Salta al contenuto principale

Mauro Di Dalmazio e il turista... fai da te

di Christian Francia
6 minuti

Nei giorni scorsi sono apparsi su tutti i giornali i dati di una indagine promossa dalla Confesercenti e riguardante i turisti stranieri in vacanza in Italia, ai quali è stato chiesto di dare i voti alle venti Regioni italiane con riferimento a sette parametri: Alberghi; Ambiente; Arte; Cortesia; Cucina; Informazioni e Sicurezza.

In Cucina siamo stati giudicati i migliori e sulla Cortesia siamo terzi (dietro Sardegna e Basilicata). Risultiamo però ottavi in Sicurezza, dodicesimi nelle strutture alberghiere, tredicesimi sull’Ambiente (che dovrebbe essere il nostro punto di forza, visto che ci fregiamo del titolo di Regione verde d’Europa), diaciannovesimi sulle Informazioni (davanti al solo Molise) e ultimissimi sull’Arte (persino dietro al Molise!).

Dati molto polarizzati che dicono una cosa sola: sui due parametri nei quali la Politica non può influire (la capacità di cucinare e la Cortesia) siamo la Regione top in Italia, sui cinque parametri nei quali la Politica è abbastanza o molto influente siamo i peggiori d’Italia.

In particolare solo il 13% degli stranieri sceglie di recarsi nelle regioni del sud, per evidenti motivi: la pubblicizzazione delle regioni meridionali è pessima e la promozione del territorio viene attuata malissimo.

Inoltre, da noi si viene solo per il mare (tralasciamo il penoso episodio della non balneabilità di Alba Adriatica a luglio), ma non per Arte, Storia e Cultura. Niente di più facile: mancano le Informazioni, la segnaletica è inesistente, la promozione dei luoghi artistici ed archeologici è latitante.

Nei due punti turistico-informativi di Alba Adriatica ci sono solo depliant di sagre e mancano totalmente le informazioni museali, quelle sui borghi, i luoghi archeologici e i centri di interesse paesaggistico-culturale.

Se vai in vacanza a Tortoreto Lido nessuno ti avverte che al Paese c’è un dipinto del famosissimo Mattia Preti (di cui è entusiasta perfino Vittorio Sgarbi) e addirittura un parco archeologico (Domus delle Muracche). Le infrastrutture sono largamente insufficienti, le ciclabili scollegate e comunque presenti solo sui lungomare.

Come dovrebbe fare lo straniero in visita a sapere che ci sono Atri, Campli, Ripattoni, Castelbasso e Civitella del Tronto? Che abbiamo importanti chiese, conventi e abbazie? Che c’è una intensa attività culturale? Che ci sono borghi storici e bellissimi, come ad esempio il Paese di Colonnella che non conosce nemmeno un turista su mille pur essendo ad un metro dalla spiaggia di Alba Adriatica e di Martinsicuro?

In Abruzzo è la politica ad aver fallito, ad aver impedito fisicamente di fare sistema, ad aver sottovalutato l’importanza di valorizzare il brand Abruzzo piuttosto che le singole Province o i singoli Comuni, a non aver promosso le nostre tipicità come fattori vincenti dell’attrattività turistica (perché gli arrosticini non sono famosi come le piadine?).

Il risultato è che i turisti stranieri vanno laddove i territori sono meglio pubblicizzati (a prescindere dall’effettivo valore intrinseco dei luoghi), dove si preservano meglio caratteristiche e tipicità, dove si valorizzano le ricchezze, dove si è serviti meglio dalle infrastrutture e dai trasporti, dove gli ospiti vengono indirizzati ed aiutati da informazioni puntuali e a 360 gradi.

Anche Confesercenti lamentala scarsa capacità di attrazione dei turisti stranieri” dovuta alla bassa competitività dell’Abruzzo nei confronti delle altre Regioni maggiormente votate al turismo, con servizi maggiormente qualificati e una efficienza di sistema di gran lunga superiore.

Il Presidente di Confesercenti Abruzzo, infatti, accusa direttamente la Politica di non saper fare il proprio mestiere: “Manca un’adeguata azione di marketing e comunicazione turistica (…) È assurdo vedere singoli Comuni e Province alle fiere per promuovere pochi chilometri di costa, quando in un mercato globale si vince con una piattaforma comune”. Anche dove qualcosa funziona “il merito è dei singoli imprenditori”.

Il Presidente di Assoturismo rincara la dose:La fase è a dir poco drammatica (…) borghi vuoti, sporadiche prenotazioni, pochi stranieri. La più colpita è la provincia di Teramo con un -20% di presenze. Il problema serio è la viabilità: drammatica la politica viaria nel teramano, segnaletica inesistente. Mai fatta una politica seria sul turismo collinare e montano. Il problema grande dell’Abruzzo è la mancanza di una precisa caratterizzazione”.

La legislatura regionale volge al termine e l’assessore regionale al turismo, un certo Mauro Di Dalmazio, invece di comunicarci analiticamente i risultati delle sue concrete azioni (poiché mancano sia le azioni sia, ovviamente, i risultati), ci informa che bisogna “porre il turismo al centro dell’agenda Paese”.

Quello che bisogna fare è mandare al più presto a casa i politici incompetenti che hanno creato incalcolabili danni economici e di immagine all’Abruzzo, lasciando solo macerie al loro passaggio.

Magari se provassero a fare i cuochi, i camerieri o i baristi potrebbero giovare un minimo al turismo e all’economia regionale. Ma ciò non è possibile a causa dell’antico adagio “chi sa fare fa, chi non sa fare insegna e chi non sa insegnare fa politica”.
Per cui il politico, per definizione, non sa fare niente e non è in grado nemmeno di guadagnarsi la pagnotta facendo il garzone di bottega. Il suo destino è quello di spillarci lauti stipendi con forbite argomentazioni, eloquio curiale, arabescate discettazioni, interventi magniloquenti, capziose dissertazioni e speciose disquisizioni che non hanno mai prodotto – né mai produrranno – un cazzo di niente.


 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Ti piace vincere FAcile :)
L'uomo di punat e di tacco di Chiodi. Nulla sui rifiuti. Nulla sul piano energetico. Nulla sul Turismo. Il nulla raccontato meglio di tutti. Complimenti. Falconi scusa il Vaffanculo non è reato ma critica politica?
Siamo l'unica provincia in europa ad avere un territorio così. In 40 km vai da 0 a 3000 mt, hai paesaggi, siti archeologici e storici che ci invidierebbero da tutto il mondo.. Se poi ti spingi nell'aquilano non ne parliamo!!! Ma se ne vieni a conoscenza e ci vai li trovi irrimediabilmente chiusi oppure le chiavi devi fartele dare dalla vecchina di turno che abita lì vicino. Se poi sei straniero allora è meglio che lasci stare.. non trovi una informazione in inglese manco a pagarla... All'estero ho visto chiese e musei che a noi farebbero ridere e che normalmente lasciamo a sgretolarsi abbandonate alle intemperie all'incuria e al vandalismo eppure lì sembrava avessero san pietro e i musei vaticani!!!! Ma l'abruzzese fondamentalmente è mezzadro e pecoraro e come tale è suddito di chiunque si erga a potente di turno, siamo ancora quelli che portano la pizza di cacio o il prosciutto al medico solo perchè ha fatto il suo lavoro. Quindi caro Francia per quanto possiamo sgolarci, io con le mie idee di destra e tu con le tue di sinistra (che se ci mettiamo attorno a un tavolo vedrai che non sono così lontane) il nostro amico elettore medio voterà sempre per quello che gli farà il favore anche se in cambio gli un prezzo altissimo da pagare.... A proposito, a campli c'è una cooperativa di volenterosi che tiene aperti i siti più importanti, ma sono volenterosi e presto senza soldi saranno costretti a cercarsi un lavoro... magari all'estero, bello l'Abruzzo!!!!
Occorre essere consapevoli dell' inconcludenza della politica regionale al potere in tutti i settori della vita pubblica e sociale dell'Abruzzo e trovare forme alternative e decise per contrastare e indebolire l'attuale sistema . Essere consapevoli e' l'arma che abbatterà questo potere di incompetenti ,indigniamoci pure, ma facciamo seguire i fatti alle dichiarazioni d'intento ,manifestiamo e concretizziamo il nostro dissenso nelle urne. Non facciamoci illudere ancora, MANDIAMOLI A CASA........
Visto che si parla di Di Dalmazio non tralascerei la splendida opera che ha fatto costruire a Teramo spendendo in maniera ottimale i soldi messi a disposizione dall Unione europea... L'Ipogeo .... Opera per la quale saremo conosciuti nel mondo... Di Dalmazio tante parole fatti zero...

Christian....ecco vedi, cosi mi piaci, quando metti a nudo volti vuoti che si riempiono di grandi slogan ma di scarsissimi contenuti! Arriverà, arriverà il momento che li manderemo a casa....possono allungare il periodo, ma dovranno lasciare quella sedia, tra l'altro non legittima poiché presa di forza senza il consenso popolare. Bravo!

Questi signori non capiranno mai che il turismo si vince con la MONTAGNA. Purtroppo da noi è in abbandono totale mentre in Trentino è fonte di vita per intere vallate. Provate ad andare in località "Ceppo" di Rocca Santa Maria. Un posto incantevole abbandonato a se stesso. Solo la strada per arrivarci sembra un percorso da carroarmato. Eppure qualcuno in Regione parlò di "Slow Park". Vogliamo parlare dei Prati di Tivo e del Gran Sasso? Una barzelletta tragico-comica. Inutile andare avanti, tanto sono incapaci a capire.
C’è veramente da indignarsi di fronte alla totale insipienza con cui i problemi del turismo vengono affrontati o meglio non affrontati. La colpa non è solo di DI Dalmazio il quale farebbe bene però a raccontarcela meglio questa regione con le trivelle che cominciano a girare, l'acqua inquinata, i ponticelli crollati e maltenuti, le direttive europee sulle concessioni demaniali disattese ( qui la Confesercenti faccia pure il suo mea culpa), cementificazioni di arenili, servizi di ristorazione che fanno letteralmente schifo, non c’è un ristorantino, che dico uno, che offra pasti decenti a prezzi popolari, turismo di rapina lo chiamo io…l’arte, ah l’arte, cos’è l’arte, cos’è il paliotto del duomo di teramo, ah dov’è finito il mosaico del leone, ah cosa c’è da vedere in pinacoteca, ecc…in compenso sagre e poi sagre…lu magnà de na vodde…ah lu magnà de na vodde…quest’Italia che si arrangia come può e supplisce...
Questa Regione deve investire di più sui luoghi della cultura. Il turismo non è solo mare e sagre... lo vogliamo capire o no?
Ma che cazzo gliene può fregare a questi? Basta che "se magna"! E' un fatto strategico.
Aneddotica: Lungomare di Giulianova. La hall di un hotel. Arriva il direttore, al quale viene proposto, nel lontano 1996, un itinerario turistico che va da Martinsicuro a Silvi Marina. Una sezione della guida è dedicata alle ricette culinarie dei luoghi illustrati. Il direttore dell'hotel acquista il volumetto per fare un favore al venditore che pure lo conosce e poi dice al barman di nasconderlo sotto il bancone, ammonendolo con queste parole: "Live subbete 'ssì ricette, ché a cacche d'une sennò je po venì 'mmende de je truvenne 'ssì cazza chisse!" (riferendosi alle invitanti foto dei piatti promossi). Chiosco di bibite. "Mi scusi, ha una 7 UP (Seven Up, una specie di gassosa simile alla Sprite)?" "No, c'ho la Sprite che è la stessa cosa...", risponde il barista. "Non è la stessa cosa...", replica il cliente. "Allore, vicce tu a 'vvanne qua 'rrete!", chiosa il venditore di bibite. Ancora un chioschetto. Un avventore si avvicina al bancone e chiede un gelato che ha visto sul cartellone dell'Algida appeso fuori. Il cameriere gli di ce che è finito. Il cliente, visibilmente contrariato, prova a dire: "Ma là fuori c'è la fotografia..." Con garbo e cortesia, l'esercente gli fa: "Pijete quasse, allore!". In pizzeria. Entra una comitiva di ragazzi. Alcuni prendono subito posto al tavolo, altri si recano alla toilette. Dopo un po', quelli che si trovano ancora nel bagno sentono bussare alla porta: "Voi come la volete la pizza?", urla il cameriere attraverso la porta chiusa. La trattoria. "Buona sera, signori. Cosa prendete per cominciare?" "Ah, sa cosa mi piacerebbe assaggiare... qualche oliva all'ascolana. Ce le ha?" "Magare...", esclama il cameriere mentre prende gli ordini. "Eh sì, che sono buone però...", sussurra con un filo di voce il forestiero. "Cazza, piace pure a mma?!", chiosa il cameriere. Alba Adriatica, la fattoria. Pizzeria enorme, piena di gente. Le ordinazioni raccolte in battibaleno. L'attesa della pizza, biblica. Un turista conciliante, chiama il giovane cameriere e gli pone la mano con le chiavi di un'automobile strette tra il pollice e l'indice: "Tieni, questa è la chiave della mia macchina. Se vai poco più avanti, c'è un'altra pizzeria. Là te la fanno subito, così me la porti e la facciamo finita!".
FALCHI E COLOMBE Peccato che questa legislatura regionale che sta per chiudersi sia stata un'occasione unica per la classe politica ed il territorio teramano non sfruttata a dovere. Peccato anche per Gianni Chiodi (che ha avuto il mio voto) del quale conservo un giudizio di persona estremamente competente e con preziose capacità manageriali, credo che purtroppo si sia pagata nei cinque anni l'ansia di ricostruire L'Aquila, ma soprattutto l'assenza di un progetto comune di una comune sensibilità verso certe tematiche (ambiente e cultura sopra tutte). La nostra politica Regionale si è confusa col tecnicismo e se anche siamo stati bravi a spendere l'87% dei fondi europei all'Abruzzo destinati, non siamo riusciti a dare con questi soldi un'impronta netta alla nostra politica, non si è visto un vero cambiamento di rotta. La classe politica di centro destra (qualcuno escluso) ha dimostrato quanto la politica ami circondarsi di yes-men e yes-women, quanto si possa essere vicini al becero populismo ed al pari quanto si possa esser distanti da battaglie per ideali. Peccato perché questa occasione non credo si ripeterà e perché la giunta Chiodi rischia di essere ricordata per Ombrina Mare e le Trivellazioni e non certo per quella che ha dato impulso al progetto della Regione Verde d'Abruzzo o della regione dei cento borghi. Peccato perché Gianni Chiodi ha ereditato una Regione che voleva cambiare, perché il terremoto ci ha insegnato che si può risorgere anche dall'inferno, perché poteva essere la persona giusta se non fosse stato per i falchi che gli volavano attorno....
Di Dalmazio ritornera' a fare l'avvocato full time, cosi' potra dare fiato alle sue trombe tutto il tempo che vorra' nelle aule di Tribunale(sempre se avra' lavoro da svolgere) visto che di chiacchiere, lui e il suo collega avv. Quaquaraqua'Mazzarelli se ne intendono moltissimo..... Le sue deleghe, turismo ed energia, sono state fallimentari... il nulla cosmico, vuoto pneumatico; Chiodi, nella migliore delle ipotesi, presidente della Tercas!
Gli enfant prodige della politica teramana hanno proprio deluso. Tutti. Nessuno escluso.un'occasione perduta per loro, ma anche per l'Abruzzo.
Vorrei ricordare all'Assessore Di Dalmazio che alcune settimane fa lui ha dichiarato, sulla stampa, " TOLLERANZA ZERO A CHI INQUINA " in riferimento al divieto di balneazione sul nostro litorale, ma di fatto non ha preso nessun provvedimento. Caro Assessore i prinipali responsabili dell'inquinamento sono i depuratori che non funzionano come dovrebbero ( da anni dovevano essere potenziati) e di conseguenza lei dovrebbe punire il Ruzzo. Ma no li c'è l'amico Ciapanna non si può ....mi domando ma al Ruzzo chi ha fatto più danni ?
Salve sono di Alba Adriatica, i miei m'hanno dato la possibilità di studiare fuori, in Emilia-Romagna, non serve dire che la differenza tra noi e loro è tanta e si nota... Quest'estate spesso mi è capitato di passare davanti quella bella rotonda che l'amministrazione coroppolese ha adornato di ulivi, di un benvenuto a corropoli e in occasione del palio, anche di botti segnalanti le varie contrade partecipanti. Nel semplice gesto di adornare uno svincolo come quello, mi piace vederci un po' di Toscana, o un po' di Umbria o un po' di Marche non so! Niente ipogei, niente palazzoni international style, non siamo a Miami Beach! ma una bella rotonda immersa in un bel paesaggio rurale (con le vecchie e possenti masserie). Il metro di misura della buona politica è l'occhio e l'occhio vuole la sua parte! Passeggiare, vivere in una città ordinata (la funzionalità) e bella (l'Estetica con la E maiuscola) ci fa infatti sentire bene. E se questo può essere un complimento per i coroppolesi, ben venga! Per il resto concordo con voi, questi cechi (perchè di cechi si tratta!) stanno distruggendo tutto. Non sono molto informato sui vari scandali e le varie questioni che affliggono il territorio (vado e vengo) ma basta dare un occhiata in giro. A Tortoreto la collina fronte-mare sta scomparendo (la lobby dei costruttori è forte in Comune), vai a Giulianova e in pieno centro-storico in via Gramsci ti vedi un progetto di casa in stile ultra-moderno ecc... Ho cominciato a leggere un po' di documentazione sul pensiero del professore Salingaros, e mi rammarico di non studiare architettura! Altrimenti c'avrei dedicato pure più tempo... Diciamo sempre che è il problema e' il piano regolatore, e cadiamo nell'errore di ricondurre tutto a mere regole del gioco funzionalistiche. In realtà non è così! La battaglia non deve essere solamente quella di costringere a fare i marciapiedi sulle strade (a Tortoreto alcuni condomini arrivano sul ciglio della strada) o quella di non far costruire canali di raccoglimento delle acque sotto i palazzi! ma deve essere anche qualitativa. L'una e l'altra...insieme e non separate. Se non c'è forma non c'è sostanza e se non c'è sostanza non c'è forma. Perchè non tornare a sensibilizzare la gente e gli architetti in particolare sul modo di costruire? Una prima soluzione alla cementificazione di colline e campagne secondo me può essere la riscoperta di uno stile architettonico tradizionale. Se io lungo la strada che porta alla Madonna dello Splendore ci costruisco 100 palazzine stile miami beach vedi che risulterà d'impatto, se io che ne so, ci metto un liberty o ci costruisco allo stesso modo del centro storico (di giulianova), alberando la via....ho fatto la stessa cosa che i coroppolesi han fatto per la rotonda sulla via Ascolana! Qualsiasi sia il problema (accoglienza turistica, assenza di attività culturali, mentalità ottuse) di sicuro, per trovare una soluzione bisogna andare oltre le solite lezioni di educazione civica e questo dovrebbero capirlo proprio quelle associazioni che promuovono e lottano per il territorio. Le lezioni di educazione civica servono a poco. Bisogna tornare a discutere non del rispetto delle regole del gioco ma quali siano le regole del gioco! La differenza tra legalità e giustizia, non è detto che ciò che è legale è giusto. L'architetto che ha progettato la casa in via Gramsci a Giulianova da come mi hanno detto può benissimo costruire lì perchè quella zona non è sottoposta ai vincoli del centro-storico (nonostante però sia in centro storico!). L'associazione civica che magari vuole far sentire la propria voce, non deve metterla sul piano (solo) dell'estensione dei vincoli del centro-storico a quella parte del paese (è una soluzione temporanea) ma deve andare oltre. Perchè l'architetto tale è arrivato a costruire un tale -scusate- obbrobbio? Tale obbrobbrio potrebbe costruirlo anche altrove ma nessuno direbbe niente! E' colpa forse della formazione culturale che danno nelle università? Qualcuno potrebbe dire che ciascuno è libero di costruire così come gli piace. Per questi signori non esiste infondo il concetto di Bello, ma cadono in contraddizione perchè se tutto è bello, niente è bello. E così se tutto può essere giusto, niente è giusto. Insomma...bisogna tornare a dibattere su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, su ciò che è bello e ciò che è brutto....Fare boh, degli incontri, dei dibattiti filosofici alla portata di tutti (della gente comune) che coinvolgano magari dialetticamente che ne so (un architetto fautore del modernismo e un altro pensatore, il professore Salingaros per esempio che la pensa diversamente)...Tornare a ragionare su queste piccole ma grandi cose....le associazioni civiche possono fare tanto in tal senso.... Perdonate lo sfogo... Non basta dire, qui nel teramano si fa poca cultura....quale cultura intendiamo? Perchè quella snobista e intellettualoide dell'ipogeo (riscontrabile anche in alcune firme dell'Araldo Abruzzese) non ci manca! Ne quella dei graffitari che imbrattano le nostre città. Quale cultura dunque? Se tutto è cultura, niente è cultura.....
Questa regione e' solo mare e sagre. Anni fa una lady assesorale dichiaro' in una platea di straccioni teramani " io faccio shopping a Roma, Roma e' Roma" . sarei curioso in quanti affittano regolarmente il periodo estivo ad alba. Sarei curioso se il made in Italy sia made o tarocco in Italy!
Un piccolo estratto di come andrebbe fatto turismo... ieri ad Ortisei penso di andare in una malghetta dove far scorrazzare i miei gemellini...avevo visto su internet qualcosa, ma non so come arrivarci...mi fermo al punto info con parcheggio annesso... un semplicissimo gazebo in legno con cartine interattive: se cerchi un hotel o appartamento basta cliccare su un pannello il relativo tasto e si illumina sulla cartina il punto della città dove si trova, così per i luoghi d'interesse, inoltre c'è la classica cornetta da cui ascoltare le info...ma non finisce qui... schermo lcd con tastierina interattiva per navigare in internet....in 3 min ho trovato ciò che cercavo....un sentiero radente il torrente accessibile anche con passeggini, amache lungo il percorso, panche e tavoli ogni 100m, una piccola deviazione del torrente per fare un percorso Kneipp per la circolazione e in una mezzoretta arrivo ad una malga attrezzata per bimbi con vari giochi, parete artificiale per bimbi, campo da calcetto e soprattutto erba tagliata ad un'altezza degna di Wimbledon su tutta la malga....ripeto questo non è il top...è solo uno dei tantissimi micro estratti di turismo in Alto Adige...non sarebbe male far fare ai nostri assessori gite d'istruzione in Alto Adige invece dei soliti viaggi di gemellaggio... Christian, sono a disposizione per le foto. Un saluto da Brunico Toni a 5 stelle.