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Mastromauro, il Cirsu, Ziruolo e Robuffo in cerca d'autore...

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L’antefatto: i Consigli dei Comuni soci del Cirsu conferiscono mandato ai rispettivi Sindaci affinché gli stessi si pronuncino in sede di Assemblea dei Soci per l’adozione del concordato preventivo con continuità aziendale. E così il 10 settembre 2012 l’Assemblea Straordinaria delibera all’unanimità di avviare le procedure per il concordato preventivo.
Così come riportato nel verbale dell’Assemblea Straordinaria del 10 settembre 2012, l’Istituto del Concordato preventivo con continuazione aziendale, previsto dalla nuova normativa introdotta dall’art. 33 del D.L. 22 giugno 2012 n. 83 convertito con modificazione dalla Legge 7 agosto 2012 n. 134 (Cosiddetto “Decreto Sviluppo”). “…… si giustificherebbe al fine di garantire, da un lato, il soddisfacimento dei creditori sociali nel pieno rispetto delle norme di legge, dall’altro il recupero della redditività aziendale, concordando con i creditori stessi un piano di rientro e tenuto conto inoltre che con tale istituto si avrebbe la sospensione degli effetti delle azioni esecutive in corso”.

Nel caso di Cirsu S.p.a. i creditori sono unicamente i Comuni soci.
Il 26 settembre 2012, il Presidente de Cirsu, Andrea Ziruolo comunica ai Sindaci che  i Comuni soci non hanno rispettato la prima scadenza  prevista dal calendario dei versamenti da effettuare a favore del Consorzio stabilito ed approvato nell’Assemblea Straordinaria del 10 settembre.
Da allora sono trascorsi più di tre mesi e non è accaduto nulla di quanto previsto dagli accordi.
Secondo indiscrezioni trapelate da quel di Grasciano, infatti, il Presidente Ziruolo è tornato a scrivere al Comune di Giulianova per sollecitare nuovamente quel pagamento da cui dipendono presente e futuro del Cirsu.

La domanda sorge spontanea: Mastromauro vuol far saltare il Consorzio?
Il Presidente Ziruolo deve essere molto arrabbiato con il Sindaco di Giulianova visto che, nella notte di Capodanno, su Facebook (Gruppo “La Bacheca”), intervenendo in modo puntuale ed incisivo sul “caso Robuffo”, ha voluto richiamare l’art.14, comma 8, del D. Lgs. 150/2009 (“I componenti dell'Organismo indipendente di valutazione non possono essere nominati tra soggetti che rivestano incarichi pubb lici elettivi o cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali ovvero che abbiano rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con le predette organizzazioni, ovvero che abbiano rivestito simili incarichi o cariche o che abbiano avuto simili rapporti nei tre anni precedenti la designazione”).
Chi la fa l’aspetti!

La Redazione de I Due Punti
 

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