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Incuria alla sede storica del Consorzio Agrario di Teramo

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Tenere il posto libero, lasciare il posto libero. Tenere il motore acceso, lasciare il motore acceso. Sinonimi, contrari. Stesse parole. Giochi di linguistica.
Tenere una finestra aperta, lasciare una finestra aperta, tenere una sede storica alla rovina del tempo e dell'incuria, lasciare la stesa alla mercè di tutto.
Questa è la fine della sede centrale del Consorzio agrario di Teramo, in viale Mazzini.
Una finestra aperte, da molte settimane. Topi o uccelli? Vandali? Ladri?
Le persiane rovinate e un patrimonio immobiliare da anni che fa bei numeri solo su di un bilancio cartaceo. Che succede?
Perchè non vendere? Perchè non affittare? Perchè non rilanciare? Perchè non investire? Perchè non controllare? Perchè non chiudere quella finestra?
Chi ci risponde?
 

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Commenti

Rispondo io: il primo regalo di Chiodi, quando divenne sindaco, al suo mentore Tancredi fu il giardino prospiciente la sede della banca di Teramo. Motivo: frustolo abbandonato e oggetto di incuria. Il meccanismo é facile rodato da decenni: bastano alcuni anni di piani.ficato abbandono e poi si puo decidere ogni sorte di ogni cosa. Da 20 mq di giardino alle ferrovie. Da un edificio ad una azienda strategica.O alla sanitá?
Sono d'accordo con Marco, ma aggiungo che bisogna prendere in considerazione anche l'aspetto delle responsabilità civili e forse penali, per quanto riguarda l'aspetto economico e , ma soprattutto l'aspetto della salute. Sarà un caso che gli storni girìno attorno a quel l'edificio ??? Non sarebbe il caso di darlo in uso gratuito alle famiglie di San Nicolò terremotate ?? Ma poi si perderebbe l'opportunità di farlo deprezzarlo e venderlo a due euro !!!! SVEGLIAMOCI TERAMANI ALTRIMENTI CI STANNO METTENDO NEL DIVDIETRO QUALCOS'ALTRO !!!!
Condivido l’articolo e rilancio: ospedale in Porta Romana, ex Manicomio, Teatro Romano etc. Sarebbe troppo bello se ogni giorno (com na “pittm”) sul giornale si leggesse almeno un articolo sui patrimoni, della nostra città, dimenticati dalle amministrazioni con la complicità dell’appiattimento storico culturale della cittadinanza teramana.
Abito nella zona circa 40 anni, che vergogna, hanno chiuso le finestre e messo una pezza con un cartone ad una finestra rotta, ma non hanno raccolto le finestre rotte, non hanno raccolto il piccione morto, non hanno fatto nulla di utile, la sporcizia ed i piccioni sono rimasti, e me li devo respirare io ...... Grazie Amministratori solerti ......