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Prostata & vacanze: l'esposto-denuncia per Urologia

di Christian Francia
1 minuto

Lo sdegno per il perseverare dell’inerzia della direzione aziendale della ASL di Teramo circa il reinserimento attivo del Prof. Vicentini nelle sue funzioni cliniche presso il Reparto di Urologia dell’Ospedale di Teramo ha raggiunto livelli insopportabili.
Dall’inizio di luglio, da quando cioè Vicentini fu formalmente estromesso dalla sua attività quotidiana di tutela della salute dei cittadini teramani, sono passati quasi tre mesi, è intervenuta un’ordinanza cautelare del TAR Abruzzo che impone il reintegro del Professore, eppure la ASL persevera non solo nell’ottemperare agli obblighi di legge, ma nel perpetuare una palese interruzione di pubblico servizio.

Ciò in quanto, a prescindere dalle vicende personali del Primario, la direzione aziendale non è riuscita né a programmare né ad organizzare una continuità delle prestazioni sanitarie e delle attività cliniche e chirurgiche del Reparto di Urologia.
I pazienti ne hanno la prostata ingrossata a tal punto che, ci viene riferito, coloro che avrebbero dovuto sottoporsi fra ieri ed oggi ad interventi chirurgici hanno dato giustamente in escandescenze per l’inopinato annullamento degli interventi.

E mente le prostate sono piene dei disservizi sanitari, l’ineffabile Direttore Giustino Varrassi – secondo fonti bene informate – sarebbe partito proprio ieri per una vacanza rilassante in Croazia.
L’icasticità dei fatti supera ogni fantasia. D’altronde le ferie sono un diritto costituzionale. Per cui buone vacanze al Direttore.
Quanto alle urgenze prostatiche, che aspettino.

Noi però non ce la facciamo ad attendere, e questa mattina alle ore 13,30 abbiamo presentato un esposto-denuncia presso la Stazione dei Carabinieri di Teramo affinché le Autorità giudiziarie accertino eventuali violazioni di legge.

Buona prostata a tutti…

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Commenti

............omissis, eppure la ASL persevera non solo nel non ottemperare ( corretto ) agli obblighi di legge, ma......................................
I silenzi della giunta regionale e del dottor sindaco di Teramo su questa indegna vicenda sono imbarazzati e imbarazzanti, rumorosi. Un'ammissione di impotenza e o di connivenza.