Un uggioso 9 ottobre. Quotidiano Il Centro. A pag. 17 c’è un articolo sul caso Gabrielli, la dipendente (non dico “ex” perché di diritto – ad oggi – è una dipendente a tempo indeterminato) della società in house della Provincia “Teramo Lavoro Srl” che il Giudice del Lavoro ha ordinato di reintegrare, ma che l’Amministratore unico Venanzio Cretarola non intende affatto reintegrare, addirittura convocando una conferenza stampa per fare le pulci alla decisione del Giudice e per offendere in modo plurimo la già vessata dipendente.
Alla successiva pag. 18 c’è un altro articolo sulla presentazione della nuova Consigliera di Parità della Provincia di Teramo, Anna Pompili, la quale ha esposto il suo programma di mandato.
Fra i punti programmatici ci sono i seguenti:
1) sensibilizzazione delle donne in gravidanza sui diritti relativi alla maternità (guarda caso la Gabrielli è stata cacciata dal suo posto di lavoro all’ottavo mese di gravidanza, lavoro che prestava alle dipendenze di una società pubblica il cui socio unico è proprio il Presidente della Provincia);
2) costituzione di parte civile nei procedimenti penali aperti per reati relativi a discriminazioni di genere (l’avvocato della Gabrielli annuncia azioni legali, a questo punto anche di carattere penale, visto l’inadempimento di Cretarola, che dobbiamo dedurre troveranno pieno sostegno da parte della Consigliera di Parità).
Sarà interessante vedere se la Pompili svolgerà in modo imparziale il proprio lavoro, stigmatizzando sia Cretarola che Catarra per la vicenda della Gabrielli (Catarra se ne è già lavato pilatescamente le mani), nonostante proprio la Giunta Provinciale abbia designato la Pompili per il ruolo di Consigliera di Parità.
L’Assessore al Lavoro della Provincia, ulteriore ironia della sorte, donna a sua volta, avvocato a sua volta, ha dichiarato in modo sconcertante durante la presentazione della Pompili: “a volte si sottovaluta ciò che si riesce a fare applicando semplicemente la legge e cercando di prevenire l’insorgere dei problemi”.
Ecco. Perfetto. Basterebbe iniziare ad applicare la legge, la quale prescrive che le decisioni dei Tribunali si ottemperano.
Basterebbe che Catarra e la Guardiani imponessero a Cretarola – pena la sfiducia dell’Amministratore unico – l’esecuzione dell’ordinanza del Giudice del Lavoro, salvi gli esiti dei ricorsi esperiti sulla medesima decisione.
Ma Catarra e Guardiani ostentano una indifferenza che offende tutti i 300.000 abitanti della Provincia, quantomeno desiderosi di vedere difesa la legalità dai propri rappresentanti.
Le decisioni dei Tribunali, infatti, non si discutono né si criticano, ma si ottemperano, salvi i rimedi giurisdizionali che la legge appresta avverso le medesime pronunce.
A tale riguardo, dobbiamo domandarci a quale titolo Cretarola esprima dei giudizi di merito sull’operato dei Giudici, alzando il livello dello scontro su un piano pubblico, vieppiù alla luce del fatto che il suo curriculum continua a restare ignoto alla conoscenza dei cittadini nonostante la legge ne prescriva la pubblicazione.
Un piccione viaggiatore mi ha lasciato sulla scrivania copia del misterioso curriculum di Cretarola, che sebbene non sottoscritto è formato da sei pagine di incarichi ed esperienze professionali, oltre ai dati anagrafici.
Manca, insolitamente e curiosamente, la parte relativa a “Istruzione e Formazione”, per cui non ci permettiamo di insinuare nulla, ma ribadiamo le domande che da sempre avanziamo:
1) Cretarola possiede i titoli di studio postuniversitari e di alta formazione necessari per ricoprire il ruolo di “Coordinatore di progetto” per cui egli si è auto assunto?
2) Cretarola possiede la necessaria competenza giuridica per ostentare le interpretazioni normative e giurisdizionali che esterna?
3) Sulla scorta di quali norme Cretarola contesta l’applicazione del D.Lgs. n. 368/2001 alla sua società, decreto in forza del quale il rapporto di lavoro a tempo determinato della Gabrielli (e di tutti gli altri 110 dipendenti) si è trasformato in rapporto a tempo indeterminato?
Cretarola sostiene che “il provvedimento del giudice reca l’adempimento di un obbligo contrario alla legge”, noi sospettiamo (confortati dal Giudice del Lavoro) che il suo operato da Amministratore abbia violato la legge, con gravi danni economici a carico delle casse pubbliche.
Come ha ben detto dall’avvocato della Gabrielli, Cretarola “trasmoda dai limiti e difetta di continenza”.
La Redazione de “I Due Punti”
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