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Serpentini e Befacchia: i politici ignoranti (nessuno escluso) hanno ucciso Teramo

di Christian Francia
4 minuti

Nessuna meraviglia se all’appuntamento politico più interessante del 2012, tenutosi sabato 22 dicembre a Bellante a cura dell’Associazione Culturale Nuove Sintesi, i media abbiano riservato la più algida indifferenza.
L’incontro, animato dai due intellettuali teramani Elso Simone Serpentini e Lino Befacchia, è stato significativamente intitolato “Destra & Sinistra: l’Eclissi delle Idee”.
La “&” commerciale non è casuale, infatti maggioranze e opposizioni sarebbero da sempre unite nel perseguimento degli interessi di bottega, economici e privati, ai danni dell’interesse generale, che a Teramo è uno sconosciuto.
L’analisi impietosa sullo stato di salute della Provincia e, in particolare, del Comune di Teramo è stata condotta sulla base dei dati storici, ma soprattutto sulla scorta dei risultati prodotti nel tessuto economico-sociale dalle miopi politiche susseguitesi nel corso degli ultimi 65 anni.

Befacchia e Serpentini, orgogliosi del proprio impegno personale in politica (su fronti contrapposti), si fanno vanto dei propri fallimenti, tanto da essere certi che in una realtà come quella teramana idee e progetti di ampio respiro e di elevata caratura non possano che andare incontro a sicuri fallimenti (anche nel presente, se non si opera un radicale mutamento culturale).
Non è un caso, ricordano i due professori, che nel corso della plurimillenaria storia di Teramo l’aspetto caratteriale più costante e diffuso sia stato il prono servilismo al padrone di turno, privo di qualsivoglia amor di patria e/o di benché minimo spirito critico.

Quanto soffro”, sottolinea Serpentini, “del fatto che a Teramo non ci sia mai stata (salvo il solo caso di Bosco Martese) né una rivoluzione, né una rivolta, né una pur minima sommossa”.
Il carattere non si inventa, e se oggi la nostra città è morta è perché i suoi abitanti l’hanno affidata costantemente alle cure amorevoli di una miope quanto incapace classe dirigente di marca prevalentemente democristiana (con opposizioni compiacenti), che ne ha cancellato le vestigia, la storia, la cultura e ne ha scippato il futuro.

Quella classe dirigente è riuscita nel solo intento di perpetuare se stessa, con i propri figli, cugini e nipoti che continuano ad imperversare e a desertificare quel poco di vivo che resta.
Gli scempi citati ad esempio sono stati innumerevoli: dall’abbattimento del vecchio teatro, agli obbrobri dell’ipogeo di piazza Garibaldi e del parcheggio di piazza Dante, passando per una infinità di occasioni perdute per il rilancio dell’economia, della produzione industriale che si è deciso scientemente di abbandonare (Villeroy & Boch, Arcangeli, Campo del re, Adone, Gavini), via via fino all’handicap delle infrastrutture mai progettate, mai completate (Teramo-Mare) o realizzate male e con decenni di ritardo (Lotto Zero).

In pratica siamo sempre lì, pronti ad obbedire al padrone di turno, succubi fino al masochismo, fino all’estinzione.
In questo duro atto di accusa, che proviene dalla parte più avanzata della cultura teramana, non sono mancati i riferimenti alla massoneria locale, rea di aver messo le mani sulla città solo per il tornaconto dei propri affiliati, senza ricadute positive per il benessere dei cittadini.

E le ombre della massoneria, rimarca Serpentini con dovizia di documenti, si spandono fino alle delibere del 2012 della Giunta Regionale dell’Abruzzo a guida Chiodi e forte di quattro assessori teramani (il riferimento è alla nomina di un ex magistrato, inquisito in vicende penali che hanno coinvolto la massoneria regionale, in un ruolo di rilievo concernente la ricostruzione aquilana).

In definitiva saremmo vittime, in quanto teramani assassinati, di amministratori incapaci, ignoranti, affiliati a conventicole dedite ai propri interessi privati, privi del benché minimo grado di moralità pubblica.
Serpentini e Befacchia, nella loro requisitoria, non hanno tralasciato di lanciare un guanto di sfida ai trentenni e ai quarantenni della città, invitandoli ad insorgere contro l’asfittico status quo per rianimare il corpo martoriato di una città revocabilmente deceduta.


 

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Commenti

Professori Carissimi, che dirvi scendete in campo Provateci !!!
Tutto bello. Anzi, fin troppo bello. E adesso che si fa? Ci portiamo dentro il ricordo di un bel pomeriggio e finisce qui? Mettiamo su un bel gruppo di lavoro che studi, osservi, comprenda e ragioni non solo su Teramo ma sull'intera provincia?
Caro Mr Karson come convincere ad amministrare una città saccheggiata e forata come un "groviera". Nerone fece meno danni, ma soprattutto i Romani si erano resi conto che bisognava intervenire. A Teramo hanno fatto quello che noi abbiamo voluto per calpestarci. bravi a tutti noi.
Ma l'ultimo in fondo a destra, chi è?
Sì, si. Quello con il cappelletto con visiera, gli occhiali e la barba scura.
Mr. Karson lei è' già' sceso in campo ( come diceva qualcuno....) conferma? Secondo lei per parlare di sociale, economia, sanità' etc etc si deve per forza scendere in campo e' vero? Secondo lei chi non scende in campo non deve avere voce e' vero? Con i blog non è' più' così. Lo vede.... Io non sono nessuno ma parlo con lei e poi mi consenta (come diceva qualcuno) e' difficile scendere in campo quando il campo e' minato. Caro Mr. Karson io non scendo in campo (non ho le capacita' intellettive ne' il tempo per farlo) a me piace solo rompere le scatole a quelli che scendono in campo e i 2 Professori sono troppo vecchi per scendere in campo però sono giovani nel rompere le scatole a quelli che chiedono di scendere in campo cioè stare o di qua' o di la' perché la libertà e' stare un giorno di qua e un giorno di la' LIBERTÀ! Che bella cosa na jurnat e sole.....
Carissimi amici Elso e Lino, invece di mostrare il vostro disappunto per rivolte e ribellioni - che non si verificano e non si verificheranno mai - contro il potere incapace e ignorante, una cosettina potevate cominciare a farla voi, un piccolo gesto, non uno scatafascio, ma un civilissimo rifiuto di partecipare da relatori alla conferenza organizzata da Nuove Sintesi. Nello statuto di tale associazione si legge infatti quanto segue: ”...combattere strenuamente la prepotenza di chi vuole imporre una società multirazziale…” ; poi ancora, tra le tante nefandezze presenti nel sito dell’associazione, una a caso: “Il primo dogma storiografico imposto dai vincitori dopo il 1945 fu quello della responsabilità della Germania nazionalsocialista nello scatenamento della seconda guerra mondiale. Esso venne confezionato in quella "sinistra e macabra farsa" che fu il processo di Norimberga e ripreso poi pappagallescamente da tutti gli storici e pubblicisti inquadrati dai padroni del vapore nelle varie congreghe accademiche e mediatiche con il compito specifico di tutelare e perpetuare le verità ufficiali dei vincitori ...”. A questa gente qui è meglio e salutare non offrire sponde.

Mi vergogno per voi che avete una certa età e che dovreste insegnare determinate cose invece che sedervi con certe persone. Per una volta vedo il Sign.Romolo Bosi dire una cosa da vera persona Antifascista. Complimenti a lui e sdegno per chi dà visibilità a personaggi che esaltano il periodo più buio della nosta storia. Aspetto una risposta dai due signori. Saluti.

Vorrei vedere codesti famosi antifascist x Una Volta dire ed affermare Che anche il socialismo e coming ismo sono da rifiutare! Purtroppo sarebbe chiedere troppo! W LA liberta'
Negli anni in cui si portavano le idee in piazza e spesso la violenza era l'epilogo 'dialettico' del confronto dialogavo giornalmente con Don Francesco, egli sacerdote io laico e scettico, egli cattolico io comunista. Nelle nostre passeggiate ragione e sentimento spesso ci allontanavano. A sera l'abbraccio dell'amicizia ci univa. Non mi ha mai chiesto di essere diverso; non gli chiesi mai di aderire alle mie idee. E' un ricordo doveroso per ribadire che la mia libertà interiore si esprime ovunque anche nei luoghi dove sono presenti quanti hanno idee opposte alle mie, mentre declina inviti di padroni e padrini. Il dibattito si è svolto nella sala comunale, presente il sindaco di Bellante. nel luogo dove la democrazia si esprime. E questo può bastare. Quanto al ruolo di Nuove Sintesi: ha promosso l'iniziativa e ne ha curato l'organizzazione. Sono - siamo grati -per l'opportunità data e che Teramo non ha consentito.Tema, espressioni, tempi sono una scelta mia e di Serpentini. Mi dispiace non essere d'accordo con l'amico Romolo, ma egli sa che per mestiere non abbiamo altro strumento per abbatter i muri, se non la parola, le idee, il dialogo.
Dimenticavo, gli stessi personaggi che fanno parte di Nuove Sintesi, sono tutti simpatizzanti di Forza Nuova, lo sanno questo i nostri due carissimi signori che si indignano dei politici e che chiedono la rivoluzione? Caro Falconi immagino la tua buona fede, ma se vai sul profilo facebook del signore con il cappello vedrai quali sono i suoi amichetti e le sue tendenze. E chiedigli anche se era presente a Teramo durante la manifestazione blindata dei 4 disperati coccie rasate di teramo. Questi fanno tanto gli indignati, ma qui c'è da indignarsi per chi dà spazi e voce a costoro. Chi millanta certe idee dovrebbe essere recuperato... Posso capire il Professor Serpentini, ma Befacchia che era candidato sindaco del centro-sinistra... Ripeto, aspetto risposte. Buona serata a tutti.
Mi associo interamente e perfettamente alle considerazioni del Compagno Filosofo. Siamo stati invitati da Nuove Sintesi a tenere le nostre relazioni a Bellante, nella sala municipale, intestata ad un legislatore e portatore di idee di libertà quali Saliceti, nessuno ha condizionato i nostri interventi e nessuno ha posto limiti. Chi parla in libertà, può parlare ovunque. Ricordo di essere stato invitato a tenere una relazione, e accettai, perfino in una festa dell'Unità, senza che nessuno di scandalizzasse per il mio passato. Se accettassi l'invito a parlare in una sede dell'azione cattolica non per questo ne sposerei le idee religiose. Ritengo illogico e immorale rinunciare a parlare in libertà e di libertà in determinati luoghi e in considerazione di chi è l'ospite. Ritengo politicamente sbagliato rinunciare ad esprimere le proprie libere opinioni in luoghi dove sono presenti portatori di idee che non si condividono. Ritengo politicamente corretto rinunciare ad inviti di padroni e padrini, come dice il Compagno Filosofo, e ad essere presenti ad incontri da loro organizzati.
Almeno nel resoconto del Francia, si rappresenterebbe una netta separazione tra governati e governanti: i primi colpevoli solo di essere "proni", "obbedienti fino al masochismo", "privi di spirito critico", "in definitiva VITTIME". I secondi descritti come " una miope quanto incapace classe dirigente di marca prevalentemente democristiana (con opposizioni compiacenti)"e addirittura con"riferimenti alla massoneria locale". Trovo questa contrapposizione non realistica e foriera di distorte interpretazioni della realtà. Purtroppo è quotidiana la plastica rappresentazione della MANCANZA DI SENSO CIVICO (questo concetto non l'ha usato nel suo resoconto il Francia) da parte di molti, troppi concittadini, che se rispettassero un po' di più alcune REGOLE, potrebbero contribuire a rendere questa città, pur nella COLPEVOLE LATITANZA dei governanti, più decorosa e vivibile. Più CIVILE, appunto. Più dignitosa e più degna di una più degna classe politica. Evidentemente è LA MANCANZA DI RISPETTO PER LE REGOLE E PER IL BENE COMUNE ad accomunare GOVERNATI e GOVERNANTI, non solo nella nostra piccola città. Gli uni e gli altri legittimano RECIPROCAMENTE l'esistenza (e la persistenza) dei propri piccoli-grandi vizi.
Al Signor Bosi e agli altri ... Innanzi tutto dei chiarimenti: Nessun membro attuale dell'associazione culturale Nuove Sintesi è di Forza Nuova Nello statuto dell'associazione culturale Nuove Sintesi "...combattere strenuamente la prepotenza di chi vuole imporre una società multirazziale…” non è presente (sia chiaro questo non significa che non siamo strenui avversari di chi vuole imporci "una società multirazziale"). Nella nostra pagina fb aperta son comparse delle citazioni tipo questa: <<... Il primo dogma storiografico imposto dai vincitori dopo il 1945 fu quello della responsabilità della Germania nazionalsocialista nello scatenamento della seconda guerra mondiale. Esso venne confezionato in quella "sinistra e macabra farsa" che fu il processo di Norimberga e ripreso poi pappagallescamente da tutti gli storici e pubblicisti inquadrati dai padroni del vapore nelle varie congreghe accademiche e mediatiche con il compito specifico di tutelare e perpetuare le verità ufficiali dei vincitori ...” e allora? se è stata immessa vuol dire che la condividiamo, e quindi ve ne diamo anche qui i riferimenti per chi invece di cianciare a vampera prima legge e poi critica un opera, il libro è di Gian Pio Mattogno "Il Giudaismo Internazionale e la Seconda Guerra Mondiale" edito da effepi. Signor Bosi e Verità varie, ascoltate, il vostro allerta a personaggi del calibro di Serpentini e Befacchia è francamente oltre che estremamente patetico e francamente pagliaccesco, è altamente irriguardoso verso 2 uomini liberi. Quindi spero che non coivolgiate nella "solita" ritrita farsa dell'antifascismo militante anche questi degnissimi personaggi. Parimenti come è stato sempre ripetuto NOI SIAM ALTRO da Serpentini e Befacchia. Si è semplicemente organizzato e ospitato un convegno su tematiche locali. Come è successo spesso negli ultimi anni a Bellante. Non riusciam a comprender questa "paura" di contaminazione, questa psicosi del gridare al lupo al lupo, questa ridicola e lacrimevole voglia di bavaglio. Anche il signor Falconi sarebbe nostro "complice"? Siam alla paranoia, ringraziamo I Due Punti per averci almeno citati come organizzatori, ma Falconi stesso non è distante dalle posizioni del Signor Bosi e della Verità 1 & 2 che fa probabilmente di "mestiere" lo schedatore. Quindi non scherziamo ... Siam cmq contenti di esser seguiti (anche sulle pagini fb personali) in maniera così assidua, spero che a questi nostri "nemici" un giorno possa capitare di venir ad ascoltare una nostra conferenza ... Perchè Nuove Sintesi nel 2013 sarà ancora sulla strada ... Buon Fine e Buon inizio anno.
Siete uno spasso Serpentini e Il compagno filosofo(?)Befacchia. Vi rendete conto che così diventate un loro strumento? Chi non condanna il fascismo, deve togliersi dalla bocca la parola libertà. Basta ipocrisie, fate gli uomini e dite che vi piace sedervi al tavolo con forzanuovisti e razzisti. Lancio la sfida ai due giustizieri della politica a far dire esplicitamente ai fascistelli di Nuove Sintesi che loro sono contro razzismo, fascismo e che si impegneranno a cambiare il statuto che esalta certe idee e personaggi. Aspetto sopratutto una risposta da Befacchia, ricordo ex candidato sindaco di sinistra. Quando ai tempi dicevo che questo tutto era tranne che di sinistra, ora sono sicuro di averci preso.
Perfettamente d'accordo con mariobici.
@verità. Ero e sono di sinistra, nonostante l'opinione di Verità, così come sarò di sinistra domani e domani l'altro. Mi dica Lei: come si è di sinistra? Lei: quale stile e quali idee espone che lo connotano 'di sinistra'? Quanto allo pseudonimo compagno filosofo che Lei adorna con il punto interrogativo tra parentesi: ho raccolto l'espressione spregiativa su questo blog di un compagno che ora frequenta le scale di potenti PDL locali. Destino degli uomini "puri" e senza macchia! le sono grato per l'attenzione. Satis.
Chapeau ai miei amici Elso e Lino per i loro interventi. La classe non è acqua. L’eleganza pure. Resto della mia opinione, ovvio. Ci sono paletti non valicabili caduti i quali tutto salta. Uno di questi è la precondizione antifascista. I signori di Nuove Sintesi godono di una libertà che non è piovuta dal cielo e che consente loro di esercitare tutti i diritti garantiti dalle nostre leggi, fra i quali quella del libero esercizio della parola e delle idee. Se non configgono con la legalità. Sulla pagina FB dell’associazione tutti possono leggere sul link http://www.facebook.com/NuoveSintesi/info?ref=ts, un lungo elenco relativo alla sua identità. Non è nello statuto? E’ tutto virgolettato. Boh. Auguri a tutti.
Dato che il Signor Bosi, interperrito prosegue la sua "crociata" democratica contro la nostra Associazione, siam costretti a precisare delle semplici informazioni su Nuove Sintesi. - il Signor Bosi che si ostina a cianciare di "statuto", ancora non ha compreso che le informazioni sulla pagina fb dell'associazione non son prese dallo statuto fondativo, ma son un sunto del pensiero di Nuove Sintesi. Quindi smetta di far riferimento allo stesso. La pagina Signor Bosi è pubblica, quindi decadono tutte le pretese di mascheramento imputateci. Può piacer o meno, ma questo a noi non frega nulla. - il Signor Bosi paventa chi sa quale illegalità, ci spiace solerte inquisitore, siam perfettamente nell'ambito della legalità, sà al contrario di quello che pensa siam sempre "vigilati" nelle nostre iniziative, e dato che da 6 anni facciam iniziative vuol dire che siam nell'alveolo della "sua" democrazia (sia chiaro non è lei o le leggi e i diritti della "sua" democrazia a darci la libertà di esprimerci ... sa le nostre idee le affermeremo ugualmente in qualsiasi situazione ... NON CI FACCIAM DETTARE TEMPISTICA E RIDOTTE DOVE ESPRIMERCI ... la comunità non è solo un edificio ... ci sappiam stare in mezzo al popolo e anche sulla strada ... quindi simpatico Signor Bosi continui pure nella sua psicosi censoria! - Signor Bosi poi permetta di ringraziarla, per la pubblicità che indirettamente ci fa anche nell'indicazione del link della pagina fb dell'associzione, perchè il lettore dell'articolo del Francia non comprenderà la sua anacronistica "crociata", soprattutto in uno spazio che doveva sviluppare valutazioni sugli interventi su Teramo di Serpentini e Befacchia, e che quindi cercherà info su di noi, e chi sà scorrendo le nostre iniziative, penserà che lei è un retrogrado e pomposo parolaio del nulla e noi semplici "cittadini" che propongon dei momenti di riflessione (certo anche molto caratterizzati ...). "Verità 3" con lei non interessa minimamente discutere, è un povero residuato dell'antifascismo militonto, quello che scriviamo e dichiariamo siamo. Non le piacerà, ma non ce ne frega nulla. Parimenti invito Giancarlo Falconi e Christian Francia a continuare a parlar del tema dell'articolo e del convegno, soprattutto stimolare sia Befacchia, che Serpentini che seguon la cosa anche qui, ad intervenire e dar altre indicazioni utili, sull' omicidio di Teramo ... chi era presente alla conferenza ha potuto anche constatare la nostra pacatezza e solare azione ... "CE NE FREGAMMO UN Dì DELLA GALERA CE NE FREGAMMO DELLA BRUTTA MORTE PER PREPARARE QUESTA GENTE FORTE CHE SE NE FREGA ADESSO DI MORIRE" Siam dei bontemponi, e quindi vi regaliamo questo "simpatico" stornello, che facciam nostro come motto per il 2013, e che già sappiam farà trasalire la bile ai nostri simpatici "nemici" ...
@Nuove Sintesi: scusate eh, ma quella che nell'ultimo post rivolgendovi al sig.Bosi, per 2 volte avete definito "la SUA democrazia", sarebbe un po' anche la MIA democrazia e non si limita a "darci la libertà di esprimerci" ma TUTELA il diritto di ognuno ad esprimersi. Un concetto che al "grande condottiero" della "vostra" canzonetta sfuggiva alquanto e che invece è per NOI molto ma molto ma davvero molto prezioso, anche se magari VOI VE NE FREGATE. Complimenti comunque per la vostra attività, che mi pare molto ricca e degna di attenzione.
La riflessione finale di Nuove Sintesi, a parte le considerazioni sulla propria natura associativa nelle quali non entro, mi sembra stimolante. Ci saremmo aspettati che qualcuno, sia a destra che a sinistra, sviluppasse almeno qualcuno dei temi che io e Befacchia abbiamo affrontato, anche con qualche provocazione, che, evidentemente, non risulta provocatrice nei confronti cei politici di professione che sono già completamente immersi nel clima pre-elettorale. La nostra analisi, mia di e di Befacchia, al di là di aspetti di diversificazione, presenta alcuni caratteri similari: Teramo è stata uccisa dall'insipienza e dall'ignoranza della classe politica (e dirigente), ridotta al rango di un paesone senza futuro, le cui uniche e ultime possibilità di sopravvivenze erano legate soltanto ad una funzione di città capoluogo che da tempo non erano più esercitate e che non saranno mai più svolte, vangano o no abolite o accorpate le province. La città di Teramo non ha più una sua propria identità, non ha fermento culturale se non in qualche associazione di giovani che trovano contro di sé tutti coloro che detengono il potere in nome dell'ignoranza e non della sapienza. A Teramo si legge sempre meno, si dibatte sempre meno, ci si confronta sempre meno e la città sta diventando "ignorante" nel suo complesso: del suo passato, del suo presente e naviga a vista verso un futuro incerto in cui i valori di riferimento sono mobili e ondeggianti. Teramo è una città dove si pensa poco, avviata verso un degrado che sembra purtroppo inarrestabile. Di chi la colpa? Della destra e della sinistra, che si sono alternate al governo cittadino producendo guasti e considivendo responsabilità enormi, essendosi prostituite e concesse solo al potere bancario, massonico e palazzinaro, non difendendosi nemmeno dalle infiltrazioni malavitose. Negli ultimi danni la destra ha accumulato altri danni, molti mediati dal berlusconismo e dal tancredismo, e la sinistra ha la grave colpa di non essersi attrezzata per costruire un'alternativa credibile, anzi, ponendosi al rimorchio, spesso consociaativo, della destra, che ha combattuto e ostacolato solo a parole, ma non nei comportamennti etici e politici. Tutto qua. Ora, se ne vuole discutere? Se sì, bene. Altrimenti due "vecchietti", sia pure terribili e impetinenti come me e Befacchia, dopo aver lanciato il grido d'allarme, del tipo "Annibale (il degrado) alle porte", oppure del tipo delle oche del campidoglio che avvertono dell'arrivo dei nuovi barbari, non potranno fare altro che invitare i teramani a continuare ancora per anni il loro sonno di Aligi e risvegliarsi periodicamente solo nel momento di dare il proprio voto al padrone di turno.
Nuove sintesi siete uno spasso! Dopo lo stornello finale, che dà il senso della vostra cultura e spessore, sono sicuro che anche gli altri relitti politici faranno a gara per venire da voi ad abbaiare alla luna. Mi fate venire i brividi.
La colpa? Di destra e di sinistra, secondo lo stimatissimo egregissimo illustrissimo Serpentini. Il Centro (giornale) no? Gli ordini professionali no? Le associazioni di categoria? La scuola? Gli insegnanti? I genitori no? LA TELEVISIONE? Teramo segnata dal declino culturale ed economico. Come l'Italia tutta, forse di più. Svenduta a massoni banchieri e palazzinari mentre gli ignavi/ri cittadini dormivano? O forse svenduta e tradita dai cittadini stessi per 30 denari, forse solo 5 , ai politici di turno? Quante "segnalazioni", "raccomandazioni", quanto voto di scambio? Quanta indifferenza, collusione, complici silenzi verso comportamenti scorretti o addirittura illegali nella sanità, negli uffici pubblici, nelle Università, nelle scuole, nei corsi e nei concorsi, nei Municipi, nelle Province, nei Consorzi? E' vero, ora resta un po' di "ciccia" solo per alcuni figli -cugini-cognati, ma finché si è potuto tanti si sono abbeverati alla fonte della mala politica, dell' illegalità diffusa, del "tanto lo fanno tutti". Non mi pare si dormisse: forse mancava dignità, cultura, amor proprio, ma non la consapevolezza, spesso anche sfacciata, arrogante. Oggi Teramo muore, o comunque è gravemente malata, come malato è il Paese tutto. Vogliamo "sparare" sui "politici di professione"per tutto questo? Chiedere a loro come resuscitarci ? Non credo lo sappiano. Dovremo indicarla noi cittadini la strada che intendiamo percorrere, ma dovremo prima "spurgarci" da tanta "cattiva cultura" (anche civica) che si è respirata per anni nelle strade, nei luoghi di lavoro e di studio. Ai "politici di professione" chiederei solo di aprire bene le orecchie e di prestare ascolto, ma credo dovranno lavorarci ancora un bel po', non mi sembrano abituati.
Qualche settimana prima nuove sintesi aveva organizzato un'iniziativa a Canzano.... http://freccia.noblogs.org/post/2012/12/19/terza-posizione-e-dintorni-2/
Condivido molte delle considerazioni di Mariobici sulle responsabilità di altri soggetti oltre ai politici e in primis dei cittadini. Forse Mariobici non era presente all'incontro di Bellante, ma sia io che Befacchia non abbiamo trascurato l'argomento, riassumibile nell'immagine di un circolo vizioso: i teramani hanno cominciato e continuato sempre di più ad eleggere i peggiori tra loro, i quali a loro volta hanno contribuito a rendere i teramani ancora peggiori. La nostra iniziativa era appunto rivolta proprio ai cittadini, invitandoli a mutare per primi il loro atteggiamento andando alla ricerca di un riscatto e di un progetto di salvezza, per il quale però si devono impegnare soprattutto i più giovani, in quanto più ricchi di futuro. Io e Befacchia, che ne siamo poverissimi, abbiamo solo voluto suonare la sveglia. Per questo in conferenza stampa, annunciando l'evento di Bellante, io parlai di "prolegomeni ad ogni politica futura", senza i quali si avrà la morte definitiva della politica e di Teramo.
E bravo ci mancava il rappresentante ufficiale degli sciacalli del teramano ... Però raccontala meglio. Il 14 dicembre abbiam organizzato e tenuto una conferenza "Capire la crisi economica. La Questione monetaria" con il patrocinio del comune di Canzano e la preziosa collaborazione della Pro-Loco locale, come relatore è intervenuto il compagno Prof Padovani dell'Università dell'Aquila (uomo di sinistra). Il volantino in questione è stato affisso le notti precedenti. Crediamo che il delirante contenuto si commenta da solo. La conferenza è pienamente riuscita, del coraggioso attacchino nemmeno l'ombra. Mirko denigra pure, ma almeno raccontala bene. Poi postate pure le vostre azioni "eroiche" su siti di tal livello. Permetti Mirko una semplice constatazione, Nuove Sintesi, i suoi singoli esponenti ancora non hanno avuto il piacere di aver un "Mirko" o qualche sciacallo che glie l'ha cantata in faccia. Mentre vi dilettate in scritte ed affissioni a notte fonda. Noi si dorme. A proposito quando ce l'avete detta in faccia nella lontana estate del 2009 quando qualche "simpaticone" ha siliconato la porta del comune di Bellante alle ore 5.15 di mattina, contro una conferenza sul cantautore De Andrè? Ricordala bene tutta però perchè vedo che hai delle lacune, la conferenza si è tenuta lo stesso, con partecipazione di esponenti delle istituzioni (di centro-sinistra) che hanno espresso lo sdegno per un azione folle e che colpisce (se pur un semplice cambio di serratura) la collettività. Che esempio di rispetto della libertà di espressione che avete (detto ciò non ce ne frega nulla) ... l'unica cosa che ci rattrista un pochino, e pensarvi così impegnati a spiarci, a seguirci, a schedarci ... che palle che vi fate ... cmq contenti voi ... NOI SIAM SEMPRE PER STRADA ... Caro Falconi e Francia ma non si doveva parlare d'altro?