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Se il BIM non fa BUM, la politica fa BAM

di Christian Francia
6 minuti

Devo sinceramente ringraziare il Segretario Provinciale del PD, Robert Verrocchio, per aver cortesemente replicato al mio precedente articolo; l’interlocuzione pubblica fra i cittadini ed i loro rappresentanti è il primo segno di attenzione per i problemi nonché il miglior viatico per poterli risolvere nella maniera più corretta.
Sgomberiamo subito il campo dalle ventilate ipotesi di strumentalizzazione della vicenda o dal pure paventato “carattere ideologico” della scelta di scioglimento dei BIM: entrambe le paure sono infondate poiché né il sottoscritto né questo Blog possono lucrare vantaggi politici od economici dato che non siamo direttamente coinvolti nell’agone politico, né abbiamo editori (e ad oggi nemmeno sponsorizzazioni pubblicitarie per nostra scelta etica).
Ciò premesso, veniamo al merito.
L’inutilità del BIM è talmente evidente, che ogni argomentazione diviene un ulteriore capo di accusa a carico di coloro che ne auspicano la sopravvivenza.
Verrocchio sostiene che il “peso” contrattuale di un consorzio piuttosto che dei singoli comuni nei confronti dell’ENEL, soggetto passivo dell’imposta gestita dal BIM, debba essere valutato con attenzione, ma non se ne scorge alcun vantaggio dato che le aliquote dei sovracanoni non vengono determinate né dai comuni né dal consorzio, bensì dalla legge.
Per fare un paragone è come se un Comune costituisse un consorzio per gestire l’ICI (oggi IMU), e poi dovesse mendicare al consorzio i soldi che per legge spettano direttamente al Comune, non sembra ridicolo? C’è bisogno di un autonomo ente per gestire una singola tassa? Ragionando a contrario, se il BIM fosse davvero utile perché non costituire tanti consorzi quante sono le tasse comunali?
Quanto ai costi di gestione, è altresì fuorviante discettare sulla congruità o meno “in relazione all’ammontare delle risorse utilizzate”, perché potrebbe pure darsi che i costi siano adeguati, ma ad essere inutile è l’esistenza stessa del consorzio.
In particolare, il Segretario del PD sostiene che i fondi gestiti dal BIM Vomano-Tronto siano “solo” 2.000.000 di euro circa all’anno ed i relativi costi di gestione siano “meno del 19%”.
Prendiamo per veritieri tali dati: trattasi quindi di ben € 380.000 annui di costi di gestione, pari a circa € 15.000 per ciascuno dei 26 Comuni consorziati, una cifra di tutto rispetto specie per i comuni più piccoli che guarda caso sono proprio quelli cui spetterebbe la quota maggiore nel caso in cui il consorzio di sciogliesse.
A tacere della enormità di tali spese di gestione, ammesso e non concesso che le cose stiano così (perché persone che hanno visto i bilanci riferiscono invece di orrori indicibili che sarà bene fare approfondire con apposito esposto alla Corte dei Conti), resta un mistero il motivo per il quale nel 2012 debba permanere un ente che gestisce in proprio soldi che spettano per legge ai singoli Comuni sulla scorta delle disposizioni normative.
Circa la considerazione secondo la quale “la concentrazione delle risorse e la programmazione a livello di bacino consente (in alternativa all’utilizzo frammentato da parte dei singoli Comuni) di privilegiare interventi di effettiva valenza strategica in campo economico, sociale e culturale, con particolare riferimento ai territori montani e alle aree svantaggiate”, deve dirsi come anch’essa sia priva di pregio.
Infatti, appare ovvio che ogni Comune non abbia la forza da solo per avviare opere di vasta portata, ragione per la quale esistono le Province, la Regione, il Governo e l’Europa, ciascuno dei quali fornisce propri fondi e proprie programmazioni per progetti di area vasta.
E se oggi giustamente le Province sono in via di liquidazione, poiché ritenute superflue per la gestione delle poche competenze ad esse demandate o delegate dalla legge, appare risibile il tentativo di salvataggio di un Ente che esiste per gestire due milioni l’anno.
Quanto al fatto che le norme escludono costi politici relativi ad indennità e gettoni di presenza per gli amministratori, ciò denota una certa ingenuità da parte del Segretario del PD, perché come è noto i costi si camuffano con consulenze, formazione, incarichi di progettazione, incarichi tecnici, ed altre mille voci di spesa che vengono gestite dagli amministratori su indicazione dei partiti di riferimento.
Quanto ai sei dipendenti, detto che il loro costo non può ammontare ad oltre € 150.000 annui, non vi sarebbe alcun problema nell’assorbimento da parte di comuni in deficit di organico.
E poi, di questi tempi, è insostenibile che i soldi spettanti ai comuni vengano distribuiti in maniera iniqua fra progetti ed iniziative; infatti l’assegnazione non matematica conduce ad avere comuni che ricevono di più di quanto loro spetterebbe, ed altri che ricevono di meno, quindi per quale motivo Giulianova dovrebbe finanziare un’opera a Crognaleto e viceversa?
Per tutti questi motivi, lode ai Comuni che hanno deliberato lo scioglimento del BIM del Tronto e vergogna per quelli che al fine di salvare il BIM Vomano-Tordino non hanno nemmeno discusso in consiglio comunale la decisione da prendere (esautorando penosamente gli organi a ciò deputati dietro antidemocratico consiglio dei partiti maggiori).
Non è più tempo per poter gestire in allegria i soldi dei cittadini, ogni singolo euro diventa terreno di scontro per la sopravvivenza stessa dei Comuni, per cui invito tutti i 26 Comuni ad uscire dalle squallide logiche di convenienza partitica e a decidere all’unanimità per lo scioglimento, indipendentemente dalla scadenza contenuta nella legge regionale.
Allo stesso modo, invito il Segretario Verrocchio a ripensare la sua posizione e quella del suo partito (perfino Paolino Tancredi è favorevole alla chiusura!), al fine di restituire ai cittadini almeno i 380.000 euro annui che vengono ingoiati senza senso dall’anodino, futile, ozioso, pleonastico BIM.


 

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Commenti

Grazie sig. Christian Francia, lei è stato bravissimo a dire, con parole giuste, quello che è da sempre nella mia testa. Bravissimo. Ma questi non cederanno, è più forte di loro. Sono come l'edera che finisce di uccidere la pianta a cui si è avvinchiata morendo lei stessa subito dopo. Fino a poco tempo fa eravamo in pochi a gridare tutto questo, ora grazie a Dio siamo in tanti. loreto bartolomei
Concordo pienamente. Saluti
Christian, fai paura! Con questo articolo hai superato te stesso. Complimenti.
ma fate caso da oltre un decennio il BIM è in mano ai montoriesi, prima tanti anni con Di Donatantonio poi altri anni con Iacchetti. Come ce lo spieghiamo ?

Pd Vergognati........uguale al PDL......

Illustre sig. Robert Verrocchio, con il commento al precedente articolo di Christian Francia ti sei dato la zappa sopra ai piedi. Ti sei arrampicato sugli specchi. Adesso capisco perchè è ridotto così il PD teramano! Devi avere onestà intellettuale se vorrai sopravvivere ancora un pò nel partito. Non ci trattare come se avessimo l'anello al naso. Quei tempi sono finiti, purtroppo, per tutti. E' ora di dire la verità, sempre e comunque. Quando vi riunite ed affrontate un problema che riguarda tutti, dovete essere onesti e porlo per quello che è, nudo e crudo, senza fraintendimenti. Cioè far intendere una cosa per un'altra. Mi sarei aspettato una risposta in questi termini: è' vero Christian, il B.I.M. dovrebbe essere abolito senza se e senza ma. La colpa è mia se non sono riuscito a far capire agli altri le mie ragioni per l'abolizione. E invece no, il problema viene presentato all'Assemblea con mille sfaccettature in modo da ottenere dagli altri la risposta che si vorrebbe avere. Cioè ti sei fatto dire di no agli altri, ma in realtà è quello che volevi tu. Quant'è difficile essere onesti intellettualmente. La prossima volta i partiti verranno travolti. Individui della società civile ed associazionistica prenderanno il sopravvento. L'aria spirerà da quella parte, come è successo per il PDL nelle ultime tornate elettorali, e noi (partiti) scompariremo. E' anche colpa tua.
Gentile sig.Cristiano, è importante la riflessione che ha fatto "sul controllo del Bim dei motoriesi", mi è piaciuta. Sa, alle ultime elezioni amministrative i ds montoriesi si sono divisi in più gruppi DANDOSELE DI SANTA RAGIONE, tra di loro si sono dette le peggiori cose, soprattutto per non rinunciare al controllo del Bim, .... "ce se campa".... . loreto bartolomei
CI RENDIAMO CONTO CHE I PAESI DI MONTAGNA COME CROGNALETO,FANOADRIANO,PIETRACAMELA, CHE SAREBBERO I COMUNI DOVE L' ENEL MAGGIOMENTE CAPTA LE ACQUE PERTANTO SAREBBERO I MAGGIORI BENEFICIARI DELLE QUOTE PIU' ALTE SPETTANTI NON SI SONO MOSSI è LE PERSONE RIMASTE NEI SUDDETTI COMUNI PAGANO A CARO PREZZO ED ALTRI SERVIZI PERTANTO SE ENTREREBBERO PIU RISORSE SI POTRBBE SPENDERE X ABBASSARE LE SPESE DEI SERVIZI, MA HA NESSUNO IMPORTA NIENTE DEI POVERACCI ,TRA POCO CI SARANNO LE ELEZIONI DOPO RICONTEREMO LE PECORE...........
Fuori il Bim, Bum, Bam ed altri enti inutili. Facciamo Fuori le Province oppure Le Regioni. TAgliamo le Università con le varie Baronie personali e famigliari.... Licenziamo tutti gli amministrativi cazzoni nella Asl,...l Solo allora l'Italia potrà recuperare qualcosa....
Gentile sig. Carlo, come ho più volte detto qui, le elezioni sono una truffa nei piccoli paesi come Pietracamela. I comuni sarebbe meglio scioglierli. Di dieci farne uno. Purtroppo il gruppo vincente di potere che ha la parentela più lunga può fare quello che vuole, pensi che ha Pietracamela di naturali questa notte ne dormiranno meno di 25. Eppure vi sono due gruppi che si fronteggiano, il mio, il terzo, si è disgregato e siamo andati via. Abbiamo abbandonato il paese. Le dico che io anni fa ricostituii l'Antica Università Agraria (Amministrazione separata dei beni di uso civico), ebbene lo potei fare solo perchè bastavano per legge poche firme per indire le elezioni, ma non sono mai riuscito ad essere eletto. Così non solo il gdp amministra il comune ora anche l'amministrazione separata. Apparentemente sembrano due entità che si scontrano, , ma è solo il gioco delle parti, tutti e due puntano ad occupare le poltrone più importanti per......, per il resto è la stessa cosa. Chi amministra Pietracamela non si pone il problema di quei soldi in più, ha altro per la testa. Pensate quando si spende per far vivere un paese morto, un segretario magari a "scavalco", il tecnico comunale, tre impiegati, vigile urbano, addetti alla nettezza urbana ecc...., abbiamo anche uno scuola bus, autista, "consulenze legali" notevoli !!!!!!!!ecc... Il sindaco è più impegnato a combattere per il possesso del rifugio alla Madonnina della vecchia seggiovia, che cercare di portare un po di risorse al paese. Sono curioso di vedere che fine farà quel locale. Sa sig. Carlo, nei disciplinari di concessione per la captazione delle acque di alcuni fiumi del comune di Pietracamela, si fa obbligo alla società Terni prima ed oggi Enel, oltre al rilascio di una certa quantità di acqua per non far morire il fiume, vegetezione ecc., mai rilasciata, l'assunzione di operai addetti alle opere idrauliche residenti naturali del comune, solo la Terni lo ha fatto poi questa abitudine e cessata. I comuni di Fano Adriano e Nerito di C. lo hanno preteso negli anni passati ed ottenuto. La maggior parte dei sindaci che si dovevano esprimere per lo scioglimento del Bim sono della stessa parte politica, pensate quante pressioni, ricatti e mi fermo qui..... . loreto bartolomei
PROPONIAMO A TUTTI I COMUNI DI PORTARE IN CONSIGLIO LA PROPOSTA DI RECESSO E DI MOTIVARE LA DELIBERAZIONE. RENDIAMO PUBBLICI I CONTI DEL BIM AI CITTADINI. CHIEDIAMO A TUTTI I FURBI CHE VIVONO NELL'OMBRA DI ESPRIMERSI. PER VERROCCHIO: INVECE DI DIFENDERE LE POLTRONE DEL BIM CERCA DI PORTARE A CASA QUELLE CHE HAI... (OPS... MA IL VICEPRESIDENTE DEL RUZZO NON E' PD???)
Martedì prossimo ( 28.02.2012 ) si terrà l'adunanza del Consiglio Comunale di Montorio al Vomano: la minoranza ha presentato una interrogazione con la quale si chiede al Sindaco di spiegare le ragioni che lo hanno indotto ( peraltro, esercitando una facoltà attribuitagli da una pessima legge regionale ) a non convocare l'organo di vertice della Civica Amministrazione onde consentirgli di esprimere il parere sullo scioglimento del BIM.