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Attenzione: Scandalo ai Prati di TIvo

di Christian Francia
2 minuti

Nel famoso film Totòtruffa 62, Totò tenta di vendere la fontana di Trevi (con il truffato che viene prelevato dal reparto psichiatrico per essere internato in manicomio). Ai Prati di Tivo accade una storia simile: una società, la SIGET srl, tenta di rivendere ciò che ha già venduto, ed un'altra società, la Gran Sasso Teramano SpA, non entra ancora nel possesso di ciò che ha comprato sette anni or sono.
La storia.
La SIGET srl propone al Comune di Pietracamela un accordo di programma per la riutilizzazione degli immobili di cui al dismesso impianto della seggiovia Prati di Tivo-La Madonnina.
Il contenuto dell'accordo prevede la possibilità per la SIGET srl, asserita proprietaria delle stazioni a monte e a valle della predetta seggiovia, di utilizzare a fini turistici e commerciali – attraverso apposito mutamento della destinazione d'uso da operarsi a cura dal Comune – l'immobile sede della stazione di partenza a valle della seggiovia, in cambio della cessione dei diritti sul fabbricato di monte "Arapietra".
Nell'accordo non ci sarebbe nulla di strano se non fosse che la SIGET srl, non si comprende se in malafede o del tutto ingenuamente, pretenderebbe appunto di essere ancora proprietaria dei due citati immobili sedi delle stazioni della seggiovia, quando risulta in modo chiaro ed inequivocabile che la stessa società abbia ceduto alla Gran Sasso Teramano SpA nel luglio 2004 – con regolare atto notarile repertoriato e registrato presso l'ufficio delle entrate di Teramo – il ramo d'azienda costituito dalla predetta seggiovia.
A fugare qualsivoglia dubbio in merito, infatti, soccorre la perizia di stima allegata al predetto atto notarile, nella quale si descrive la consistenza mobiliare ed immobiliare del ramo d'azienda ceduto, al fine appunto di quantificarne il valore commerciale oggetto di contratto.
Ebbene, in tale relazione descrittiva l'ingegnere incaricato indica esplicitamente le stazioni di valle e di monte quali beni immobili facenti parte integrante (non potrebbe essere altrimenti) della consistenza della seggiovia medesima.
Purtuttavia, pare di capire, la società proprietaria Gran Sasso Teramano SpA, pur sollecitata a dirimere la questione ed a reclamare il possesso degli immobili sedi delle stazioni di partenza e di rinvio di che trattasi, tuttora detenute dalla SIGET srl, non sembrerebbe propensa a rivendicare l'acquisto, con ipotetico susseguente danno agli interessi pubblici della società stessa ed evidenti illegittimi profitti che si determinerebbero in capo alla privata SIGET srl.
La questione è aperta, aspettiamo fiduciosamente gli sviluppi (che rinviamo ad una seconda puntata), nella speranza che il CdA della Gran Sasso Teramano SpA sapppia sollecitamente tutelare tutti i diritti che le spettano in base ai contratti e secondo la legge.
 

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Commenti

ma perchè oltre alle province, il buon giulio non pensa di eliminare tali enti veramente inutili e solito parcheggio a pagamento (nostro) di amici degli amici?Perchè? Che buffonata....ci piacerebbe sapere i nomi e le opere precedenti di certi campioni...ma dietro ci sono sempre i soliti , ormai si sa.
E' la storia di sempre. Detti Enti sono condiderati inutili da noi miseri ed ignari cittadini ma sono UTILISSIMI a certi personaggi per sistemare figli, nipoti, amanti,,,, e via discorrendo. Dobbiamo fornire al buon Giulio non un'ascia ma una sega circolare per eliminare oltre alle province tutta questa miriade di Enti ed Entucoli sugasoldi.
Sig. Christian Francia, ma lei ci fa o ci è "bravo", sa, mi fa tenerezza. (A proposito, ho saputo che lei lavora in Provincia, presto le darò, se mi posso permettere, un "compitino", posso anticiparle solo che si tratta, di appalti e precisamente "sgombero neve" , non posso dirle di più.) Sa perchè le dico questo, è perchè quando si parla di Pietracamela, le ricordo, che bisogna contare almeno fino a 100000...... . "si fa più difficile ho aumentato uno zero" Chi ha inventato il gioco della Gran Sasso Teramano con " La Sangritana " viene da anni ed anni di esperienza, qualche mandato parlamentare, con salti della morte a destra ed a sinistra senza battere ciglio, infilarsi perchè nel circuito della Sangritana, che "ciazzecca" la Sangritana con gli impianti di risalita dei Prati di Tivo, eppure è successo altrimenti come avresti fatto a fragare tanto brutalmente il popolo. Vediamo perchè è potuto succedere un fatto simile. Io sottoscritto, "cialone", rivendico: -di aver ricostituita l'antica università agraria di Pietracamela. Ammetto di non averla però mai potuta presiedere. -di aver contribuito in modo determinanre nella ricostituzione dell'antica università agraria di Intermesoli. -di aver fermato all'esercizio, in difesa dei diritti sacrosanti dei miei concittadini, per fine vita tecnca quasi tutti gli impianti dei Prati di Tivo, ( Prati di Tivo 1 , Prati di Tivo 2, Calderotto, Seggiovia Prati di Tivo -Madonnina e successivamente Pilone) chiudendo di fatto la stazione. Christian, quando questo è potuto succedere le ricordo da chi in provincia di Teramo eravamo governati, da: Com. Teramo sx, com mont. al vom. sx, com. pietr. sx, com. fan. adr. sx, com. ner. cro. sx, com. toss. sx, com. montana g. s. . sx, com. isola. sx, bim, sx, - con questa associazione di comuni che gestiscono i contributi Enel, c'è lo a morte in quanto il costo di gestione ( stipendi ed appannaggi vari) superano i fondi che hanno a disposizione o quasi, ci vediamo presto per una campagna sensibilatrice e speriamo la chiusura. prov. di teramo sx, reg. abruzzo sx, ecc........................................... la finisco qui. Le ripeto che a Teramo esiste un "potentato" DI SINISTRA che non ammette che per andare a sciare bisogna pagare gli impianti, il pranzo in ristorante qualche volta, se non si è riusciti a fare piaceri indicibili ai ristoratori. Avendogli chiuso gli impianti Siget, e non potendo sciare a sbafo, non sono andati altrove a sciare PAGANDO, no, è più forte di loro, si sono attrezzati per ritonare a farlo al più presto ed in qualunque modo ai Prati di Tivo. Hanno calpestato i diritti di tutti se solo serviva a ripristinare i vecchi privilegi. Sa Christian, ad una funzionaria di un ente publico un giorno le dissi che lei aveva sciato tutto l'imverno con un tesserino "valligiani" , diventò bianca come la neve. Le dissi, io aspetto in fila ore alle partenze degli impianti per far passare i mie clienti, al passaggio degli sciatori vedo chi paga e chi no, e come fa..mi disse lei, ogni biglietto infilato nella macchinetta, emette un bip, quello dei valligiani è gratuito ed è diverso dagli altri. IMPIETRI' e non è venuta più a sciare. Ora siamo arrivati al capolinea, i soldi che servono per mantenere in esercizio la giostra sono troppi, provate ad immaginare quanti soldi occorrono per mantenere appannaggi consiglio di amministrazione, stipendi personale, energia elettrica sia di l'esercizio che di pompaggio per l'acqua, manutenzioni impianti, battipista e mi fermo qui. Semza parlare dei mutui da pagare. Domani mi attiverò per far arrivare al Presidente Chiodi una nota atta a scongiurare finanziamenti per gli impianti ai Prati di Tivo in quanto sarebbero soldi buttati dalla finastra. Se soldi ci sono bisogna usarli per i ceti più deboli, per le famiglie, per i dispccupati ecc... Chiudo qui la mia riflassione. un saluto. loreto bartolomei
Sig. Christian.... Christian...........Christian..................... . ho letto più approfonditamente e tra le righe la riflessione che ha lasciato, " scandalo a Prati di Tivo" e forse ho capito perchè, mi dicono, le sono cresciuti naso ed orecchie come a Pinocchio quando diceva bugie. Scherzo. Nessuno può dubitare che una seggiovia abbia una stazione di partenza ed una di arrivo, ed è assolutamante certo che la Siget ha venduto come ramo di azienda funi piloni e stazioni di partenza e di arrivo, ma lei ha controllato i mtq. degli immobili. Provo ad azzardare una ipotesi, sia la stazione di partenza che quella di arrivo hanno una porzione di fabricato quale stazione di partenza ed una di arrivo ma ne hanno a monte ed a valle una come punto di ristoro. Mi spiego. Sia ben chiaro io con la Siget ho un rapporto conflittale da sempre e qui non sto prendendone le difese, ma dal suo intervento si capisce che qualcuno le ha preparato il compitino, è chiaro che chi ha preparato il compitino soffre che sui due fabricati insistono attività commerciali concorrenti a loro. Forse il risentimento è anche verso chi esercita lì l'attività. Volevo perfezionare il concetto che i Prati di Tivo sono prossimi all'eutanasia. A metà degli anni 90 la FIAT nella persona dell'avvocato Agnelli vendette Sestriere stazione di proprietà della famiglia Agnelli e cio destà profondo stupore. Chi capiva qualcosa non si stupì , da quel momento gli impianti di risalita diventavano passivi in tutta Italia. Al nord, dove gli albergatori hanno la testa sopra le spalle, e con gli alberghi ci devono campare, hanno trovato il sistema per andare avanti, su non c'è pantalone che ripiana i debiti. Il metodo è questo: Ogni posto letto, ogni posto ristorante ecc...a vario peso, diventa socio per ripianare le perdita e quindi ogni albergatore, ristoratore ecc. paga per quanti posti ha. Questa è la ricetta per sopravvivere, all'epoca la feci circolare ai Prati, mi risposero "fatti i fazzi tuoi" . Non si agitassero, massimo due anni e tutto sarà chiuso. Un saluto. loreto bartolomei
CLAMOROSO.................. CLAMOROSO.................. CLAMOROSO.................. Sig. Christian, ho appreso da un amico che recatosi in un albergo del piazzale a Preti di Tivo, nella prima decade di luglio, a salutare amici, ( questo amico ha lavorato in questi alberghi per molto tempo ) ha appreso che l'albergo era chiuso per una settimana per "mancanza di clientela". Non ci posso credere, ho forse si nasconde qualcosaltro? E' la solita bufala? Se la notizia è vera sarebbe un altro pericoloso segnale. Sa, a Pietracamela c'è un proverbio che dice che chi fa la prin prin sulla neve e la ricopre, presto si scopre, aspettiamo che si scioglie la neve, o lei, od il sig. Giancarlo Falconi, visto che avete dimostrato di avere canali privileggiati a Prati di Tivo, riuscite a scoprire qualcosa prima c'è lo fate sapere ? loreto bartolomei

Egr. Sig. Francia,
Non Vi conosco di persona, quindi devo per forza fare uso di questo canale. In nome del buon nome della Società che io mi onoro di rappresentare devo comunicarle che la situazione che Lei descrive nell'articolo non corrisponde alla vera realtà dei fatti, in quanto la situazione della proprietà del manufatto è stato sancito dalla stessa Gran Sasso Teramano nel 2011. Mi dispiace che Lei non sia stato edotto completamente dei fatti, ed i documenti che Lei menziona non sono tutti quelli che sanciscono la faccenda. I documenti (notarili) a cui mi riferisco sono atti della stessa Gran Sasso Teramano, quindi mi stupisce che non ve li abbiano fornito. Vi chiedo rispettosamente di informarVi meglio prima di infangare il buon nome altrui.
Cordialmente,
Erminio Di Lodovico
Amministratore Unico SIGET Srl