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Giornalisti Teramani

di Christian Francia
3 minuti

Come accade invariabilmente, la lettura della rubrica settimanale del professor Elso Simone Serpentini denominata "Il corrosivo" (pubblicata sul quotidiano La Città) suscita in me un moto di approvazione, di condivisione, di comunione.
Urge una raccolta sistematica dei suoi interventi a stampa, che avrebbe il pregio inestimabile di richiamare all'amore per la verità una città troppo spesso assopita e moralmente sfibrata.
L'ultima perla del professore viviseziona il giornalismo teramano, costringendomi all'applauso e rendendo superfluo ogni commento.
Mi permetto di estrapolare i passi salienti: "Che cosa manca nel giornalismo teramano di oggi, perso dietro un desiderio di sopravvivenza e di affrancamento dal precariato a vita, schiavo di una sorta di sensazionalismo che tende a sopravvalutare uomini ed eventi, vittima della necessità di doversi muovere sulla scia di un politico che svolga la funzione di santo protettore? Manca soprattutto una virtù: quella di far domande. Manca l’arte del far domande; manca il mestiere che consente di saperle fare; manca la volontà, o il coraggio, di farle in libertà e quindi non in ginocchio di fronte al potente. (...) Il giornalismo teramano ha smarrito, salvo rare eccezioni, l’arte del far domande, si accontenta di risposte confezionate e pubblica quelle che una volta si chiamavano “veline”. Non informa, comunica. Che cosa comunica? La voce del padrone. Di questo o di quello, a seconda di chi in quel momento padrone si considera e come tale si comporta. Giornalismo d’inchiesta? Nemmeno a parlarne. Al padrone perfino fare domande può risultare irriverente. Allora niente domande, niente giornalismo. Solo cronaca. I cronisti non fanno domande, descrivono quel che vedono o quello che gli lasciano vedere. Anche loro potrebbero fare domande, ma non ne fanno. E i giornalisti? Ci sono, ma non fanno domande. Molto spesso pubblicano le risposte senza che ci siano state, prima, nemmeno le domande. A volte pubblicano le contro-risposte contestualmente alle risposte, e sempre senza che ci siano state le domande. Ecco: il giornalismo teramano è oggi, sempre salvo rare eccezioni, un giornalismo di risposta, non un giornalismo di domanda. È il giornalismo più facile. Anzi, a pensarci bene, non è nemmeno giornalismo".
Quando i giornalisti latitano e il grosso delle opposizioni tace, macchiandosi oggettivamente di connivenza con le maggioranze di volta in volta al potere, cricche, camarille e consorterie proliferano nel corpo della democrazia e della società in modo identico agli icneumoni, insetti le cui larve vivono da parassiti su animali ospiti paralizzati, divorandoli pezzo per pezzo, ma senza toccare il cuore o gli organi vitali fino a quando non hanno consumato tutto il resto.
La vittima muore solo alla fine, quando le larve degli icneumoni hanno raggiunto la piena maturazione.

 

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Commenti

STANDING OVATION!!!!!
Il giornalismo Teramano rispecchia Teramo. Mai mettersi contro i forti, mai alzare la testa. Scodinsola, abbaia poco e stai a cuccia che la tua sopravvivenza sarà garantita! MI DISPIACE DIRLO MA A TERAMO GLI UNICI, CON TUTTE LE PECCHE CHE POI LORO HANNO, CHE NON SI FANNO METTERE I PIEDI SOPRA SONO SOLO ED ESCLUSIVAMENTE I RAGAZZI CHE VANNO IN CURVA. Questa è l'amara verità. Possiamo parlare fino a domani ma Teramo è la citta dei cittadini con il c..o rotto dai potenti che poi potenti non sono ma sono solo bravi a circondarsi di una casta padrona di mass media. EQUAZIONE: tancredi=chiodi=brucchi=Teleponte=Ekuo=la città.
Sono in larghissima parte d'accordo sui giudizi ipernegativi che riguardano il giornalismo nostrano e come affermato dallo stesso prof. Serpentini, più che di giornalisti bisognerebbe parlare di lavoratori precari ricattabili che vengono pagati per occuparsi di incidenti stradali, di cronaca nera, di sagre paesane e delle esternazioni propagandistiche dei politici-amministratori di risorse pubbliche, come è avvenuto ad esempio recentemente per la comica presentazione nella sala consiliare di 4 biciclette che a detta del Sindaco Brucchi avrebbero risolto le difficoltà dei vigili urbani nell'assolvimento delle loro mansioni. Nello stesso giorno "il Falco", giornalista non iscritto all'albo, continuava, fra le altre cose, ad occuparsi delle losche vicende della TEAM e a dare importanti informazioni ai cittadini teramani. Detto questo però mi sento di dire che i principali responsabili dello stato comatoso dell'informazione locale non sono questi precari che preferiscono o sono costretti a una sorta di omertà per non perdere la speranza di un lavoro stabile, ma punterei con forza l'indice verso i loro direttori che vengono ben pagati per assecondare o non disturbare i potenti ai quali fanno riferimento. Se cosi non fosse, il nostro Giancarlo Falconi sarebbe conteso dagli scialbi organi della nostra "informazione" locale e magari anche i timorosi e accondiscendenti giornalisti o aspiranti tali saprebbero far meglio di quanto non fanno oggi.
SECONDA STANDING OVATION!!!! PURTROPPO LE COSE STANNO COSI'... NOMI E COGNOMI LI CONOSCIAMO TUTTI, E ALLORA BASTA NON LEGGERLI...COSA CHE PERSONALMENTE IO GIA' FACCIO... SE SCENDONO LE COPIE, LORO SARANNO ANCORA PIU' PRECARI, E FORSE QUALCHE DOMANDA DOVRANNO INIZIARE A FARLA PER MANTENERE IL POSTO.. PURTROPPO I NOSTRI CARI POLITICI IN PERENNE CRISI DI BILANCIO SONO BRAVISSIMI SOLO NEL DOTARSI DI UFFICIO STAMPA, CHE SFORNA MINCHIATE STILE VENTENNIO A RAFFICA X GIUSTIFICARE LO STIPENDIO, E CHE SONO POI PUBBLICATE COL COPIA E INCOLLA, SENZA TAGLIARE UNA VIRGOLA, CHE NON SI SA MAI SERVISSE QUALCOSA A FIJEME....LU PIACIRE LU SO FATTE... E QUESTI MESTIERANTI DEL BLOC NOTES SONO I PRIMI AD ACCORRERE PRONI AD OGNI OCCASIONALE RINFRESCO O CONFERENZA STAMPA, ED I PRIMI A BUTTARE L'ARGOMENTO ANCHE SERIO IN BATTUTA, TOGLIENDO LE CASTAGNE DAL FUOCO ALL'INTERLOCUTORE DI TURNO, CHE SPESSO SI E' FATTO INTERVISTARE PROPRIO X DIMOSTRARE CHE E' TUTTO APPOSTO... scusate il maiuscolo, ma quando ce vo ce vo'.......
Io sono infastidito dall'invasione della free press fatta alla teramana ossia male. Sono stufo di ricevere giornalini sciocchi che non chiedo dentro la cassetta postale. La cassetta delle lettere è PROPRIETA' PRIVATA. Non sono contro la libertà di stampa ma sono a favore della mia libertà di non vedere una proprietà privata invasa da giornali (2 soprattutto) che non chiedo. La free press deve esseredistribuita dentro la cassetta della pubblicità che i condomini hanno oppure nelle edicole o nei locali pubblici ma non deve invadere la mia proprietà. Sono io cittadino che scelgo di prendere quel giornalino inutile o no. In edicola io lettore pago e leggo il giornale ma c'è la mia libertà di non prendere il giornale. Anche sull'Internet c'è la stessa libertà, posso visitare o non visitare quel sito ma nessun sito mi entra dentro casa se non voglio.
@ anonimo...quella non è free press, è propaganda elettorale condita con due vernecchie, una ricetta di cucina, qualche aneddoto della teramo che fu, una leccatina a un teramano illustre, o illustrato x l'occasione, e TANTA MA TANTA PUBBLICITA', che gli sponsor si sa, se non hanno visibilità non cacciano gli sghei...anche quelli politici.
Grande Elso. Sempre.