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Le quattro piaghe del Partito Democratico

di Christian Francia
2 minuti

Il penultimo "Corrosivo" del professor Serpentini, pubblicato il 14.2.2012 sul quotidiano La Città con il titolo "Le cinque piaghe del PD", è come al solito puntuale, condivisibile, coltissimo e sconfortante.
Riassumiamo le critiche di Serpentini: la prima piaga è la distanza tra gli elettori e l’apparato dirigente del PD teramano; la seconda piaga è l'impreparazione dei dirigenti del PD; la terza è la divisione tra le correnti del PD; la quarta consiste nelle scelte sbagliate di dirigenti e candidati (con gli eletti che non rispondono più al partito e agli elettori, ma ai gruppi che li hanno fatti eleggere), e la quinta è quell'insieme di privilegi di cui godono molti membri del PD, malati di carrierismo e di inciucismo.
Le nefaste conseguenze che ne trae Serpentini sono le seguenti: "non è arduo capire come mai, pur essendo l’attuale centro-destra abruzzese in un difficile momento e in piena crisi di credibilità (da Chiodi a Brucchi passando per Catarra), il centro-sinistra (di cui il PD costituisce una delle colonne portanti) non riesce ad andare oltre uno sterile ruolo di minoranza; non si propone come maggioranza alternativa, ma nemmeno come opposizione".
Giustissime tutte le critiche del professore, che sposo nella forma come nella sostanza, ma credo di poter asserire a rischio della reputazione che c'è un PD diverso, molto diverso, fatto di persone oneste, disponibili e preparatissime; un PD puntuale, che in città si oppone come deve e che si propone come valida maggioranza alternativa.
Lo scrivente – come è noto – ha in odio l'apparato dirigente del PD teramano ed abruzzese più di quanto non esecri i dirigenti del PDL cittadino e regionale, quindi non potrei mai essere tacciato di simpatie per incompetenti od arrivisti, ma sento di potermi giocare la faccia per salvare dalla palude alcuni consiglieri comunali che ritengo – per sufficiente frequentazione – all'altezza del compito nonchè valide future alternative a questa pessima amministrazione cittadina.
Spendo solo due nomi che da tempo segnalo come papabili candidati a sindaco: Giovanni Cavallari e Gianguido D'Alberto.
Su di loro deve rifondarsi il PD, che si trova complessivamente nelle "merdose" condizioni descritte da Serpentini (mi scuso per il "merdose", ma è una citazione dantesca: Inferno, canto XVIII, verso 131).
Mi permetto pertanto di invitare il professore, per l'esperienza del mio osservatorio tecnico-giuridico, ad espungere il nome di Cavallari dalla carrellata degli esecrandi del PD, poichè proprio lui è il migliore dei suoi e dell'intero consiglio comunale (si accettano smentite solo all'esito di accurata analisi dei resoconti delle sedute del consiglio).

 

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Commenti

Questo o quello...per me pari sono! (Traviata - G. Verdi) Il problema non è di questa o quella persona, è il PD nazionale che va rifondato su basi diverse. Come si pretende di non essere "inciucianti" quando l'intero partito è nato sull'inciucio. Chi ha avuto la fortuna di sentire ieri notte la trasmissione di Minoli e la sfortuna di ascoltare l'intervista a D'Alema ha sicuramente capito con chi cavolo abbiamo a che fare! Spocchioso, saccente e, sopratutto, terribilmente bugiardo. Ancora oggi non vuole ammettere che il PCI, per finanziarsi, ricorreva come gli altri partiti alle "risorse aggiuntive". Si ammanta ancora dietro la "verità" processuale di "Mani Pulite" per dire che nel PCI non sono state trovate le prove della corruzione. Che spettacolo indegno! Che schifo! Su quelle basi sono destinati ad un solo traguardo: l'auto-estinzione.
Caro Francia mi sembri il dantesco “giudica e manda secondo ch’avvinghia”, oppure il distributore di patenti identitarie, o ancora quel vecchio comunista che spesso si abbandona ad un ”io sì che sono un comunista”. Questo è un aspetto di una deriva antipolitica e mediatica che ormai travolge anche chi caso mai non c'entra niente con gli accadimenti provocati da vistosissimi ed irresponsabili comportamenti altrui. E' il caso del PD che non si può ragionevolmente ritenere il depositario di tutte le schifezze che accadono a Teramo, in Abruzzo e in Italia. Un tormentone, un assillo, il proliferare di luoghi comuni, di letture sbagliate, molta disinformazione, a volte il piacere di andare a trovare il pelo nell'uovo, oppure giudicare per quello che il PD non è sulla base di quello che vorremmo che fosse, una simpatia a stento dissimulata, forse un segreto e pudico amore nascosto, in fondo si può amare anche così. Ai tempi ormai biblici del berlusconismo imperante - sgangherata espressione di un paese che si voleva fosse uguale al suo dio di cartapesta- passò l'idea che il PD e in genere tutta l'opposizione, non sapesse fare il suo mestiere suggerendo di fare questo e quello, affermando sfacciato che oltre a governare il signor B. volesse anche scegliersi l'opposizione. Questa irrispettosa cultura di governo l'abbiamo vista praticare anche a Teramo a proposito di nomine, ma anche in occasione di dibattiti pubblici dove i rappresentanti della maggioranza, in primis Brucchi, in più di un'occasione hanno strillato "che così non si fa" e che "non si è credibili". Nella variegata compagine Pd ci sono tante personalità, buone cattive competenti interessate disinteressate portatrici di bandiere e di cuori presenze di appartenenza e basta in tutti i partiti è così e meraviglia che tutte debbano prendere le frecce del San Sebastiano, martire intrufolato nella compagine imperiale per convertire al Cristianesimo, quando forse è il caso di parlare di politiche e non di persone. Cavallari, Gianguido, l’avvocato, l’architetto, l’impiegato, questa sì che è una brutta storia. Perché da un po’ in politica si privilegiano e le persone e non le “politiche”, non i contenuti e quel che bisogna fare per il bene comune, ormai un optional che non interessa più a nessuno, quel che conta essere brave e televisive, quando la “figura” conta più di qualsiasi altra cosa. Abbiamo copiato gli americani quando dopo il faccia faccia presidenziale l’opinione pubblica si divide in base a chi ha saputo essere simpatico deciso chiaro grintoso aggressivo mai soccombente ecc. Se il PD a Teramo deve rifondarsi solo su due rispettabilissime persone vuol dire che siamo messi male. In fondo anche questa è l’introiezione della “cultura” berlusconiana. Per non dire della brutta chiosa: sembri già il vessillifero di un possibile candidato, un brutto vizio di cui liberarsi...
@l'imbiancatore: questa non te la perdonerò mai! Questa o quella dalla Traviata? Sempre di Verdi è ma è dal Rigoletto. Per il resto: d'accordo sulla spocchia e saccenteria di D'Alema, che lo rende anche antipatico, ma sulla menzogna no. Sul fatto che il PCI non sia mai stato coinvolto in episodi di corruttela non ci piove e quale verità è più vera della verità processuale? Dall'inchiesta "mani pulite" è emerso solo Primo Greganti che nascondendosi dietro il PCI rubava per se stesso e per questo è stato condannato e nessuno ha gridato al complotto delle toghe, che in quel caso avrebbero potuto essere definite "nere", così come nessuno ha difeso politicamente Primo Greganti.
LA CLASSE POLITICA DEL PARTITO DEMOCRATICO IN ABRUZZO E' LA PEGGIORE D'ITALIA, PRATICAMENTE INESISTENTE, IMPROPOSITIVA E SOPRATTUTTO LADRA.....
All'imbiancatore ..embè intanto qui salviamo Cavallari e agli altri ci pensiamo quando è il momento!!
Chiedo perdono a Bakunin! Hai ragione, non so come mi sia sfuggito dato che conosco l'opera quasi tutta a memoria.
... o brut... invece quelli del pdl sono incensurati, candidi e puliti... ssa mmezz lu chiù san te la rogn! Mbe statti zitto.
Condivido in larghissima parte le affermazioni del prof. Serpentini e di C. Francia e lo dico con grande amarezza e dispiacere avendo idee di sinistra, che non ritrovo nel PD, ma che considero una forza ancora fondamentale per creare un'alternativa alla degenerazione del berlusconismo e del montismo (del quale Veltroni e D'Alema sono innamorati), che del centrodestra ha sposato i contenuti di politica economica classista ripulendone solo l'immagine deteriorata. Sono però convinto che oltre a Cavallari e D'Alberto ce ne siano molti altri di iscritti e militanti degni di rispetto, ma sono tenuti a debita distanza dai padroni delle tessere e non hanno voce in capitolo nelle decisioni importanti di quel partito. Proprio per la credibilità che si sono conquistati Cavallari e D'Alberto, a loro "rimprovero" di non sapersi affermare (almeno fino ad oggi) all'interno del PD. Potrebbero puntare i piedi e minacciare denunce pubbliche sulle "contraddizioni" interne e far traballare le varie poltrone, poltroncine e seggiole sulle quali siedono comodamente da sempre i veri responsabili (poco trasparenti e collusionisti) della deriva ipermoderata, e riuscirebbero a incoraggiare e favorire un ricambio reale della politica e degli uomini senza tener conto solo dei dati anagrafici, come strombazza il rottamatore Renzi, perchè basta l'esempio di Verrocchio per capire che la differenza non arriva dall'età, ma dalle idee, dai programmi e dagli attributi che bisogna avere per realizzarli. @ L'imbiancatore. D'Alema il PCI lo ha seppellito dopo averlo fatto morire e come ho già avuto modo di dire, nemmeno laP2 si sarebbe aspettata tanto. La DC prendeva soldi dalla CIA, i socialisti craxiani da Berlusconi e simili, e i finanziamenti che il PCI riceveva dall'URSS, al cospetto erano quelli più "nobili e trasparenti" e non arrivavano dalle tasche dei contribuenti italiani. Il tuo scandalismo molto parziale non capisco dove voglia andare a parare, e in un'epoca storica dove contano solo i padroni e non i partiti, che sono chiamati solo a ratificare candidature, cariche e incarichi decisi in altre sedi, prendersela con il PCI, un esempio su come dovrebbe funzionare la democrazia e la partecipazione interna, mi sembra quantomeno fuorviante. Un saluto.
Il processo sportivo alla Juventus oper la Calciopoli-Moggi lo ha fatto un impiegato di Moratti ed infatti l'Inter ha avuto regalati 2 scudetti dall'Imparziale giudice. Il processo Tangentopoli lo ha fatto Di Pietro che, di conseguenza, ricevette in premio un seggio sicuro dal PC PDS in Toscana. NON FA UNA GRINZA: BASTA PORTARSI L'ARBITRO DA CASA ED IL GIOCO E' FATTO ED ANZI SI PUO'' FARE ANCHE LE VERGINELLE. C H E S C H I F O !!!! E pensare che questo doveva essere il partito che difendeva i lavoratori, gli ultimi, gli sfruttati. VERGOGNA!!!!!
Oggi non avevo il tempo per replicare e mi sono limitato a chiedere scusa per lo svarione...operistico. Veniamo, ora, alla politica. @Bakunin. La verità processuale è bella, ma noi siamo in Italia. Chi voleva intendere ha inteso (leggi Cappelletti). Comunque è ridicolo, in politica, parlare di "verità processuale". La storia, anzi, la "STORIA" ha già condannato questa gente, da ogni punto di vista. La storia di Greganti, poi, continua. Ma li leggi i giornali? Hai sentito qualcosa, negli ultimi tempi, di un certo Penati? Ma cosa volete, cosa vi manca per capire? Sono certo: Penati farà il bravo compagnuccio della parrocchietta. Si addosserà le colpe e quella faccia di c..o di Bersani salverà le chiappe. @Antonio. Sono abbastanza vecchio per dirti che non hai capito un gran che del vecchio P.C.I.! Anche a livello locale, già nei primi anni '80, i partecipanti alle elezioni comunali, anche a Teramo, si scannavano come porci per un seggio. Loro si...! Avevano capito tutto in anticipo! I cretini eravamo noi, quelli che credevano la sinistra pura e dura! Che stronzi!(noi)
@l'imbiancatore: Greganti continua? Si è vero, ma continua in proprio, non si copre più dietro un partito. Penati si assumerà tutte le colpe? Penati salverà le chiappe a Bersani? Penati dichiara la sua innocenza, il processo accerterà, Bersani non è coinvolto nello scandalo, quindi non ha chiappe scoperte, casomai, solo nel caso in cui Penati fosse condannato, a suo tempo avrebbe commesso un errore politico ad affidargli incarichi di rilievo. Ma che la presunzione di innocenza vale solo per B. & c. mentre per gli altri è stato istituita la presunzione di colpevolezza? Pensando di essere più vecchio di te visto che nel PCI ci sono stato dal 1967 fino al suo cambio di nome e poi fino al 2000 nelle formazioni successive e ci sono stato militando attivamente, ricordo tutte le elezioni amministrative che si sono succedute, non mi è mai capitato di assistere a "scannamenti" per un posto in lista, anzi c'era la ricerca di persone disponibili a stare in lista per arrivare al numero di 40 candidati.
Caro Cavallari non mollare. Per favore, ti prego. Non ci lasciare con i soliti (S)canzio...nati. Grazie
@ L'imbiancatore. Purtroppo o per fortuna anch'io sono vecchio, almeno tanto da ricordare il PCI al quale sono stato iscritto-militante (come si diceva una volta) quando i gruppi dirigenti del partito erano i primi a fare gli attacchini di manifesti e si corciavano le maniche alle feste dell'unità. Ho fatto parte del comitato federale per alcuni anni. In ogni caso confermi quanto io ho già detto. Agli inizi degli anni 80 , in particolare dopo la morte di E. Berlinguer, è iniziata la fine del PCI, formalizzata nel 1989 con il suo scioglimento. Con i disastri economici, sociali, politici e morali che sono avvenuti dal post comunismo italiano ad oggi, chiedi agli affossatori del PCI di fare i conti con il proprio passato (ipocrita e opportunistico) in quel partito, che questo scempio avrebbe certamente denunciato e combattuto. E' per questo che non ho capito bene dove volevi e mi sembra continui a voler "andare a parare". Ti risaluto.