Le polemicucce politiche che sorgono in seno al consiglio comunale di Teramo sono stucchevoli per i cittadini.
È importante però che si sappia chi mente e chi dice il vero, se da quelle polemiche è possibile evincere la realtà dei fatti, al fine di distinguere i mentitori dai sinceri.
All’esito dell’ultimo consiglio comunale, nel quale Milton Di Sabatino ha fatto da stampella alla maggioranza, Brucchi commenta la richiesta di verifica del numero legale da parte del PD: “Come sempre, il capogruppo del Pd, Cavallari, politicamente dice una cosa e poi ne fa un’altra”.
Roberto Canzio rincara: “La richiesta di Cavallari è stata politicamente scorretta”.
Cavallari risponde: “Mi sono molto divertito a sentirmi dare dello scorretto da Brucchi, scorretto nei confronti di chi? Non di certo verso i nostri elettori! Le regole democratiche affidano all'opposizione un preciso compito di controllo, che io ho svolto a nome non solo del Pd, ma dell'intera coalizione di centrosinistra. Il sindaco invece di esprimere giudizi sul mio conto che dimostrano, ancora una volta, la sua naturale predisposizione alla stizza e la conseguente perdita di buon gusto, farebbe meglio a chiedersi cosa accade tra i suoi eletti o nominati”.
Infine la replica di Valeria Misticoni, capogruppo del PDL in consiglio, che accusa ancora Cavallari: “dovrebbe astenersi dal parlare di "buon gusto", visto che proprio lo stesso Cavallari, chiedendo il numero legale durante l'ultima seduta consiliare, non ha rispettato quanto stabilito pochi istanti prima in riunione dei capigruppo, contravvenendo, così, non solo alle regole del buon gusto, ma anche a quelle di correttezza istituzionale. Nella predetta riunione, infatti, si era stabilito di dare la parola ai capigruppo sulle dichiarazioni del consigliere Procacci, senza chiedere la verifica del numero legale, in modo da consentire il regolare svolgimento del consiglio a vantaggio di tutta cittadinanza”.
Da notizie apprese da chi a quella riunione dei capigruppo era presente, sembrerebbe che a dire bugie siano Brucchi, Canzio e Misticoni.
Pare infatti che la richiesta di non chiedere il numero legale ci sia stata, ma che Cavallari non abbia affatto acconsentito.
Del resto, primo dei compiti dell’opposizione è quello di verificare costantemente la tenuta della maggioranza consiliare.
E poi chi conosce un poco Cavallari sa che se Giovanni ha dei difetti politici, questi sono proprio l’eccessiva correttezza e fedeltà alla parola data.
È credibile che abbia teso un tranello alla maggioranza sulla verifica del numero legale? Io credo di no.
Credo piuttosto che questi buontemponi del PDL abbiano la naturale tendenza – ereditata da padron Berlusconi – a raccontare balle spaziali.
Valeria Misticoni poi, ha una vena da polemista niente male, considerato che mi è dato di leggere sue dichiarazioni solo riguardo frizioni con la minoranza e giammai quando ci sarebbe da avanzare progetti, delineare strategie o proporre iniziative.
È avvilente vedere che segua come un soldatino due gallettari come Brucchi e Canzio, mentre l’indole femminile sarebbe più orientata a stemperare gli animi e non ad agitarli.
Si è guadagnata un altro gallone per l’ennesima difesa di ufficio.
Se continua così rischia di fare carriera…
Christian Francia
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