Quando ho visto l'impegnativa della disponibilità aziendale del cup di Teramo del 4/5/2012, rimandare il cittadino a martedì 12 Marzo, scusate, alle 18, per una visita dermatologica, ho pensato a uno scherzo. Poi mi sono ricordato di essere nella Asl di Teramo, che offre ai propri utenti, il meglio del territorio. Poi mi sono ricordato, di essere uno dei fortunati abitanti della regione Abruzzo, che sta vivendo un'epocale riforma sanitaria, che il nostro debito è rientrato, che siamo tutti più belli e intelligenti. Numeri senza valore e onore. Il prossimo taglio sanitario riguarderanno le porte e le finestre. "Il cielo stellato sopra di noi, la legge morale dentro di noi".
Il lettore de I Due Punti, che ci scrive ha seri problemi di disabilità.
" Gentilissimo Sign. Falconi come le dicevo siamo arrivati veramente all'inverosimile, come vede dalla prenotazione. Io sono un invalido che è costretto a frequenti controlli, esami e visite ed è una fatica enorme gestire tutte le prenotazioni. Io da ormai 3 anni peregrino tra: Ospedale Giulianova, Ospedale Teramo, Clinica Villa Serena a Città S. Angelo, Clinica Pierangeli a Pescara, Ospedale le Torrette di Ancona.
Quello che ho rilevato che il tutto dipende dal fatto che le strutture tra loro non dialogano, non esiste nessuno che coordini e supervisioni le prestazioni in termini di flusso. Io mi sono anche divertito (eufemisticamente) a fare una scheda della mia situazione.. simile a migliaia di malati cronici dalla quale si evince che il cattivo coordinamento e il fatto che le strutture non hanno una comune banca dati. Nel mia caso ha portato:
1 spreco di risorse per la Regione
2 ritardo nelle cure delle mie patologie
3 grave disagio fisico e psicologico
4 disagio economico e dispendio di tempo
Se le può interessare le posso far avere anche quella.. potrebbe essere un elemento di riflessione concreto e un caso su cui lavorare per prendere degli accorgimenti organizzativi. Anche prendendo ad esempio da altre realtà".
Caro Signor Andrea ( nome inventato), ci interssa molto, chissà alla nostra politica sanitaria...
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