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Teramo: Bimba di 11 anni prende una dose di droga

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Immaginate la scena. (f.to repertorio-Internet Carabinieri Melfi)
Una sceneggiatura del quotidiano che ci è stata illustrata da nostre fonti di fiducia.
Una bambina di undici anni che prende una dose di droga in una storica piazzetta teramana.
Una bambina di undici anni in compagnia di un altro minore ancora più piccolo.
Una bambini e un bambino e le famiglie?
La famiglia?
Un grido di allarme che fa da eco agli strali lanciati dal Consigliere comunale di Futuro in, Franco Fracassa, che ha sottolineato più volte il degrado di alcuni luoghi del capoluogo.
L'ultima volta oggi in consiglio comunale.
Torniamo a chiedere alla Procura a che punto si trova l'inchiesta dei carabinieri sullo spaccio a Teramo che vedrebbe coinvolti come utile manodopera anche alcuni ragazzi ospiti come profughi.
Chi ha tirato il freno a mano sull'inchiesta dell'Arma?
Lo spaccio criminale sta reclutando nuovi clienti di 10, 11 anni.
Storie incredibili per una Teramo che presto si sveglierà in un mondo gestito da persone inutili e incapaci.
In sintesi ancora più pericolose dei criminali che s'intenderebbe perseguire.
Svegliamoci. 

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Commenti

Caro Falconi, una bambina di 11 anni che "prende una dose di droga in compagnia di un minore ancora più piccolo" non è una questione attinente al degrado di alcuni luoghi del capoluogo che pure è reale. E' attinente semmai al degrado di talune realtà famigliari o di un più vasto tessuto sociale. Degrado che certo può esistere o che indubbiamente esiste, ma che altrettanto certamente non si risolve con controlli dei carabinieri o con indagini della Procura che pure restano auspicabili. Lo spaccio criminale sta reclutando nuovi clienti di 10, 11 anni nel centro di Teramo? Quelli di 12,14 anni non erano buoni o loro sono già "vecchi clienti"? Nelle piazzette del capoluogo non si vede nulla che non si sia già visto, in altri tempi, avvenire a p.zza Dante, al minigolf (lo ricordate?), in via Carducci, in certe sale giochi, in certi bar o in certe pizzerie..... Oggi sono cambiati i posti e si sarà senz'altro abbassata l'età in cui si fanno certe esperienze (sessuali, alcoliche, stupefacenti...) ma ieri come oggi la favoletta dello sconosciuto (ieri era un bianco, oggi è sempre più spesso un nero) che regala caramelle da non accettare in nessun caso, fa sorridere (ieri come oggi) soprattutto i giovanissimi. P. S. Per curiosità: l'espressione "prende una dose di droga" è stata usata dalle "fonti di fiducia"?

 Che noia.

Dopo la pubblicazione della notizia della bambina di 11 anni che acquistava una dose di droga...qualche grosso comunicatore teramano ha cercato di sminuire la notizia perchè non era in suo possesso.
Capita spesso.
Quasi sempre.
Oggi Patrizia Lombardi, attenta e precisa nelle sue cronache dei consigli comunali, riporta la notizia che le piazze teramane sono in mano agli spacciatori e molti clienti sono minorenni....

 Caro Mario Bici,
La notizia è confermata e le espressioni non sono mie ma appartengono a quella strada che molti giornalisti si dimenticano di battere.
Noi no. 

Parliamo spesso di informazione in merito a droghe, alcool e sigarette ma siamo sicuri che i ragazzi sappiano i reali rischi che si corrono con l'uso di tali sostanze? Tre anni fa nella mia scuola ci fu un bellissimo corso tenuto dalla croce rossa di Teramo, fu molto partecipato e creó una grande sensibilizzazione ma purtroppo non é piú stato ripetuto. Perché non prevenire oltre che aumentare i controlli? La migliore cura é la conoscenza
Che tristezza, doppia tristezza. Droga venduta a bambini, terribile. Ma ancor più terribile è che invece di preoccuparsi di come far si che non succeda più, di come arrestare gli spacciatori e soprattutto i pesci grossi che stanno dietro, qualcuno si preoccupa di come Giancarlo riporta la notizia facendo anche balenare l'idea che possa essere non completamente vero. Che brutta cosa. Smettiamo di dire Cazzata e rimboccarsi le maniche
È vero che è una realtà già vissuta, ma è anche vero che tanti anni fa le pattuglie giravano in continuo, io ricordo ancora quando in via Carducci e piazza Dante passavano , si fermavano e chiedevano ai ragazzi cosa stessero facendo, molti non lo sanno, io sono testimone oculare, si appostavano sui balconi degli appartamenti, controlli in borghese in alcune vie ed ora??! Chi controllerà i nostri figli? Come genitore posso solo consigliare di non lasciarli soli a quell'eta' , hanno tempo per imparare ad essere autonomi e informatizzati!

CaRo Mario Bici ecco la dichiarazione del Direttore del Sert, il dott. Profeta.
Parla di casi di assunzione di droga anche a 11 anni.
Non mi aspetto le scuse ma almeno visto gli anni di lettura maggior rispetto.
Grazie. 

Caro Giancarlo, il mio rispetto è massimo, come sempre. Dire che si sta abbassando l'età in cui i giovani fanno certe esperienze è una cosa. Dire che questa tendenza è reversibile è altra cosa. Dire che questa tendenza si può combattere attraverso indagini della Procura o controlli dei Carabinieri è altra cosa ancora. In relazione alle affermazioni di Fracassa in Consiglio comunale, "La Città" ha titolato:"Le nostre piazze in mano agli spacciatori". Io dico che le nostre piazze sono in mano ai nostri ragazzi: è così in piazza Sant'Anna, piazza del Sole, piazza Sant'Agostino. Tra quei giovani si "spaccia"? Si consuma "droga"? Io dico: certamente! Dico che "prendere una dose di droga" significa pochissimo, letteralmente parlando. Dico che un 15enne che si spara eroina nelle vene è una cosa, una 13/14enne che accetta di fare due tiri da una canna è altra cosa. Vendere eroina è una cosa, fumare in compagnia è altra cosa. Una 11enne che fuma Marlboro o beve Martini è accettabile? E' credibile che una 11enne che "prende una dose di droga" non si sia precedentemente avvicinata al tabacco o all'alcol? Io dico che non è credibile. Allora: si vuole raccontare che a Teramo innocenti fanciulli vengono avvicinati da criminali senza scrupoli e vengono indotti ad assumere "droghe"? Questo non è logico e non è credibile (se lo si vuole rendere credibile, allora lo si documenti). Si vuole dire che tra i 13/15 anni è usuale avere contatti con certe "sostanze"? Questo è non solo credibile: è evidente. Rappresenta un "malessere"? OK, allora moltissimi nostri giovani vivono una condizione di "malessere", che abbiano 11,12,13,14,15,16,17 anni. A me sembra che il vero rischio non siano le piazze piene di giovani tra cui gira "droga": il vero rischio sono le strade e le piazze deserte, frequentate solo da emarginati e disperati. Le nostre piazze, checché ne pensi qualcuno, sono in mano ai nostri giovani. Dovremmo frequentarle un po' più anche noi adulti, non per "controllare", ma perché il miglior antidoto contro il degrado, urbano ed individuale, è la più ampia socializzazione e la riduzione degli spazi di emarginazione. Le nostre strade e piazze non possono essere (per ragioni logistiche e logiche) luogo di "spaccio" su ampia scala. Possono certo essere luogo di socializzazione, con tutto ciò che questo significa. Oppure possono essere luogo di solitudine, di emarginazione ed abbandono. A me sembra che il rischio vero sia quest'ultimo.

 La 11 enne ha preso una dose di droga accompagnata da um altro bambino.
Terrificante ma queste cose vanno scritte e denunciate.
Per il resto sposo tutto ciò che hai scritto. 

Probabilmente mi sfugge qualcosa...i "nostri ragazzi", che avrebbero gioiosamente invaso le piazze del centro storico, fumandosi ogni tanto qualche innocuo spinello, sono tutti di colore, 30-40enni? No perché io non vedo alcuna comitiva alla Piazzetta, vedo solo adolescenti (e non) che passano per comprarsi al volo la dose quotidiana di finta allegria, da spacciatori che andrebbero (e per fortuna qualcosa si sta muovendo) arrestati, nell'indifferenza di genitori, adulti, insegnati e cittadini che fanno finta di non vedere o si trincerano dietro ad un permissivismo perverso e complice. Certamente, tutto questo è segno di un disagio, ma anche di una incapacità totale di controllare il territorio, di avere cura delle persone e delle cose, di fare ciascuno la propria parte.
@piazzetta del sole: effettivamente le sfugge che quella piazzetta continua ad essere, da sempre, quello che ho definito luogo di solitudine ed emarginazione. Vogliamo parlare degli eroinomani, della prostituzione disperata, degli anziani "generosi" che da anni caratterizzano l'area? Vogliamo parlare del tentativo di Mario "il poeta" di risollevare le sorti di quello spazio (tentativo magari maldestro, ma che forse meritava altra attenzione, altra accoglienza, altra partecipazione)? Sarebbe bello se piazza del sole fosse frequentata come piazza S.Anna o non andrebbe bene lo stesso perché anche tra i giovani che affollano S.Anna gira "droga"? A piazza del sole si spaccia cosa? A quanti adolescenti? È uno spazio che continua ad essere emarginato e triste, chi lo frequenta è facilmente notato, troppo facilmente. Altri commentatori hanno evidenziato piuttosto la relazione tra il mondo del gioco e delle scommesse, altri la diffusione di alcol senza controlli e limiti. Piazza del sole è palesemente emarginata dal consesso giovanile teramano, dove pure di "droga" ne gira. Quanta di questa "droga" viene acquistata in p.zxa del sole? Io credo poca. Pensate di poter bloccare i rifornimenti di "droga" dei giovani teramani arrestando qualcuno a piazza del sole? Buona fortuna!