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Maltempo: Acqua Alta in tutta la costa. Pericolo nelle prossime ore

di Giancarlo Falconi
3 minuti

I primi a dare l'allarme sono stati i residenti di via Goldoni a Tortoreto.
Abituati e abbandonati da anni di amministrazioni lontane dal senso della cura e dalla prevenzione.
Tre pini sono caduti in via Isonzo, sempre a Tortoreto e tra le zone più colpite oltre alla citata via Goldoni, via Leonardo da Vinci, via Archimede, via Giovanni XIII.
Il lungomare Sirena era attraversato da una coltre di fango.
Il casello autostradale di Val Vibrata è stata chiuso per alcune ore.
Nel tratto costiero di Alba Adriatica maggiori disagi si sono registrati nella zona sud di via Abruzzo e nella consueta via Olimpica.
In comune?
Tutti a guardare lo stato delle colline per il ricordo del recente alluvione.

La costa teramana è sotto assedio di vere e proprie bombe d'acqua.
Il fenomeno meteorologico che provoca dei forti danni per via della mancata manutenzione e attenzione.
Questa notte siamo stati in strada tra Giulianova, Roseto, Cologna e poi ancora a ritrovo fino ad Alba Adriatica e Tortoreto.
Ovunque gli stessi problemi di cura del territorio.

Scrive l'associazione Gente in Comune di Giulianova.
" Giulianova potrebbe in gran parte mitigare gli effetti delle piogge abbondanti, sempre più frequenti negli ultimi anni: un’accurata manutenzione dei tombini e delle caditoie, spesso occluse da fogliame e sporcizia varia; il ripristino dei tombini “a dispersione” e, dove possibile, loro collegamento ad una rete di smaltimento acque piovane; la riattivazione e l’implementazione dei canali di scolo a mare, costruiti decine di anni fa, quando l’insediamento urbanistico del lido era limitato a poche case, e spesso modificati nel corso del tempo e probabilmente oggetto di innesti di scarichi abusivi (uno studio effettuato nel 2006 ha messo in evidenza decine di situazioni irregolari; cosa è stato fatto da allora?); la permeabilizzazione del suolo, eliminando, dove possibile, asfalti e cementi (ad esempio nei parcheggi a raso) e piantando alberi che, con le loro radici, permettono all’acqua di penetrare più velocemente nel terreno (scegliendo specie idonee all’ambiente urbano, evitando quelle con radici superficiali); la realizzazione di nuovi canali di raccolta acque piovane, anche nelle zone collinari (il quartiere Villa Pozzoni si allaga per la mancanza di poche decine di metri di un canale di scolo), evitando, ove possibile, opere in cemento, privilegiando canali in terra, magari con sponde rinaturalizzate, che potrebbero fungere anche da corridoi ecologici e parchi urbani; creare serbatoi di accumulo con effetto “volano”, che permettano di controllare i fenomeni delle cosiddette “bombe d’acqua”, rilasciando gradualmente le piogge accumulate senza intasare la rete di scarico. Alcuni di questi interventi possono essere realizzati immediatamente, con poca spesa e grandi vantaggi per la città”.

Un'analisi che potrebbe essere condivisa e applicata per ogni realtà cittadina.
Nel frattempo l'emergenza continua con scantinati allagati, garage sommersi, sottopassi chiusi e strade vietate al traffico.
Incessante è stata l'attività del Corpo dei Vigili del Fuoco.
I Vigili del Fuoco sono e rimangono la realtà più importante in queste situazioni di vera e propria emergenza.
A loro a nome di tutti i cittadini va comunque il nostro plauso sincero.
La protezione civile nel frattempo ha diramato un bollettino meteo di massima allerta per tutta la giornata di domenica.

f.to ( Ale.Alessandra Facebook)

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Commenti

Ieri x puro caso mi sono trovato a Tortoreto con la mia famiglia a casa del mare e devo dire che mi sono veramente spaventato!!!! Mai vista una cosa del genere, sottopassi allagati con macchine purtroppo finite dentro l'acqua, ecc ecc!!!! Chi permette questo scempio? Xchè le amministrazioni non curano la manutenzione dei tombini delle strade e sei sottopassaggi? Ieri sono rimasto veramente schifato da quello spettacolo indecoroso......
Grazie a Giancarlo Falconi per aver dato voce al nostro comunicato. Ricordiamo che un paio di anni fa gli Ordini provinciali di Architetti, Ingegneri e Agronomi e l'Ordine regionale dei Geologi organizzarono un convegno dal titolo "Il bacino idrografico: sottili equilibri di un sistema complesso", dove esperti del settore individuavano le causa dei tanti problemi dovuti, a detta di molti, ad "eventi eccezionali", ma, come dimostrato nel convegno, causati dalla scellerata azione dell'uomo. In tale occasione spiccava l'assenza della maggior parte degli amministratori dei comuni della Provincia di Teramo, evidentemente poco interessati all'argomento o in possesso di competenze e conoscenze tali da giustificarne la latitanza. In quell'occasione, oltre ad evidenziare le cause dei dissesti idrogeologici, si proponevano soluzioni che, se applicate già all'epoca, avrebbero in parte evitato i disastri che commentiamo oggi. Purtroppo la politica vuol sentire solo quello che gli fa comodo, salvo poi piangere lacrime da coccodrillo a tragedie avvenute. Invitiamo fin d'ora gli Ordini professionali di cui sopra, a Giulianova, per bissare i temi del convegno, in modo da rendere edotti attuali amministratori e candidati su quali sono i problemi reali del territorio e quali le possibili soluzioni.