Piano sì, Piano no, Piano sì, Piano no …
Ad un mese esatto dalla sortita mediatica con cui qualche “furbetto” pensava di riaccendere il dibattito sul Piano d’Intervento Integrato di Via Cupa allo scopo di riportarlo all’esame del Consiglio Comunale, nelle ultime ore la stampa ha certificato la morte clinica del Piano.
Eppure il Sindaco Mastromauro aveva dichiarato giorni fa: “Non intendo lasciare che l’accordo pubblico-privato si risolva in un nulla di fatto. Mi impegno anzi personalmente a far sì che le parti coinvolte superino le difficoltà e diano seguito ai contenuti del piano. Non è un caso se è mia intenzione contattare telefonicamente, nelle prossime ore, il signor Serafino Cerulli Irelli per fissare la data di un nuovo incontro”.
Intervistato da Viveregiulianova.it, il Prof. Serafino Cerulli-Irelli ha negato di essere stato finora contattato sia dal Comune sia dall’ARPA: “Leggo che il Comune avrebbe intenzione di riflettere e ridiscutere il programma integrato. Nulla so di preciso. Da Arpa (probabilmente occupata da altre faccende) non ho informazioni, in particolare sulle loro intenzioni riguardanti Giulianova".
Il Prof. Cerulli-Irelli ha detto bene: di questi tempi l’ARPA ha ben altro a cui pensare. Con Sistema S.p.a. in via di smembramento, perdite da bilancio 2012 pari a 42 milioni di euro, una mancanza di liquidità che avrebbe costretto l’Azienda “ad accettare l’ipoteca sui propri immobili pur di ottenere finanziamenti ed anticipazioni necessari per pagare gli stipendi di oltre 900 dipendenti” (fonte: Il Centro), sarebbe irresponsabile da parte di ARPA andare a perder tempo in altre questioni.
E poi, dove troverebbe ARPA la somma stimata in quasi 1,3 milioni di euro necessaria per acquistare i 18.000 mq. di proprietà della Ditta Serafino Cerulli-Irelli, sui cui edificare il nuovo deposito?
Dopo le modifiche al Piano votate in Consiglio Comunale le posizioni tra Comune e Privato si saranno sensibilmente allontanate fino a rendere il Piano irrealizzabile ma forse ancor di più a decidere le sorti del Piano è stato l’abisso finanziario in cui l’ARPA è stata precipitata dai "soliti noti" e dai loro "nominati" che si sono avvicendati sulle poltrone del Consiglio di Amministrazione dell'Azienda.
Le sorprese però potrebbero scaturire proprio dalla drammatica situazione finanziaria in cui versa l'ARPA che, alla drammatica ricerca di liquidità a tutti i costi, potrebbe chiedere al Comune di Giulianova ed alla Ditta Serafino Cerulli-Irelli di essere risarcita dei danni subiti (lucro cessante).
ARPA potrebbe far valere quanto stabilito nella promessa di vendita siglata con il Privato nel 2008, vendita che si sarebbe perfezionata se le cose fossero andate come previsto nell'originaria proposta di Piano.
Il Comune di Giulianova e la Ditta Cerulli-Irelli si potrebbero trovare ad essere trascinati dentro alle vicissitudini, presenti e future, dell'ARPA, ormai prossima al default.
E allora, si salvi chi può!
La Redazione de I Due Punti
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