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Il cimitero che scivola a valle. Pericolo a Villa Vallucci di Montorio.

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Basta fare pochi chilometri da Teramo. Molti di meno da Montorio. Due piccole frazioni storiche, che condividono in silenzioso rispetto, il cimitero rionale. Degrado e pericolo.
Le foto del nostro lettore, Pino Furia, rappresentano una testimonianza e un'inchiesta, sullo stato di abbandono del luogo più importante per emozioni, ricordi e il contatto con le anime dei nostri cari.
Ci scrive il signor Furia..." Il cimitero, posizionato a mezza costa, sta letteralmente scivolando verso valle come può osservare dalle foto. Ho notato che solo la parte di nuova costruzione ha delle griglie (completamente otturate) per la raccolta delle acque piovane. Per la restante e maggior parte della superficie non esiste un sistema di regimentazione delle acque meteoriche che vanno ad accumularsi alla base del muro perimetrale di valle.
L'evidente degrado strutturale che pone probabili problemi di sicurezza per la pubblica incolumità impone una presa di posizione di tutta la cittadinanza montoriese e non solo degli anziani abitanti delle frazioni che non hanno mai avuto voce".

Il nostro non è un appello ma un pubblico richiamo all'Amministrazione comunale di Montorio. Il vostro è un dovere, nei confroti della comunità di quelle frazioni, abbandonate da un ente locale lontano con la carta bollata e il cuore.
Chi si prende la responsabilità per un crollo strutturale? Perchè non ci sono periodici controlli sulle proprietà comunali? L'Opposizione perchè non si fa portavoce delle comunità di Villa Vallucci e Schiavano? Chi risponde?

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Sempre l'opposizione ! Voglio essere chiaro una volte per tutte e non tornerò più sul tema. Non essendo io tenuto a " conoscere " tutte le problematiche locali, nè potendo - umanamente - conoscerle, sin dall'inizio del mio mandato ho reiteratamente invitato i cittadini ( con le parole, con gli scritti e sulla rete ) a notiziarmi ( anche in forma anonima ) sulle predette problematiche, e ciò allo scopo di consentirmi di portarle in sede istituzionale e di avviarle, quindi, a soluzione. Bene, ad oggi, sono ancora in attesa delle suddette notizie ( v. di recente la vicenda " amianto " ). Sarebbe, allora, più corretto dire questo: lo stato di complessiva " decadenza " che odiernamente connota la nostra Città è il frutto della inadeguatezza degli amministratori, dell'assenza della opposizione ( politicamente intesa: la mia azione, sul piano politico, non fa testo, essendo io soltanto un individuo che - come un assessore, qualche tempo fa, ha detto - rappresenta solo se stesso ) e della indifferenza e ( in molti casi ) dell'ignavia dei consociati. Tanto precisato, se il cittadino di Villa Vallucci mi fornirà tutti gli elementi fattuali idonei a documentare il degrado del cimitero della anzidetta Frazione, porterò la questione all'attenzione del Consiglio Comunale e dell'opinione pubblica, anche a mezzo della carta stampata ( questo il mio telefono-cellulare: 348/6936515 ).
Ringrazio Giancarlo Falconi per aver ospitato e ripreso la mia segnalazione e l'avv. Persia per l'interessamento. Gli elementi fattuali idonei a documentare il degrado del cimitero di Villa Vallucci sono così evidenti anche dalle poche foto pubblicate che non vi è nulla da aggiungere se non quello di portare immediatamente all'attenzione del Consiglio Comunale quanto segnalato. In passato, come abitante della frazione ho sempre lamentato la scarsa attenzione ad una parte del territorio comunale non ricompreso tra le mura cittadine. Ricordo un articolo su questa problematica inviato e pubblicato su una rivista di nome Piazza Grande che riletto oggi a distanza di oltre 10 anni è terribilmente attuale. Oggi come ex abitante della frazione non può che rattristarmi anche ascoltando e facendo mio tutto il dispiacere che provano le persone anziane che subiscono il degrado con rassegnazione e silenzio alle quali ho cercato di dar voce con questa piccola segnalazione. Anche a nome loro, grazie di nuovo per l'interessamento.
ALL’ OMBRA DEI CIPRESSI … Il Sommo Poeta ( Ugo Foscolo ) diceva del defunto: “ Non vive più ei forse anche sotterra, quando gli sarà muta l’armonia del giorno, se può destarla con soavi cure nella mente de’ suoi ? Celeste è questa corrispondenza d’amorosi sensi, celeste dote è negli umani; e spesso per lei si vive con l’amico estinto e l’estinto con noi, se pia la terra che lo raccolse infante e lo nutriva, nel suo grembo materno ultimo asilo porgendo, sacre le reliquie renda dall’insultar de’ nembi e dal profano piede del vulgo, e serbi un sasso il nome, e di fior odorata amica “. I Sepolcri ( ubicati in seno ai Cimiteri e ospitanti il corpo dei defunti, che difendono dagli eventi atmosferici e dai piedi dei vivi ), quindi, hanno, anzitutto, la funzione di mantenere il ricordo ( che si perpetua attraverso l’incisione dei loro nomi sulle lapidi ) dei morti e di consentire ai vivi di vivere coi morti e ai morti di vivere coi vivi. Essi, in secondo luogo, sono ( considerati, complessivamente, all’interno della struttura cimiteriale ) anche “ duttili contenitori della cultura e della memoria storica ”: rappresentano per “ chi è disposto ad interrogarli, un archivio straordinariamente suggestivo ed affascinante di arte, di mentalità, di costume, di contemplazione, attraverso le esistenze individuali e le vicende collettive lì raccolte ” ( M.A. Gelati ). A sua volta, il Cimitero ( quale insieme di sepolcri ) è “ il luogo dove si dorme “ e testimonia la fede nella resurrezione: per i cristiani, invero, i defunti non sono “ morti ”, ma sono semplicemente “ coloro che dormono “ e la “ morte ” si traduce in un “ sonno ”, come tale transitorio e destinato a terminare con la resurrezione ( M.A. Gelati ). Da quanto sopra, ben si intuisce quale importanza – sul piano laico come su quello religioso, sul piano individuale come su quello collettivo – possa avere per una Comunità il proprio Cimitero. L’orizzonte dei nostri Amministratori pubblici, purtroppo, è alquanto ristretto e questo loro limite li ha condotti a trascurare gli aspetti avanti tratteggiati e, consequenzialmente, a disinteressarsi dello stato di conservazione dei Cimiteri Municipali. Infatti: A ) il Cimitero del Capoluogo versa in una deprecabile condizione di degrado strutturale: durante le piogge intere porzioni dello stesso si allagano a causa delle acque meteoriche che provengono ( infiltrandosi anche nelle murature – non impermeabilizzate – che cingono l’area del camposanto ) dalla limitrofa zona collinare, con conseguente grave danneggiamento dei loculi che sono collocati nelle prime file e che, quindi, sono a contatto con la pavimentazione che riveste la superficie cimiteriale, nonché delle relative lapidi e, in alcuni casi, anche delle bare che si trovano dentro ai loculi stessi; B ) il Cimitero della Frazione di Villa Vallucci – secondo quanto denunciato da un cittadino – “ sta … scivolando verso valle … ” in quanto non risulta dotato di “ un sistema di regimazione delle acque piovane che vanno ad accumularsi alla base del muro perimetrale di valle … ”, con riflessi deteriori sulla “ sicurezza per la pubblica incolumità ”. I temi su lumeggiati sono stati trattati dal Quotidiano on line “ I Due Punti ” e, inoltre, hanno costituito l’oggetto di un appassionato dibattito svoltosi sulla pagina facebook “ Amare Montorio ”, spazio al quale hanno aderito, ad oggi, circa cinquecento persone. La situazione avanti rappresentata ( nota ai nostri Amministratori, che seguono – discretamente e senza mai intervenire – le discussioni che si sviluppano nella “ rete ” ) è divenuta insostenibile ed è sintomatica – come è stato, da altri, già icasticamente precisato – della “ morte della civiltà ” ( G. Falconi ): pertanto, è doveroso, da parte del Sindaco e della sua Giunta, porre in essere – con estrema urgenza e in maniera incisivamente risolutiva – tutte le misure di carattere manutentivo e ripristinatorio atte a rimediare a quanto sopra è stato denunciato. Lo devono fare anche per il sacrale rispetto che si deve tributare a coloro che hanno lasciato questa terra e per evitare che i medesimi muoiano una seconda volta ! Montorio al Vomano, 08.09.2012 Avv. Gersan Persia – Consigliere Comunale P.S. 1 ) Non ho reputato opportuno ( per ovvie ragioni ) soffermarmi sui profili legali che la vicenda su esaminata obiettivamente presenta. 2 ) Nella prossima adunanza del Consiglio Comunale inoltrerò al Sindaco una specifica interrogazione concernente la problematica qui dedotta.