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Quagliariello e i Tancredi

di Christian Francia
2 minuti

L'attempato onorevole Antonio Tancredi, essendo più astuto del figlio senatore, ha pensato bene di puntellare la traballante posizione parlamentare di Paolo.
Ben sapendo che il rampollo fu piazzato al quarto posto, cioè ultimo degli eletti nella lista bloccata del Senato, l'on. Antonio ha sfoderato le armi a disposizione: farsi amici importanti dentro al partito del PDL, in modo da garantire la rielezione del figlio.
La scelta è caduta su Gaetano Quagliariello, attuale vice presidente vicario del gruppo PDL in Senato.
L'on. Antonio ha aperto la sede abruzzese di Magna Carta, la fondazione di Quagliariello, assumendone in proprio la presidenza (il giovane Paolo riveste il delicato ruolo di tesoriere). E poi via con iniziative, seminari, scuole invernali, nella speranza di soddisfare le aspettative di Quagliariello.
Il punto però – con le scelte a disposizione – è che fra i colonnelli del PDL l'on. Antonio si sia scelto il comandante meno affidabile. Se, per esempio, avesse optato per Cicchitto, almeno l'ex socialista piduista avrebbe garantito solidarietà cameratesca, se avesse puntato su Bondi sarebbe stato ricambiato con sincera amicizia, se avesse scelto Gasparri sarebbe bastato mostrare assoluta fedeltà per guadagnare posizioni nel partito.
E invece con Quagliariello no.
Quagliariello fa parte della genìa dei Rutelli e dei Capezzone, cioè dei radicali. E costoro sono costituzionalmente incapaci di garantire carriere politiche altrui, poichè dediti esclusivamente alle proprie.
Mi spiego meglio: l'arguzia berlusconiana consiste nel comprendere la natura degli uomini, vellicarla e volgerla a proprio vantaggio. Con Cicchitto, Bondi, Gasparri, La Russa et similia l'operazione è talmente riuscita da farli innamorare.
Ma i Quagliariello e i Capezzone non si innamorano. A loro di Berlusconi non frega niente. Figuriamoci dei Tancredi. Quagliariello, solo per capire il personaggio, negli anni '80 fu segretario comunale di Bari e vice segretario nazionale dei radicali. In questa veste fu alfiere delle campagne referendarie sull'aborto, il nucleare e la caccia, promuovendo anche la biocard, un testamento biologico in cui il sottoscrittore poteva rifiutare anche l'idratazione forzata.
Nonostante la sua storia (e senza ombra di vergogna alcuna), oggi Quagliariello affibia con la massima tranquillità l'epiteto di "assassino" al povero Beppino Englaro, urlando nell'aula del Senato: "Eluana non è morta, è stata ammazzata". Uno così, ad occhio e croce, sarebbe capace di vendersi la madre all'occorrenza.
Infatti, quando sarà ora, se lo riterrà conveniente per sè, non avrà remore a lasciare a piedi il povero senatore Tancredi.
E questa, visto il curriculum parlamentare di Paolo, sarebbe perfino cosa buona e giusta.

 

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Commenti

Ottima analisi Christian!
Quagliariello fa parte della genìa dei Rutelli e dei Capezzone, cioè dei radicali. E costoro sono costituzionalmente incapaci di garantire carriere politiche altrui, poichè dediti esclusivamente alle proprie. semplicemente ridicolo
Similis cum similibus..
Semplicemente la politica italiana... l'importante è mantenersi la poltrona.... io mi farei un giro nella "politica universitaria" si vedranno gli stessi comportamenti...
Per Rosario: ammetto che la frase possa dare adito a travisamenti. Ciò che intendevo esprimere è l'incoerenza degli ex radicali passati nelle fila dei nemici del liberalismo e in definitiva della libertà. Fra costoro c'è appunto Quagliariello. Mai mi sarei permesso di additare alla pubblica esecrazione i radicali, "unici" veri difensori della legalità e della costituzione in Italia. Non a caso sono il solo ad avere già proposto l'intitolazione di una via a Marco Pannella. Spero di aver chiarito l'equivoco.
Mi era sembrato piuttosto strano infatti...........
mha DIRE CORNUTO ALL'ASINO è propio forte e francia cristian non ha fatto un cambio di casacca? la moglie candidata non eletta poi guerra ahhhhhhaaaaaaaahhhhaaaa e i polli ridono ahahhahhhaaaaaaaaaa
Gentile Mirko, i polli non ridono affatto. Come ho avuto modo di dire in numerose occasioni: non si confonda il marito con la moglie, ciascuno ha il proprio cervello ed è responsabile delle proprie azioni (per chi è duro d'orecchi si pensi al sodalizio Giorgio Gaber-Ombretta Colli). Quanto al sottoscritto, non ho mai fatto cambi di casacca, anzi, rivendico con orgoglio le mie personali scelte elettorali delle quali non mi sono mai pentito. Peraltro, mia moglie è amica personale di Quagliariello dal 2001, quando lei lavorava in Senato e lui divenne consigliere per gli Affari Culturali dell'allora presidente del Senato Marcello Pera. Nonostante questo, non è mia abitudine concordare con nessuno i contenuti delle cose che scrivo, tanto meno con mia moglie. Se ritengo, come ritengo, che Quagliariello sia un tipo poco commendevole per i fatti che caratterizzano la sua carriera politica, lo scrivo e lo sostengo in ogni sede. Circa i Tancredi, è fin troppo noto come la penso... Sono stato abbastanza chiaro?
Gent.le Mirko, è da vigliacchi non rivolgersi direttamente alle persone che chiama in causa. La politica è un fatto personale e solo una persona priva di idee o personalità segue un partito perchè lo ha scelto il proprio marito o la propria moglie. Forse a casa sua è così? Per quanto mi riguarda reputo il Sen. Quagliariello PERSONA COLTA E PREPARATA e posso dire che in Senato egli era uno dei politici più assidui e impegnati (se non il primo a entrare in ufficio al mattino, sicuramente l'ultimo a uscirne la sera). E non ho mai pensato il contrario. L'idea espressa da Christian è sua e non la condivido (o forse sono io respondsabile di ciò che scrive lui e lui di ciò che penso ed elaboro io?). Poi aggiungo che mio marito non ha fatto un cambio di casacca, semplicemente perchè non ne ha mai indossata una. Egli giudica le persone singolarmente, in base alla preparazione e alla serietà. La sua guerra non è cominciata affatto dopo le elezioni, perchè mio marito ha seguito la campagna regionale per C. Costantini nel dicembre 2008, molto prima che io pensassi minimamente di candidarmi e già da allora non usava un linguaggio lusinghiero nei confronti di G.Chiodi. Non travisi i fatti e non mi chiami in causa in modo gratuito e inopportuno, altrimenti potrei supporre che Lei nutra nei miei confronti un'antipatia non giustificata. Buon pomeriggio.

Quagliariello Gaetano: ...secondo firmatario del ddl S.1880 sul processo breve. Nel gennaio 2011 ha firmato, insieme a Roberto Formigoni ed altri, una lettera aperta per chiedere ai cattolici italiani di sospendere ogni giudizio morale nei confronti di Silvio Berlusconi, indagato dalla procura di Milano per concussione e favoreggiamento della prostituzione minorile... Ha dichiarato: - "Andare a lavorare con Pera è stata la svolta della mia vita" ...collaboratore di diversi quotidiani - tra i quali Il Giornale, Libero, Il Foglio ed Il Riformista... Da Wikipedia Che devo aggiungere altro o basta così????