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Il danno ambientale dei nostri fiumi. Il Bim? Gli ambientalisti?

di Giancarlo Falconi
4 minuti

Io vorrei sapere a che serve il Bim.
Immaginate che dati alla mano dallo scioglimento del Bim Tronto Teramo, comuni come Valle Castellana e Rocca Santa Maria, abbiano visto moltiplicare le proprie entrate.
Ci chiediamo come mai Cortino, Crognaleto e Campli, che rispettivamente andrebbero a incassare 180.000, 300.000 e 200.000 euro annui, vogliano mantenere questo essenziale Ente.

Abbiamo chiesto all'Ing. Camillo D'Angelo
, vice sindaco di Valle Castellana, il motivo dello scioglimento del Bin Tronto.

"I piccoli comuni  montani vivono una situazione di forte disagio per la mancanza di infrastrutture e di servizi, che a causa della crisi economica, si riducono di anno in anno (Chiusura Uffici postali, Chiusura centri di primo soccorso e possibile chiusura delle guardie mediche).
Un amministratore di un piccolo comune come quello di Valle Castellana, ma come tanti altri nella provincia di Teramo, ha bisogno di adottare una politica amministrativa forte e decisa. Passaggi netti e rapidi.
Rivisitazione delle spese iniziando proprio dalle partecipate: La comunità Montana, il Consorzio Monti Gemelli,  dove da Presidente ho proposto la liquidazione e la definita chiusura dell’ente e soprattutto, i B.I.M.
Tronto e Vomano Tordino.
Dalla chiusura del Bim Tronto a fronte dei precedenti 20.000€ annui incassiamo oggi circa  120.000€ ; il secondo potrebbe portare alle casse del comune circa 80.000€ annui qualora fosse liquidato.
La nostra politica privilegia i cittadini, vittime vere della crisi e ci sembra intollerabile e vergognoso dimenticarsi del dovere di amministratore in cambio di una poltrona politica.
Siamo partiti abolendo l’IMU e vogliamo continuare agevolando i lavoratori e gli studenti che ogni giorno percorrono decine di km su strade provinciali oramai diventate impercorribili
".
 

Vorrei sapere dove sono state finora le associazioni ambientaliste.
Vorrei conoscere il loro parere sull'attività storica di captazione delle acque del Tordino e del Vezzola, deviate in parte verso la diga di Piaganini e riversate nel Vomano per ragioni idroelettriche.
Vorrei conoscere i risultati per le zone montane, a parte quelli economici, fondamentali per il mantenimento delle attività statutarie del BIM, visto che l'Enel è tenuta al "Ristoro" per l'utilizzo del territorio.
Vorrei conoscere i progetti di risanamento e protezione ambientale sviluppati dal Bim fino a questo momento.
Non m'interessano le attività di sponsorizzazione, la finestra sul cortile del parco o per ultimo i binocoli regalati al Corpo Forestale dello Stato.
Il Tordino e il Vezzola hanno perso con il tempo la capacità di autossigenarsi, perdendo nella stagione calda molta acqua.
Non ci vuole molto a comprendere l'importanza del moto dell'ossigeno.
"Quando le acque si muovono in modo rapido e turbolento si mescolano ad un gran numero di bolle d’ aria ed assorbono o2 fino a saturarsi, come accade nei freschi torrenti zampillanti in montagna e in mare durante le tempeste ad opera delle onde.
Così sono proprio le acque stagnanti quelle in cui l’ o2 arriva più facilmente a scarseggiare, fino a causare la morte dei pesci per asfissia. L’ o2 che contengono, infatti, viene consumato facilmente dai processi di decomposizione delle alghe e degli altri organismi quando muoiono, senza essere rimpiazzato dall’ o2 che diffonde dall’ aria troppo lentamente attraverso la superficie calma dell’ acqua.
(it.ewrite.us/come-misurare-l-ossigeno-disciolto-nell-acqua-90611.html )


Quali sarebbero i risultati oltre alla scomparsa di molta fauna ittica e floreale?
Fiumi ridotti a cloache estive a cielo aperto.
Il Vomano non ha mai avuto la capacità di letto per sopportare periodiche ondate anomale.
Risultati? Inondazioni fino all'arenile turistico.
Chiedere a Pineto e comuni costieri limitrofi.

Lo stato attuale del Vomano?
Il letto è completamento ricoperto di canne e detriti trasportati dalla forza dell'acqua.
Che cosa fa il BIM per "Ristorare" i suoi fiumi?
Che cosa fa la politica?
Nulla.
Questo è il più grosso danno ambientale nella storia della Provincia di Teramo.
Tutto tace.

 

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Commenti

Posto alcune riflessioni sul tema proposto da Falconi: 1. le entrate del BIM provengono esclusivamente dagli elevati oneri di concessione versati dall'ENEL; 2. i titolari delle concessioni idriche effettuano regolarmente rilasci sull'alveo dei fiumi al fine di assicurare il Deflusso Minimo Vitale previsto dalle Leggi in vigore; 3. la situazione delle captazioni nella ns. Provincia è, in linea di massima, ferma agli anni 40 (forse ci si ricorda tardi dell'eventuale ipotizzato danno ambientale); 4. le opere di sbarramento (dighe e traverse) svolgono una virtuosa opera di regolarizzazione delle piene nei casi di alta idraulicità e di accumulo di risorse idriche ai fini irrigui e potabili nei periodi di siccità; 5. per quanto evidenziato al punto precedente, in assenza di sbarramenti, la situazione del Vomano e della sua foce sarebbe sicuramente peggiore, inoltre diverrebbe critica la gestione dell'accumulo delle risorse idriche per i periodi di siccità; 6. gli eventi critici, a cui stiamo assistendo ultimamente, non dipendono da sbarramenti esistenti da più di 60 anni bensì dai tanto discussi cambiamenti climatici e dalle recenti opere scellerate realizzate sul territorio; 7. anch'io mi chiedo: a cosa serve questo BIM?
Non comprendo le motivazioni di tanto menefreghismo . Quello che più mi colpisce e irrita e' la disattenzione e apatia delle popolazioni interessate ,che con il loro silenzio, hanno avallato una politica territoriale disastrosa.Giancarlo ha fatto benissimo a documentare questa situazione di disagio ambientale ,perché il suo intervento possa essere da stimolo per tutti,associazioni comprese.
Basta andare nelle vicine Marche per capire sempre la solita differenza di amministrazione. Hanno ripulito i letti dei fiumi tra nei disntorni di Pedaso Grottammare. Avranno fatto queste opere anche altrove ma io riporto solo quelle che ho visto. Dentro al BIM ci sono anche cariche trasversali intrecciate.
Gentile Falconi, rimango sorpreso dalla lettura dell'articolo per diversi motivi che meritano approfondimenti non certo liquidabili in un breve commento che mi appresto a fare. Registrare un'assenza delle associazioni ambientaliste teramane (quindi WWF Teramo compreso) sulla problematica dei fiumi, lo ritengo ingeneroso nei confronti del WWF stesso, ed è qui che mi sorprende, un attento articolo dovrebbe fare dei distinguo anche citando quali associazioni sono presenti ed operano realmente sul territorio (anche nelle aule dei tribunali) e quali no. Dire al WWF locale dove è stato finora, riferendosi alla problematica indicata, significa non aver seguito per diversi anni l'attività dell'associazione che - sempre in merito alla materia "fiumi" - ha evidenziato e portato all'attenzione dell'opinione pubblica mediante innumerevoli azioni presso istituzioni, innumerevoli comunicati stampa che una semplice ricerca può confermare. A titolo di esempio basta ricordare quanto ci si è battuti sul deflusso minimo vitale dei fiumi o sugli interventi scriteriati in alveo. Anche se probabilmente impegni famigliari e personali mi impediranno di portare avanti il rinnovato mandato di presidenza, è una precisazione che mi era dovuta soprattutto per ringraziamento e rispetto dei volontari attivisti che vanno lodati e ringraziati da tutta la comunità teramana o comunque da chi ha a cuore le problematiche ambientali per il loro lavoro dietro le quinte che portano avanti con competenza e passione. Un caro saluto Pino Furia Presidente WWF Teramo
Poltrone, solo ed esclusivamente poltrone
Ma il BIM ha la facoltà di fare questo tipo di opere? Il risanamento dei bacini fluviali toccherebbe alla provincia. Daccordo che si debbano denunciare gli eventuali malefatti dei vari enti...ma non creiamo caos da una sorta di "maleinformazione"!!
Giovanni inizia a dare risposte concrete ai tuoi elettori se vuoi arrivare dove ti sei prefisso anziché stringere accordi con i tuoi "amici" politici. La gente ha gli occhi aperti. Prendi una posizione anche tu su questi BIM è una cosa che Giancarlo dovrebbe chiedere a tutti i politici.
Caro Teramano...non penso proprio di essere il Giovanni che credi. E comunque mi permetto di dirti che sei andato fuori tema...hai risposto alla mia domanda con un'altra riflessione.
Riepilogando la situazione di degrado dei nostri fiumi è colpa: 1. del Bim? 2. degli ambientalisti? 3. delle dighe? 4 delle captazioni eccessive? Il buon Oscar Carogna (Maccio Captonda) aggiungerebbe 5. degli zingari? http://www.youtube.com/watch?v=n3oDiYqWi98
Sarà sempre la solita, stucchevole, storia... Si chiede da più parti ed a gran voce la chiusura di un ente ritenuto "inutile"? Benissimo, poi cosa accade? Che ci sono apparizioni in tv, convegni, conferenze stampa e quant'altro ad opera dei signori interessati per dimostrare che l'ente non è inutile. Cosa accadrà poi ancora? Nulla di nulla. Con il BIM ci siamo già passati (ricordate l'ICI incassata dai comuni e le ospitate in tv?), ma è solo uno dei tanti esempi. Allora come si fa? Non saprei, mica si può inneggiare al prosieguo della crisi economica per cambiare le cose...

Gentile Presidente Furia,

grazie per il suo equilibrato intervento.
Vorrei dire lo stesso di molti suoi iscritti di Teramo.
Non ci sono problemi... l'equilibrio e la tolleranza dell'altrui opinione è questione di educazione  e civiltà.
Le faccio una domanda....Ha rivendicato mille battaglie per la salvaguardia dei nostri fiumi.
Come giudica i risultati di queste battaglie?
Come definisce lo stato attuale dei nostri fiumi?
grazie...

Caro Giancarlo, sul BIM hai ragione, potrebbe tranquillamente essere sciolto e le sue funzioni svolte dall'ente PARCO (Ente deputato alla tutela delle risorse naturali e quindi anche dell'acqua) per fare ciò è necessario un passaggio nazionale ed una modifica alla norme sulle aree protette. Non è facile ma un percorso da intraprendere. A me sognare piace. Sulle associazioni ambientaliste ed i fiumi, ti sbagli di grosso. Credo che negli ultimi 20 anni sono state solo loro a sollevare l'attenzione sulla follia della gestione delle aste fluviali: denunce, manifestazioni, azioni di sensibilizzazioni con scuole e turisti etc.etc.Un lavoro veramente grande. Quando dico tutte intendo tutte, dalla Lipu, al WWF dalla Legambiente al CAI e Mountain Wilderness ed alcune ( non poche direi, svolte direttamente da me insieme ad altri ( Adriano Di MIchele Roberto Rotella, Giuliano di Gaetano, Pierluigi Ricci, Fausto Pompili, Dante , Filippo Di Donato e, da ricordare con grande stima ed amicizia, , il buon Michele Scuderi e tantissimi altri, scusate se dimentico qualcuno) Se penso che solo questa mattina ho organizzato un progetto di educazione ambientale con una scuola di Campli proprio sul tema dell'acqua ed importanza dei fiumi,...... Inoltre solo qualche mese fa , durante la campagna elettorale, come associazione MOUNTAIN WILDERNESS abbiamo cercato di stanare i futuri onorevoli e gli attuali proprio su una serie di priorità fra cui la gestione dei fiumi ed il "famoso" minimo deflusso vitale...... ( che approfondiremo fra poco). Certo, c'è un però. Il sol fatto di doverlo raccontare dimostra che non siamo stati incisivi, non abbiamo lasciato un segno ( se anche tu, che sei certamente un attento osservatore, ti sia dimenticato di tante cose fatte) . Vedi ci sono strategie diverse da affrontare per la difesa delle politiche ambientali, si può scegliere di scatenare una guerra pubblica fatta di comunicati stampa, denunce, manifestazioni oppure e questa è stata la mia scelta negli ultimi anni, un lavoro sommerso, dedicato all'educazione dei ragazzi e degli adulti, attraverso azioni nelle scuole , nelle università, con i turisti, con gli insegnanti, nella speranza di costruire un popolo un po' migliore. Ho sbagliato? forse. Si può fare di più? sicuramente . Ma certamente non siamo stati a pettinar le bambole nè a smacchiare giaguari . La stessa cosa non può dire della mala politica che ha portato a - 70milioni il Ruzzo con circa il 50% di perdite di acqua dalle condutture,( SOLO PER UN ESEMPIO) a cui nessuno crede che non ci siano colpevoli. Forse su questo siamo stati troppo disattenti. Scusate. Con amicizia
...per cortesia...toglietemi sta curiosità ...lo ripeto...cosa c'entra il Il BIM con la pulizia dei fiumi??

Caro Massimo, le battaglie o si vincono o si perdono...sei d'accordo?
Un esempio.
Sciopero della fame per Oncologia. Richiesta del medico. Vittoria. La battaglia si può raccontare o altrimenti mi sarei stato zitto...o forse....non avrei avuto la vita per raccontarla. Le battaglie sui nostri fiumi che cosa hanno portato?????????

Ti rispondo io....purtroppo...nulla.
I Fiumi stanno morendo. La Responsabilità?

Nostra, vostra, di tutti noi....

mi dispiace ma sbagli, le battaglie si combattono se si ritengono giuste. Poi si possono perdere o vincere ma la vittoria o la sconfitta possono proprio non dipendere da te. Anche l'esempio che citi non dipende solo da te, lo sai bene. Credimi ti occupi di acqua e di fiumi da troppo poco tempo. Se conoscessi la storia delle captazioni sapresti che molto è stato vinto. Se fossi stato, non ieri ma oggi, alla confluenza del Mavone con il Vomano sapresti bene da dove vien il problema di quel fiume. Se conoscessi l' alta Valle del Tordino, le sorgenti del Tordino, la valle delle Cento Fonti sapresti bene che sono state difese da molte peggiori captazioni e industrie di imbottigliamento.( dov' eri ? avresti detto tu io ,invece dico preso da altri problemi altrettanto seri ) Mi spiace io apprezzo molto il lavoro che svolgi e la passione che ci metti. TI prego non fare il classico errore "teramano", apprezza anche la passione ed il lavoro degli altri. Insieme la città cresce. Ciao massimo

Massimo, infatti ho ascoltato i tecnici. Tedeschi e italiani. Il tordino e il Vezzola, stanno morendo. Il Vomano è in pericolo.
La battaglia a Oncologia è stata per ora vinta dalla gente e dai malati di cancro. Abbiamo fatto rete.
Voi non siete stati capaci di farvi comprendere e sensibilizzare le persone.
Noi con la nostra ignoranza abbiamo fatto il resto.
Questa è una provocazione e tu fai l'errore del teramanio che non comprende, non coglie e s'ingalletta.

Un abbraccio.

G

Allego il link allo " Valutazione del Deflusso Minimo Vitale" commissionato dalla Regione Abruzzo, rev. Febbraio 2010. http://www.regione.abruzzo.it/pianoTutelaacque/docs/elaboratiPiano/A1_6… Chiedo agli illustri amministratori e rappresentanti di associazioni ambientaliste, che hanno postato commenti lasciando velatamente intendere di conoscere l'argomento in maniera approfondita: 1. a che punto siamo in Abruzzo, e nella Provincia di Teramo, con l'attuazione dei rilasci per DMV? 2. da quanti anni il DMV viene assicurato nei bacini di compentenza di altre Autorità (tipo PO, Serchio, Adda, ecc,)? 3, se la ns. Regione è in ritardo, di chi è la colpa? Grazie in anticipo per le risposte
mi dispiace ma sono tranquillissimo. Vedi in Italia chi ha necessità di far credere che tutti sono uguali meno che lui , tutti sbagliano meno che lui tutti ladri meno che lui, c'è ne già uno e sinceramente mi sembra abbastanza. Se vinco o perdo poco importa. Mi interessa anche il gioco. ciao ciao e non ti arrabbiare se qualche volta non sembri il primo. Ricordati che con l'età si acuiscono i nostri lati peggiori del carattere. Fra 40 anni non ti si potrà "manco" dire buongiorno !!! ( ovviamente scherzo) ciao massimo
Caro Falconi, potresti essere cortesemente più chiaro nello spiegare cosa significa ".. il Tordino, il Vezzola e il Vomano stanno morendo"? Posta cortesemnte gli studi di questi tecnici con cui hai parlato (ci mancavano pure i tedeschi!) come ho fatto io per il DMV: unico studio rigoroso fatto nella ns. Regione, dal quale non risulta quello che tu affermi. Cerchiamo, se possibile, di non fare terrorismo senza portare prove documentate.

Esperto, esci dagli studi e vieni con noi a far di passi lungo fiume.
Lungo la super strada.
Vedrai. Quando vuoi.

Massimo non aspiro agli 80...;) e la galletta è evidente...
Ma non ti preoccupare...per il resto se avessi voluto un posto al sole...avrei fatto il giornalista e non il blogger;)

Ecco Falconi, ora mi piaci, se esco dagli studi e vengo con te a fare due passi sul lungofiume sicuramente ti darò ragione ... e avrò pure modo di spiegarti le motivazioni di quel degrado :) Ma, per cortesia, in futuro cerca di non avvalorare le tue giuste impressioni con il parere di pseudotecnici ... non Esperti a dovere :)
Per Fraticelli, bella idea quella di sciogliere il BIM e trasferire le sue funzioni all'Ente Parco. Così l'Ente Parco potrebbe incassare il malloppo delle concessioni, con tanto di belle risorse fresche per fare clientelismo e finanziare le sagre della porchetta. Le entrate provenienti delle concessioni devono andare ai centri di spesa più vicine ai cittadini, ovvero ai Comuni ... sperando che almeno ci riducano la TARSU ... ma forse anche qui mi sto illudendo :((
I Teramani hanno scelto di perdere i loro fiumi quando hanno VOLUTO IL LOTTO ZERO E NON LA VARIANTE NORD, questa la vera zozzeria altro che ipogeo......
Vomano e Tordino, sono fiumi a carattere torrentizio, quindi soggetti a forti variazioni di portate, non di rado in periodi siccitosi la portata del Vomano scende attorno agli 8 mc/sec! A differenza del Pescara, per esempio. I prelievi effettuati tutt'ora dall'ENEL, alla quota 400 dei torrenti Tordino e Vezzola costituiscono in gergo delle laminazioni,o prelievi parziali, le cui portate vengono restituite integralmente in contrada Venaquila, poco a monte di Montorio sul Vomano, per il deflusso minimo vitale a beneficio della cittadina di Montorio, non contribuendo più alla produzione idroelettrica di Montorio, S.Rustico, (una volta definita "Carbone Bianco"). La pessima condizione qualitativa dei due principali fiumi del Vomano e Tordino, di anno in anno risale sempre più verso le sorgenti. Per il Vezzola andrebbe svolto un discorso a parte, per considerare il suo deflusso in sottocorrente che in parte risulta prelevato per il laghetto della Villa Comunale di Teramo e per le esigenze del Nucleo Industriale ... Infine sulla qualità delle acque, oltre alla scomparsa della fitodepurazione che i due fiumi svolgevano, grazie alla vegetazione ripariale in anni recenti sradicata scriteriatamente nonostante la decisa e ripetuta presa di posizione del WWF presso gli uffici regionali situati nell'ex Genio Civile, non va dimenticata la mancanza assoluta (nella maggioranza dei casi) o il mancato controllo del funzionamento nei pochi casi in cui esistono, dei depuratori nei comuni montani (si pensi alle numerose frazioni di comuni come Grognaleto che nel periodo estivo registrano più del raddoppio dei residenti ! Una per Tutti la popolosa frazione di Nerito, sede comunale ... poco a monte di Aprati, ad agosto, risalendo verso Le Capannelle, si attraversa il ponticello dove si sversa la raccolta delle acque nere della suddetta frazione, in apnea ! ....
I miei complimenti ad Angelini, finalmente un commento condivisibile
girate la problematica alla Regione che ancora non ha definito i vari DMV e alla Provincia per il degrado dei fiumi

Esperto...scusa...ehm...chi ha commissionato lo studio che hai postato?
Non dirmi l'Enel, ti prego.

Caro Falconi, lo studio che ho postato è stato commissionato dalla Regione Abruzzo come si evince chiaramente dal frontespizio. Colgo però la tua sottile ironia :) Evidentemente se la Regione Abruzzo ha chiesto anche la collaborazione di una Società partecipata ENEL qualche motivo ci dovrà pur essere ... motivazioni valide o non valide? Solo gli illustri amministraori e rappresentanti delle associani ambientalistiche potranno darci una mano a dissipare questo ns. atroce dubbio ... speriamo si decidano a fornirci una risposta esauriente
magari l'avesse fatto l'Enel, almeno esisteva
Mi sa che Bum e Bam sò arrivati...!

Un video visto da 78 persone.
Inutile perchè descrive semplicemente un episodio biologico. Le cause?
Captazioni. Vi sono state denunce?
No. Quindi?

Caro Falconi, provo a dare un contributo. Nel tuo articolo, vedendo come stanno messi i fiumi teramani, ti chiedi anche cosa hanno fatto in questi anni gli ambientalisti. Per quanto riguarda il WWF, ho fatto una ricerca sul nostro blog (http://lagramigna.blogspot.com) ed ho trovato una lunga serie di notizie che riguardano attività del WWF provinciale sui danni arrecati ai fiumi teramani. Ne riporto alcuni (vanno dal 2007 al 2012): http://lagramigna.blogspot.it/2012/06/come-si-distrugge-un-fiume-con-i-…http://lagramigna.blogspot.it/2012/01/cera-una-volta-il-parco-fluviale-…http://lagramigna.blogspot.it/2011/12/si-vede-lalbero-nellalveo-ma-non-…http://lagramigna.blogspot.it/2011/10/il-torrente-vezzola-invaso-dalle-…http://lagramigna.blogspot.it/2011/08/dove-si-costruisce-sempre-sui-fiu…http://lagramigna.blogspot.it/2011/07/fiumi-massacrati-nel-teramano-cos…http://lagramigna.blogspot.it/2011/06/distruzione-fiumi-tocca-al-vezzol…http://lagramigna.blogspot.it/2011/03/altro-che-viabilita-sfigata.htmlhttp://lagramigna.blogspot.it/2010/11/acqua-rischio-petrolio.htmlhttp://lagramigna.blogspot.it/2010/10/ruspe-in-azione-sul-tordino-ma-ch…http://lagramigna.blogspot.it/2010/09/inquinamento-fiumi-teramani-una.h…http://lagramigna.blogspot.it/2010/08/torrente-vibrata-corso-dacqua-in…http://lagramigna.blogspot.it/2009/12/il-tordino-trasformato-in-un-cana…http://lagramigna.blogspot.it/2009/07/scomparsa-della-spiaggia-ed.htmlhttp://lagramigna.blogspot.it/2008/10/discarica-abusiva.htmlhttp://lagramigna.blogspot.it/2008/09/lo-scandalo-dellacqua-abruzzese-a…http://lagramigna.blogspot.it/2008/09/inquinamento-sul-fiume-vomano.htmlhttp://lagramigna.blogspot.it/2008/07/fiumi-abruzzesi-al-collasso.htmlhttp://lagramigna.blogspot.it/2008/06/piano-darea-della-vallata-del-tor…http://lagramigna.blogspot.it/2008/04/il-tordino-dallalto.htmlhttp://lagramigna.blogspot.it/2008/01/torrente-vibrata.htmlhttp://lagramigna.blogspot.it/2007/09/verde-urbano-teramo.html Il primo dossier del WWF Teramo sulla gestione dell’acqua del Fiume Vomano risale al 2000: esaminava brevemente, ma in maniera dettagliata tutte le problematiche di questo fiume (peraltro già note, poiché il geologo teramano Leo Adamoli lo ha studiato per anni, organizzando anche convegni nazionali). Questo dossier non è pubblicato in rete, ma posso spedirtene una copia. Ugualmente posso spedirti due dossier del WWF Abruzzo (che ovviamente prendevano in considerazione anche i corsi d’acqua del teramano) che abbiamo fatto nel 2008 su depurazione e stato di qualità dei fiumi di tutta la regione (rendemmo così noti i dati dell’ARTA che nessuno sembrava conoscere). Sull’argomento abbiamo anche prodotto un dossier su depurazione naturale delle acque (https://www.wwf.it/UserFiles/File/AltriSitiWWF/Abruzzo/WWF.pdf), un nuovo dossier sulla situazione dei fiumi abruzzesi nel 2010 (https://www.wwf.it/UserFiles/File/AltriSitiWWF/Abruzzo/DossierFiumiWWFA…) ed un ulteriore dossier sui pericoli per i corsi d’acqua derivanti dalle ricerche di idrocarburi (https://www.wwf.it/UserFiles/File/AltriSitiWWF/Abruzzo/DossierWWFLegamb…). Oltre a queste attività, sul tema della tutela dei nostri fiumi negli anni abbiamo organizzato convegni, progetti di educazione ambientale, lezioni nelle scuole e sul campo con scolaresche, giornate di pulizia (io personalmente me ne ricordo sul Vomano, sul Vezzola, sul Vibrata e sul Tordino), nonché escursioni lungo i fiumi per far verificare il loro stato di degrado. Queste attività hanno per noi del WWF una grande importanza poiché siamo convinti che la crescita della consapevolezza e della conoscenza dei problemi ambientali tra i cittadini sia una delle attività centrali per un’associazione ambientalista. Ogni volta che facciamo iniziative di questo tipo, cerchiamo di pubblicizzarle con comunicati e conferenze stampa. Da questo lungo elenco (sicuramente noioso e me ne scuso) credo che si possa affermare tranquillamente che le cose fatte siano state tante. Certamente si sarebbe potuto fare molto di più. Noi con le nostre forze di associazione di volontari siamo riusciti a fare questo. Per quanto riguarda il secondo aspetto, l’efficacia della nostra azione, il discorso si fa più complesso. Se il WWF presenta un esposto alla magistratura perché vengono autorizzati interventi sull’alveo dei fiumi che contrastano in maniera evidente con la legge (e aggiungerei con il buon senso) e la magistratura non ritiene di dover intervenire, il WWF cosa può fare? Quando ci fu il taglio delle piante nell’alveo del Vezzola, come WWF Teramo presentammo due esposti alla magistratura con tanto di relazione tecnica che evidenziava il danno arrecato all’ecosistema fluviale. Purtroppo la cosa non ebbe seguito. Quando lo stesso intervento vi fu sul Tordino, procedemmo in maniera diversa. Andammo a parlare con il Genio Civile che aveva promosso l’intervento. Portammo anche le Linee Guida elaborate dalla Regione Abruzzo che espressamente vieta quel tipo di intervento. Anche in quel caso, tante belle parole, ma si è continuato a fare lo stesso. Quando abbiamo stampato ed inviato a tutti i Comuni, alla Provincia ed alla Regione un dossier promuovendo sistemi di depurazione naturale delle acque e nessuno (ribadisco nessuno!) ha sentito il dovere di risponderci, cosa possiamo fare? Io credo che si possa fare una sola cosa: insistere! Ed è proprio quello che cerchiamo di fare. E così facendo riportiamo anche vittorie importanti: come è successo quando abbiamo bloccato il progetto della vendita dell’acqua di tre fiumi abruzzesi (tra cui il Vomano) all’Acquedotto Pugliese (progetto da oltre 1.000 milioni di euro per portare dai 200 ai 300 milioni di metri cubi di acqua all’anno dall’Abruzzo alla Puglia). E come stiamo cercando di fare da alcuni anni a questa parte con il Piano di Tutela delle Acque che la Regione Abruzzo sta predisponendo (in fortissimo ritardo) e che il WWF e tante altre associazioni ambientaliste stanno cercando di far modificare profondamente affinché sia effettivamente un piano capace di migliorare la situazione dei nostri corsi d’acqua e non di peggiorarla. L’efficacia di un’azione va commisurata a fattori esterni oltre che a quelli interni. Lo sforzo che noi possiamo fare è quello di migliorarci. Ma la nostra capacità di migliorare dipende da quante altre persone saranno disposte a lavorare su questi temi (che poi sono solo un aspetto delle problematiche ambientali). I problemi ambientali del nostro territorio sono talmente grandi che sicuramente si dovrebbe fare di più e meglio. Ben vengano quindi anche i tuoi suggerimenti per renderci più efficaci, per comunicare meglio quello che facciamo. Così come speriamo che siano sempre di più coloro che si avvicinino al WWF e diventino volontari: noi ci riuniamo tutti i venerdì sera dalle ore 21:30 nella nostra sede in via De Vincentiis n. 1 a Teramo (il nostro indirizzo e-mail è teramo@wwf.it). E saremo felicissimi di avere al nostro fianco nuove persone desiderose di migliorare il nostro ambiente.

Tutti letti, da tempo.
La mia domanda è sempre la stessa. Dove hanno portato i vostri dossier?
Quale risonanza mediatica?
Perchè non siete riusciti a raggiungere l'opinione pubblica?
Che cosa ne pensate delle captazioni dell'Enel?
La risposta stizzita dei vostri volontari apre a un gruppo esclusivo piuttosto che inclusivo.
Non abbiamo mai messo in dubbio la volontà del WWF, ma in questi casi ciò che interessa è il risultato.
I fiumi stannno morendo per le opere dell'uomo sul nostro territorio e al di là delle ottime intenzioni...non abbiamo registrato una  posizione forte e clamorosa.
Piuttosto politica.
Leggerà presto un nostro articolo a riguardo.
Grazie Presidente per il suo intervento.

Scusi Falconi però credo che non sia affatto confrontabile una tematica così complessa e vasta come quella che va dalle dinamiche fluviali in rapporto agli interventi scriteriati dell'uomo o della tutela della risorsa idrica (superficiale e profonda) sia dal punto qualitativo (inquinamento) che quantitativo (prelievi) con quella (di tutto rispetto con il merito che avete avuto nella risoluzione) del reparto di Oncologia dell'Ospedale di Teramo, da poter considerare battaglie vinte o perse (e non si capisce da chi) in questo campo. Il problema dello stato dei corsi d'acqua è nazionale... mondiale. Lo stato dei corsi d'acqua nel teramano è penoso sia dal punto di vista qualitativo (inquinamento presente) che dal punto di vista quantitativo legato non solo ai prelievi....per diverse ragioni, non ultima, anzi, quella culturale. Come ad esempio è penoso lo stato di prevenzione messo in atto finora per quanto riguarda il rischio sismico nella nostra regione. Il vostro esperto, o quello che si dice tale in questo blog, afferma una grossa corbelleria quando cita gli sbarramenti operati (es. dighe sul Vomano) come solo effetto benefico legato alla laminazione delle piene o addirittura alla ricarica delle falde acquifere (depauperate completamente a valle a causa dell'erosione provocata dagli sbarramenti al corso d'acqua), quando è già stato dimostrato dagli studi Aquater del 1993 che tali sbarramenti, come effetto principale sui corsi d'acqua, hanno determinato l'erosione di questi (basti vedere il canyon del Vomano) e della costa trattenendo gran parte del trasporto solido. In assenza degli sbarramenti sul Vomano la situazione di tale fiume, delle falde acquifere della piana alluvionale e della sua foce sarebbe nettamente migliore altro che peggiore! Ma queste sciocchezze dove le ha lette? Sui prelievi suggerisco sia al WWF che ai giornalisti in genere di approfondire la problematica. Uno spunto ad esempio potrebbero essere i canoni delle derivazioni, i quali vengono per intero incassati dalla Regione Abruzzo e non credo siano proprio pochi...più o meno 10 milioni di euro l'anno. Date una occhiata alla ultima legge finanziaria regionale come sono stati dirottati...una buona fetta per le spese della segreteria del governatore....niente o quasi niente di tali canoni viene investito per i controlli, con del personale, sul territorio (prelievi abusivi..regolarizzazioni di quelli presenti...ecc) e quindi per la salvaguardia della più importante risorsa naturale che abbiamo....
Per Un tecnico, da quello che scrive evinco che Lei non è un tecnico Esperto. Se lo fosse forse saprebbe che: 1. la gran parte degli apporti virtuosamente captate dagli sbarramenti su fiume Vomano non appartengono al bacino idrografico del Vomano; 2. le dighe citate trattengono gran parte del materiale solido perchè le Leggi attualmente in vigore impediscono di lasciar defluire a valle tali depositi ... nessuno si impegna per cambiarle ... e nella nostra Regione viene pure ostacolata l'attività di fluitazione (provi a documentarsi su questo termine per Lei certamente ignoto) ; 3. affermare che gli invasi artificiali siano dannosi è il colmo ... vada a farsi un giretto in Africa
Per coloro che volessero documentarsi sulle tecniche di fluitazione per lo smaltimento delle sedimentazione nei bacini artificiali, con conseguente riempimento dei "canyon" (definizione del Tecnico non Esperto) a valle, allego il link ad uno studio sulla Valgrosina. http://www.mtsn.tn.it/pubblicazioni/18/87/04%20castelli.pdf Falconi, tra una passeggiata e l'altra sul lungofiume, cerca di entrare ogni tanto in questi studi :) ... e cerca cortesemente di evitare consulenze da parte di tecnici crucchi per il prossimo articolo che minacci di scrivere sull'argomento :)
Capisco sempre di più perchè il problema è culturale malgrado i numerosi convegni tenutisi proprio a Teramo su tali tematiche..convegni scientifico-divulgativi sistematicamente disertati da politici e giornalisti....e poi ecco gli esperti...veniamo ai punti dell'esperto del giorno: 1. se la gran parte degli apporti "virtuosamente" captati dagli sbarramenti su fiume Vomano non appartengono al bacino idrografico del Vomano (che comprende logicamente quello dei suoi affluenti) a quale cavolo altro bacino dovrebbero appartenere? a quello del Tronto? a quello del Tordino? a quello del Po? 2. quindi sono le leggi che trattengono il trasporto solido (il quale rispettoso più che degli italiani della legge di fronte a questa si ferma) e non le dighe, le traverse fluviali a protezione dei ponti o le briglie poste nella parte più alta dei corsi d'acqua...le leggi, casomai, per una questione legata al possibile inquinamento di tale trasporto solido depositatosi negli invasi, e sicuro intorbidamento per il rilascio improvviso, impediscono il rilascio libero e non controllato. Il trasporto di legname per fluitazione regolamentato già nel 1913 tramite gli artt. 64, 65 e 66 del R.D. 959 del 11 luglio 1913 non c'entra un fico secco con il trasporto solido trattenuto dagli sbarramenti... 3. affermare che gli invasi idrici non siano dannosi al delicato equilibrio di un corso d'acqua non è il colmo ma è da ignoranti infatti basta anche la sola lettura di wikipedia che riporta "Problemi ambientali possono essere costituiti dal fatto che gli sbarramenti (dighe) bloccano il trasporto solido dei fiumi (sabbie e ghiaie) alterando l'equilibrio tra l'apporto solido e l'attività erosiva nel corso d'acqua a valle (erosione del letto del fiume e, talvolta, "taglio dei meandri" per la maggiore velocità) fino al mare dove, per il diminuito o nullo apporto solido si assiste al fenomeno dell'erosione delle coste." Per quanto riguarda il caso specifico e unico in fatto di erosione accentuata del fiume Vomano rimando , a chi ha voglia un pochino di documentarsi all'interessante pubblicazione degli atti del 4° Geological Day sul tema "L'impatto degli interventi antropici sulla dinamica fluviale e possibilità di recupero ambientale" del lontano giugno 1993 e in particolar modo all'articolo "Evoluzione geomorfologica recente e processi erosivi in atto nell'alveo del fiume Vomano" a cura di Leo Adamoli e Tullio Bertini. Invece di recente (1-2 marzo 2012) si è tenuto proprio a Teramo tale Convegno al quale, come al solito, si è registrata l'assenza di gran parte dei politici che amministrano i nostri Enti Locali come quella dei giornalisti che poi sui quotidiani sparano innumerevoli sciocchezze sul tema. http://www.ingegneriteramo.it/sites/default/files/Brochure%20%20Convegn…
Caro Tecnico leggi bene gli studi Aquater e vedrai che trovi anche altre cause(le principali) riguardo alla formazioni dei canyon sul Vomano tipo asportazioni di inerti per diverse tonnellate. Chi doveva controllare? La Regione,la Provincia, le associazioni ambientalistiche ecc. ecc.?Boh Per quanto riguarda il ripascimento a valle delle dighe credo che il gestore degli invasi sarebbe ben contento, se potesse,ripristinarne la capacità non dico aprendo gli scarichi profondi ma almeno con un processo controllato come la fluitazione.
A quanto pare il Tecnico studia su wikipedia ... purtroppo andando avanti così non potrà mai diventare Esperto. Se con un pizzico di umiltà si fosse degnato di leggere lo studio da me allegato avrebbe capito che la fluitazione di cui parlavo non era certamente riferita al trasporto di legname. E poi, documentandosi su wikipedia sicuramente non riuscirà mai a scoprire da dove provengono gli apporti invasati dagli sbarramenti sul Vomano. Dimenticavo, lui però è stato al convegno del 1 e 2 marzo a Teramo (freechete), pertanto è certo di non sparare sciocchezze. Lo lascio volentieri alle sue certezze da piccolo tecnico, trovo inutile fornire ulteriori riscontri a chi pensa che gli invasi artificiali siano solo ed esclusivamente opere dannose per l'uomo e l'ambiente
Chiudo con questo intervento perchè di fronte ad un tale grande esperto (il cui h index nel settore delle sistemazioni idrauliche e nel campo idrogeologico sicuramente sarà degno di attenzione nazionale) alzo le mani. Forlan è vero negli studi Aquater vengono indicate anche altre concause tra cui le estrazioni selvagge di inerti operate in precisi periodi storici al fine della costruzione delle grandi autostrade, ma è evidente che nel bacino idrografico dove insistono più sbarramenti come quello del Vomano il fenomeno ha assunto caratteristiche uniche per la profondità di incisione nel proprio alveo attivo. Basta vedere come è ridotto a valle del ponte di Castel Nuovo, problema innescato inizialmente anche dal crollo della traversa posta a protezione del ponte nel 1991 (scalzamento alla base e ribaltamento), costruita dalla Regione Abruzzo (il termine Genio Civile non ha senso se non riferito all'Ente a cui apparteneva l'importante struttura statale) nel 1986 senza la dovuta platea di dissipazione dopo il salto per mancanza di soldi. La conseguenza è stata lo scalzamento subito a valle e un processo di erosione regressiva da valle e progressiva da monte, sempre a valle del ponte. Il controllo dell'asportazione di inerti può secondo te appartenere ad una associazione ambientalista? Ci sono precisi compiti assegnati dalle leggi nazionali e regionali in materia e credo sia palese e noto che la regolamentazione dell'attività estrattiva è un compito regionale..evito di citarti la legge. Così come le competenze in campo idraulico e cioè degli interventi sui corsi d'acqua al fine di garantire la sicurezza idraulica di questi è un compito sancito dalle leggi nazionali e regionali, per le quali i corsi d'acqua principali (Tronto, Vibrata, Salinello, Tordino, Vomano, Piomba..) sono di competenza regionale, la rete idrica secondaria in parte tra Provincia e Comuni...anche qui evito di citare le leggi...ma se volete lo faccio volentieri. La mia precisazione sulla fluitazione è stata fatta prima dell'intervento del grande esperto ma postata dopo....(accade anche nei migliori blog)...in genere per fluitazione si intende il trasporto del legname o anche una parte del trasporto solido che avviene in sospensione, in soluzione, sul fondo e appunto anche per fluitazione ( per galleggiamento di materiali leggeri e detriti arborei). Ancora sono curioso di sapere da quale bacino idrografico terrestre provengono gli apporti captati dagli sbarramenti posti lungo l'asta principale del fiume Vomano... Sul prezzo che si paga a causa della costruzione di invasi e sbarramenti (a scopo idroelettrico, per bonifica, a protezione delle pile dei ponti) c'è una marea di materiale in circolazione che indicare solo qualche studio è riduttivo, pertanto ho citato una fonte che in genere (a patto che non venga corretta o smentita) raccoglie e riassume quanto è stato finora prodotto e pubblicato.
Finalmente Tecnico, dal tuo ultimo intervento deduco che sei sulla giusta strada per diventare un vero Esperto :) Di questo passo arriveremo presto a trovare la quadra ... e forse mi deciderò a soddisfare la tua curiosità in merito alla provenienza degli apporti sugli invasi del Vomano. Bravo, continua così :)
SCHEMA IMPIANTI IDROELETTRICI DEL VOMANO immagine: http://cerquetoinforma.altervista.org/blog/wp-content/uploads/2012/08/c… Poiché i naturali immissari del lago non garantiscono i 315.000.000 di metri cubi d'acqua accumulabili, a CAMPOTOSTO confluiscono (direttamente o per pompaggio) le acque derivate dai bacini idrografici del Vomano, Tordino e in parte del Tronto (grazie a 3 canali di gronda: quota 1350 m versante orientale Laga, q1350 occidentale Laga, q1100 Gran Sasso) A monte della Città di MONTORIO scorrono le acque derivate dal bacino del Tordino con il canale di gronda q400 (torrente Fiumicino, Fiume Tordino e Torrente Vezzola). Sono 1.350 l/s (tolti dal bacino del Tordino a quota 400 metri) che vengono turbinate e rilasciate dalla centrale di Piaganini per soddisfare obblighi di legge (dal punto di vista prettamente numerico ci siamo con la legge, ma non sono acque del fiume Vomano). A Montorio scorrono anche le acque rilasciate dallo scarico di fondo della diga di Piaganini (in pochissima parte, perché l'acqua presente nell'invaso viene pompata a Campotosto) e quella di sub-alveo del Vomano o dei fossi affluenti al Vomano presenti nel tratto dalla diga di Piaganini a Montorio. a VILLA VOMANO ("Traversa" del Consorzio di Bonifica NORD) vengono rilasciate le acque di scarico della centrale di Montorio, che comprendono anche quelle del canale di gronda che capta le acque del bacino del Mavone a quota 700 m sul versante teramano della catena meridionale del Gran Sasso (canale gronda q700 gran sasso). Dalla "Traversa" viene ulteriormente derivata dell'acqua per scopi irrigui dal Consorzio di Bonifica Nord del Vomano, che viene rilasciata direttamente nell'alveo del Vomano dopo essere stata turbinata in centrali mini-idro (o nella stessa località Traversa o a Santa Lucia di Pagliare... quella di Villa Vomano è in costruzione). Oppure viene utilizzata per scopi irrigui nelle vallate del Vomano, Tordino e Salinello (considerando che delle vasche di carico del Consorzio si trovano vicino a Montone) dove defluiranno nei vari bacini... qui il link per lo schema degli impianti del Consorzio: http://www.cbnordteramo.it/IMPIANTO%20IRRIGUO%20Vom.%20Tord..htm Qualsiasi opera di presa presenti nei canali di gronda degli impianti idroelettrici del Vomano (q1350 occidentale, q1350 orientale, q1100 gran sasso, q700 gran sasso, q400 tordino... dovrebbero essere una ottantina) non rilasciano acqua ai fini del DMV nel punto stesso di derivazione e, soltanto per scrivere altre due righe, non presentano assolutamente scale di risalita (anche perché non c'è acqua dove i pesci potrebbero risalire). PER DMV: La delibera finale regionale sull'applicazione del DMV è del 29/04/14: http://www.regione.abruzzo.it/pianoTutelaacque/docs/sperimDMV/DGR_312_2… la valutazione del DMV (deliberata nel 2008 ed elaborata dal Servizio Acque e Damanio Idrico della Regione e da un ATI con soci EnelHydro, D'Appolonia e Proger S.p.A.) si può scaricare qui: http://www.regione.abruzzo.it/pianoTutelaacque/docs/elaboratiPiano/A1_6… Conclusione, si può generalizzare e sintetizzre dicendo che non c'è una goccia d'acqua della maggior parte dei fiumi teramani, che non venga derivata e trasportata in altri bacini idrografici o che riesca a fare un intero viaggio dalla sorgente al foce nel suo alveo.
ERRATA CORRIGE per il post delle ore 16:04 del 17/07/14 - la capienza del lago di Campotosto è di 217 milioni di metri cubi d'acqua (dato UB Montorio 2007) - non esiste nessun canale di gronda a quota 700 metri sul versante teramano della catena meridionale del Gran Sasso. Il canale di gronda in questione si trova ad una quota di circa 400-450 m (sempre sul versante teramano della catena meridionale del Gran Sasso) ed intercetta principalmente le vallate del fiume Ruzzo e Mavone (canale gronda MAVONE - RUZZO). Il canale immette nella condotta forzata che scende verso la centrale di Montorio dal serbatoio di Piaganini. Essendo ad una quota più alta del lago, nel caso in cui la centrale di Montorio fosse ferma, l'acqua non dovrebbe aver problemi ad andare a riempire il serbatoio di Piaganini (e quindi essere pompata a Campotosto) o essere turbinata nella centrale di Piaganini. - devono essere garantiti secondo una prescrizione concessione 1.350 litri/sec IMMEDITAMENTE A VALLE DELL'ABITATO DI MONTORIO, per soddisfare le esigenze irrigue e dell'igiene pubblica (pag. 87, "Dichiarazione Ambientale EMAS - 2007) Nella "Dichiarazione Ambientale - Anno 2007" redatta dall'Unità di Business di Montorio nell'ambito delle procedure di certificazione EMAS, troviamo: "Un metro cubo di acqua che dal lago di Campotosto raggiunge il punto di restituzione finale ha percorso complessivamente circa 38 km di gallerie o condotte forzate, impiegando circa 50 ore, ha incontrato tre canali di gronda di lunghezza complessiva pari a 52 km e ha attraversato tre turbine." (pag. 29). (http://www.enel.it/it-IT/doc/azienda/ambiente/dichiarazioni_ambientali/…) IMPORTANTE - IMPIANTI VOMANO MOLTO IMPATTANTI ma STRATEGICI e NON EMISSIVI Gli impianti idroelettrici del Vomano sono un sistema produttivo strategico per l'Italia. Grazie all'enorme quantità di acqua accumulata e pompata a Campotosto e grazie ai 700 MW di potenza disponibile (equiparabile alla recente centrale a ciclo combinato turbo gas realizzata a Gissi 780MW), gli impianti del Vomano possono fornire energia alla rete nazionale ed ad altri impianti produttivi in caso di black out (come avvenuto nel blackout del 2003 in cui "l'intera produzione di tutta l'asta del Vomano consentì, attraverso il ganglio umbro di Papigno e laziale di Roma Nord, di far rientrare alla stazione Termini di Roma i treni bloccati da diverse ore e carichi di passeggeri" - Dante Caserta WWF).