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Le dimissioni del sindaco Cialente

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Dimagrito. Emaciato. Barba incolta. Un miracolo della Ricostruzione che non è mai avvenuto. La consapevolezza di una sconfitta. Il centro storico fermo a quel sei Aprile. Si sente con le mani legate dal Governo. Non riusciva a dare una risposta ai suoi concittadini. La sua L'Aquila al punto zero. Al giorno del terremoto. Dopo due dimissioni annunciate, il sindaco Massimo Cialente si è dimesso ufficialmente, alle ore 9,23, denunciando una verità che contrasta con le "favole" della protezione civile. La burocrazia gli permette un periodo di venti giorni per ritirare le dimissioni. Poi si tornerebbe alle urne. Forse il 15 Maggio.








 

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Commenti

verità sacrosante, impotenza nell'opera di ricostruzione, malattia del suo partito il PD che non inizia mai a generare quel politica fatta di unità, e di attenzione verso la collettività. Emerge ancora una volta purtroppo le incongruenze del PD e del centro sinsitra in generale, che troppo volte si fa male da solo. Questo è il frutto del lavoro di un partito che non ha favorito il ricambio generazionale e in mancanza di ciò è venuto negli ultimi anni a mancare quella spinta operativa necessaria per determinare il cambiamento promesso. Un partito che non è riuscito ad allontanars dagli schemi tipici della brutta politica fatta di personalismi e interessi. Mi rammarico per l'uomo Cialente che ha sempre affrontato la drammaticità degli eventi calamitosi della sua città con dedizione, umanità generosità.
Io sono con Cialente, grande uomo, pieno di coraggio.Mi auguro che ci ripensi. Se la politica o meglio certi politici non facessero politica (quella di oggi, affaristica ed interessata)credo che Cialente non avrebbe motivo pe dimettersi. Gli aquilani dovrebbero impedire che si dimetta. A Cialente, come "politico" anzi come puro aquilano, assimilo la Pezzopoane, sia come ex Presidente della provincia che come attuale Assessore. La loro dedizione, sacrifici e impegno a 360 gradi saranno certamente ricordati ai posteri.Mi auguro che tutti gli aquilani e gli abruzzesi tutti tengano nel cuore questi due grandi abruzzesi.
Grande uomo! Spero tanto cambi idea!!
ha mostrato il suo vero volto.
Cialente ha fallito e perciò, da persona seria, si dimette....La sua coalizione non lo appoggia più.....e la difficoltà drammatica di essere sindaco aquilano nel 2011 non è cosa da poco.....io non ce l'ho con lui ma cogli sciacalli che sanno solo protestare senza volersi rendere conto della complessità dei problemi.....i nodi vengono al pettine e le carnevalate della Guzzanti e delle carriole non lo hanno salvato nè aiutato. Draquila non esiste e l'antiberlusconismo dei novelli sismologi è cosa assai patetica....esiste invece una bellissima città distrutta che ha bisogno di gente capace che la governi.
NON E' CIALENTE CHE HA FALLITO. L'AQUILA E L'ITALIA HANNO FALLITO. HANNO TRIONFATO I GRANDI CLOWN, I CIARLATANI, GLI EMERGENZIALI, I LACCHE', I MIRACOLIZZATORI, QUELLI CHE: "ALMENO NON STANNO NEI CONTAINER!", O ANCHE: "RICORDATE IL BELICE, L'IRPINIA?", I BARZELLETTIERI, I GIOTTISTI, QUELLI CHE: "DRAQUILA NON ESISTE, GUZZANTI E CARRIOLE SONO CARNEVALATE, CI VUOLE GENTE COMPETENTE!" APPUNTO, I NANI !!!!!!!!