Gavettoni, fumogeni, urla e quella felicità che ricorda i nostri ultimi giorni di scuola.
Forse, no, i fumogeni in quel periodo non c'erano e ai Gavettoni preferivamo il giallone, il bus di linea che ci portava a Giulianova.
Oggi a Teramo l'ultimo giorno di scuola.
Si racconta dei danni alla scuola Giannina Milli, le bottiglie di alcolici che fanno capolino sulle scale dell'istituto superiore, i poster staccati al passaggio dei presenti barbari, l'attacco di panico di una donna incinta lungo viale Carducci per quel fumo e quelle urla improvvise, le bottiglie di plastica nella Villa Comunale di Teramo e dentro al laghetto, ( f.to Roberto Rossoli) le povere papere costrette a nascondersi nei cespugli più impensati, l'acqua putrida della fontana vicino all'Olmo di piazza Martiri, usata per riempire le bottiglie, la farina a terra e la scivolata in piazza Orsini di una signora anziana.
Vandali e non studenti, ovviamente senza nessun vigile urbano in centro.
Che dire?
Tutto ci rappresenta...
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Commenti
Caro Stefano,
Lei scrive come un verbale di Polizia degli anni 40.
Ridicolizza gli atti vandalici diventando lei stesso un barbaro.
Non può capirlo ma le auguro di vivere un atto di coscienza.
I danni sono stati verificati da valenti docenti del Milli.
Parliamo delle bottiglie di alcolici?
Parliamo dei fumogeni?
Parliamo dei tanti testimoni?
Vuole parlare con la donna incinta che si è sentita male?
Vuole chiedere scusa?
Faccia una cosa, studi e si dimetta.