ; 4- il finanziamento è avvenuto senza il ricorso a finanziamenti esterni ma a totale carico dell’Ateneo; inoltre il progetto è stato redatto dal Provveditorato alle Opere Pubbliche nel rispetto della normativa che fa obbligo di avvalersi di altri Enti dello Stato in mancanza di competenze interne e nel caso l’UNITE aveva al suo interno solo diplomati mentre, come ben noto a tutti, il procedimento richiedeva figure laureate; pertanto è stato seguito perfettamente l’iter consequenziale nel pieno rispetto dell’ordine richiesto dalla Legge 109/94 e del DPR 554/99; 5- le richieste del CTA hanno determinato delle contrazioni di spesa su altri capitoli ( finiture, impiantistica specialistica, arredi) che hanno in parte trovato soluzioni nelle economie di gara ( cosa perfettamente regolare). Fin qui posso tranquillamente argomentare in quanto soggetto partecipe; per il proseguo ho difficoltà per cui posso solo ipotizzare : 6- probabilmente qualche aggiustamento in corso d’opera è stato fatto ma non certamente alle cifre che vengono riferite ; in effetti rimasto attonito ed amareggiato dalle notizie riportate ho chiesto informazioni ed effettivamente è risultato che sono state fatte varianti in aumento ; ma alcune sono per aumenti di lavori e miglioramenti in corso d’opera ( con soldi propri dell’Ateneo e senza chiedere finanziamenti specifici ) ad esempio il cablaggio dell’intero complesso. Inoltre è bene chiarire che l’importo totale dell’intervento era ai primi mesi del 2005 : LAVORI : 10 571 917,10 SOMME A DISPOSIZIONE : 2 310 082,90 TOTALE : 12 882 000,00 Le somme a disposizione possono essere contenute ma non eliminate ( ad esempio l’Iva , le spese tecniche che vengono calcolate su 10.571917,00 e non sull’importo ribassato, gli allacciamenti alle rete di servizi, la cosiddetta revisione prezzi ( anche se tecnicamente ha altra denominazione ) ecc) Alla fine, quindi, l’importo di spesa complessivo fissato nell’anno 2005 è quasi immutato, anche se per onestà va rilevato che rispetto all’importo del contratto originario sussiste in effetti un aumento ma giustificato in massima parte da quanto sopra riportato. Per questo non nascondiamo sia l’aumento del tempo programmato sia eventuali aumenti del costo dei lavori ma nella sostanza il prezzo complessivo ( nonostante gli aumenti per adeguamenti di prezzo obbligatori per legge intervenuta successiva all’appalto ma producente effetti diretti) è stato quasi contenuto in quello di spesa originario del 2005. Ben altri sono i problemi di finanza pubblica ed a volte il colpire nasconde la volontà di non affrontare problemi maggiori. In ogni caso poiché la verità è agli atti invito Coloro che lo ritengono opportuno a chiedere visione o a fissare un appuntamento all’Ufficio Tecnico dell’Università per verificare la correttezza di quanto qui riportato. Grazie per la pazienza per leggere questa nota. Magic