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Il sindaco di Giulianova e il suo parcheggio nel posto dei disabili

di Giancarlo Falconi
1 minuto

La fotografia è di una signora disabile. Il corso di Giulianova. Una sera nel corso di Giulianova. Tese ed emozionata. Il suo Primo Cittadino con una fretta da scombinare i pensieri, i capelli e la testa.
Parcheggio e via per un'altra avventura. Lei rimane senza parole, senza scuse, senza moto ma che modi, senza posto auto. Scatta l'auto considerazione, il senso di spazio, tempo, desiderio, vita.
Li chiamano diritti. Un cartello dell'anima dice" Voi il mio posto, prendi la mia disabilità". Nessuno può farlo, specialmente un Primo cittadino come Mastromauro, impegnato nel sociale.
Per questo vale doppio. Triplo. Un'abitudine quel posto? Il cartello fa mostra della sua immagine categorica. Non ci si può sbagliare. Dipende dal tempo, dagli impegni, dal non essere più un Primo Cittadino ma pronto per la candidatura alla Camera. La Signora ha girato e rigirato. Ma non  è un problema.
Bastano le scuse da Primo Ciattdino.

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Commenti

Troppo preso da se stesso, dai suoi muscoli e dai suoi capelli. Troppo tutto. Inutile commentare: parla la foto.
Non credo che la foto sia una signora disabile, ma un amministratore dovrebbe essere più attento a queste cose. Condivido. Bastano le scuse, sperando che alle stesse non vengano allegate giustificazioni che sarebbero talmente poco credibili da rendere le scuse inutili.
quanto sarebbe costato a un semplice cittadino ?no caro giancarlo le scuse nn bastano ,il primo cittadino deve dare l'esempio ,chi e' in prima linea meno degli altri puo' sbagliare ,ma nn e' uno sbaglio.......e' prepotenza di chi sa di essere un gradino piu' su ,io preferisco stare sul pianerottolo e rispettare chi la disablita' nn l'ha scelta.
Questi politici sono al di sopra deelle parti!
che schifo.
Normale amministrazione. Una persona che e' in una posizione di potere si sente autorizzato a violare le regole. Un altro che fa "politica" per i suoi interessi e non per la comunita' che dovrebbe amministrare.
Visto che alcuni politici tagliano le gomme ai disabili che parcheggiano nelle aree a loro riservate ... Direi che é lecito che un disabile tagli le gomme del politico che parcheggia dove non deve.
Signor Mastromauro una pessima caduta di stile! Ma, vista l'ora, non poteva parcheggiare quattro metri più avanti? Faccia ammenda, le sue scuse dovrebbero essere automatiche non sollecitate. Lei che si mostra così cortese e cordiale con tutti al punto di salutare anche che solo raramente passo per Giulianova e sono per lei un perfetto sconosciuto faccia un atto di umiltà, ammetta il suo errore e ringrazi che non l'abbiano multata, ed è una multa pesante, non ci vuole molto basta dire scusate ho sbagliato non lo farò più.
Su facebook i soliti lacchè del sindaco si sono affrettati a difenderlo: la foto è taroccata; dalla foto si vede che il parcheggio, in realtà, c'è, è solo un illusione ottica il fatto che il sindaco abbia parcheggiato lì; la foto non l'ha scattata una disabile ma il solito oppositore politico; ecc., ecc. Delle scuse del sindaco, anche a mezzo dei suoi portavoce ufficiali (l'addetto stampa e una nota radio locale), nessuna traccia. La strategia è: ufficialmente non ne parliamo, così la gente dimentica, ma ufficiosamente lanciamo una campagna di denigrazione verso chi si scandalizza.... Se qualcuno nota bene nella foto si vedono addirittura le strisce del parcheggio per disabili, che sono state cancellate tempo fa con una sabbiatura per preservare l'aspetto della pavimentazione. Ma, complice il flash della macchina fotografica, vengono messe in risalto... Ma il potere è così, non ama essere contraddetto o rimproverato... Andiamo avanti, a Roma, i parlamentari, hanno i posti riservati, con cartelli con scritto: questi sono i veri disabili, gli altri sono solo diversamente abili...
E’ indignato il sindaco Francesco Mastromauro per quanto riportato sul blog “I due punti”, fatto rimbalzare su facebook, in cui si accusa il sindaco di aver parcheggiato la sua auto su uno stallo per disabili posizionato in Corso Garibaldi, vicino il Municipio. “La diffamazione, come la calunnia, è un venticello. Si butta la pietra, magari nascondendo la mano, e il guaio è fatto. Poco serve, infatti, argomentare, spiegare, delucidare analiticamente. L’accusa colpisce molto più della replica. E infatti su questa vicenda c’è già chi ha messo le mani avanti dicendo che ogni replica sarà vana perché c’è la foto, e che ogni ricostruzione dei fatti sarà comunque una scusa. Il tutto condito dal commento che il potere è arrogante, e che i vigili non mi hanno multato perché sono il sindaco. E’ così adesso, ed è stato così ogni volta che sono state dette cose poi rivelatesi non vere. Ma stavolta – prosegue Mastromauro – non sono disposto a passarci sopra, né a farmi mettere sulla graticola perché l’accusa, falsa, mi ha veramente ferito. Mi ha ferito perché da sempre sono stato vicino, sinceramente e non per strategia politica, ai diversamente abili, sia che si trattasse della Piccola Opera Charitas che degli “Amicacci” o dell’ANFFAS. Ho le prove che quanto scritto e detto non è vero. E le esibirò al giudice, perché ho deciso di presentare formale querela costituendomi parte civile. Ogni volta che ho sbagliato l’ho ammesso. Ho preso multe dalla Polizia Municipale di Giulianova, almeno 3, e le ho regolarmente pagate. Ma questo no. Quanto riportato è una ricostruzione falsa, e voglio che venga accertata la verità giudizialmente. E che paghi chi ha voluto fare con me il tiro al piccione”.