Attimi, momenti, il destino, un tettino elettrico, la fuga. Il presidente del Teramo Calcio Campitelli, anzi, scusate, Luciano Campitelli, è tra quei tanti fortunati, come il camionista nell'uscita della Teramo Mare, il ferroviere di Piano della Lente, Il militare di Teramo, il bambino di Roseto, l'automobilista tra la Garrufo-Campli, che è riuscito a fuggire alla furia della natura. Un sottopasso a Pineto, un'improvvisa onda maligna, un fiume, l'acqua che entrava, allagava, un tasto e la luce. Grazie al tettuccio elettrico, è riuscito insieme al suo compagno di viaggio a mettersi in salvo. Un racconto tra i racconti. Una testimonianza. Le altre parlano di speculazioni edilizie, del partito del cemento, del "tanto da noi non succede mai nulla", della mancanza di progettazione idrogeologica del nostra territorio. Di centinaia di animali morti. In silenzio. Bisogna ascoltare la natura che ci circonda. Rispettarla. Sempre.
- Campitelli
- Alluvione
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