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Tercas-Caripe: La Finac-Cgil cerca i colpevoli...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Chiudete la stalla tanto i buoi sono usciti.
Questa è per noi la sintesi del migliore comunicato interno della Finac-Cgil sul caso Tercas-Caripe.
Le domande andavano poste con coraggio e forza sindacale circa tre anni fa.
La scelta del tempo non era di quei tempi.
Una questione di opportunità?

"Oggi con nostalgia la Cgil si domanda... chi pagherà il conto?
Chi finirà in galera?
Chi ci sta dietro tutto ciò?
Chi pagherebbe per la responsabilità di un simile crimine?
Il Rag. Sora deve delle risposte su Caripe.
Tercas non è stata lasciata sola da Caripe, anzi, perchè oggi tutti quanti si dimenticano della sorella minore?
Sono i conti a essere inesorabili
".

Si legge " Il bilancio Tercas nonostante l'iniezione di centinaia di milioni di euro non chiuderà in pareggio ma si prevede per il 2015 una perdita di circa 62 milioni di euro.
La Cgil continua con le domande .
Chi tira fuori questi soldi?
Chi deve salvare Tercas è disposto ad occuparsi anche di Caripe?

"Perchè inoltre i crediti accantonati in Caripe , che doveva essere un'azienda pulita per diversi anni sono pari a 363 milioni  ( oltre il 60% contro una media di sistema del 40%, medi che avrebbe  salvato Caripe dal commissariamento) ed in Teracs  solo 574 milioni?".

La Cgil pone la domanda delle domande come gran finale.
La stessa che abbiamo posto in ogni nostro articolo.
"Mentre Caripe è in sofferenza patrimoniale e Tercas chiude il periodo di commissariamento in grave perdita si continuano a pagare  cospicui ad personam a numerosi dipendenti Tercas , senza peraltro neppure fornire alle OO.SS l'informativa richiesta  e si spendono decine di migliaia di euro per acquistare  l'auto nuova a qualche dirigente?".
Perchè?

Domande in ritardo per risposte tardive....una bella coppia.
 





 

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Commenti

FISAC CGIL non FINAC.
Perché non girano la domanda ad alcuni dei loro iscritti?
completare prego: una bella coppia di........
Caro falconi, La categoria crediti accantonati mi risulta di difficile comprensione. Ha verificato o ha avuto modo di chiedere a questi geni/collusi del sindacato a cosa si riferiscono. Vogliono forse intendere crediti deteriorati o forse ai soli incagli? Parlano di 40% allora forse stanno parlando di crediti deteriorati? Bene, egregi, la media di sistema è molto più bassa meno della metà. Volendo dire che il danno da incapacità da gregge è nella media di sistema( dove comunque si annidano malaffare e clientelismi) il restante ovvero ca. 700/800 milioni sono i danni arrecati dalla particolare virulenza delinquenziale di Di Matteo/Nisi & co. Ora se qualcosa deve segnalarci la gestione commissariale del caso Tercas la totale inconsistenza del quadro politico/istituzionale ed anche sindacale di questa disastrata e disastranda regione. La Tercas causa la piccolezza strategica delle consorterie a capo delle fondazioni bancarie regionali e dello squallore della politica, è stata scippata al territorio anche con un lauto regalo di cui voi sindacati non avete il coraggio di denunciarne la gravità. Siete purtroppo lo specchio di questa disastrata classe dirigente regionale e non siete, ahi noi , neanche in grado di leggere un bilancio altrimenti stareste tutti in piazza accampati a protestare contro questa maldestra sistemazione della Tercas favorita dall'omonima fondazione ed accettata da Bankitalia . Il delegato Creval dice verità ovvie! Ma l'ovvio è stato da voi sempre schivato! A fine autunno il quadro sarà delineato. Aspettate in silenzio. Prendete posto, signori! L'azzeramento delle ultimi epigoni del sistema bancario abruzzese sta per iniziare. Consiglio agli imprenditori abruzzesi di imparare dialetti nuovi e di imparare il prima possibile gli indirizzi nuovi e i quali sono i nuovi mediatori dell'eldorado bancario. Mi riferisco ai cacciatori di pacate di milioni. Non ai piccolini....non ho dubbi delle loro capacità! Good morning and good luce, Abruzzo! Godiamoci questa giornata di sole, va!
Caro Falconi, Lei non è uno sprovveduto e quindi avrà capito che non è stata data ancora una carta: la situazione della Caripe. Proviamo a ragionarci su. Allora è evidente che l'azzeramento del capitale è dovuto alla politica delle svalutazioni. Se la casa madre, Tercas, ha una politica di copertura delle deteriorate da best performer al 57%, allora il capitale della Caripe è stato assoggettato a questa politica che, sia chiaro, fosse seguita da un banco popolare dovrebbe fare un incremento di capitale doppio rispetto a quello programmato. Allora la Caripe non potrà che essere incorporata nella Tercas e fatta sparire. Ma mi chiedo ed i sindacati se lo dovrebbero chiedere:come è possibile che una banca comprata a fine 2010 per 240 milioni con una due diligence ed un processo di approvazione positivo da parte di Bankitalia, dopo nemmeno due anni ne vale appena 7 di milioni. Si possono fare errori così enormi? Oh non è forse possibile che la Tercas abbia passato un pò di credito deteriorato alla Caripe ? Il sindacato è al corrente di qualcosa del genere o no? Se non è così quali sono le colpe di Bankitalia e quali le azioni risarcitorie da intraprendere ? La situazione non è per nulla chiara. Comunque sia prepariamoci a dire addio a Caripe! Ora è evidente che con tale situazione di dotazione di capitale la Tercas è sovradimensionata di almeno 400/500 unitá. La redditività della BPB non è buona,anzi. Quindi il livello delle deteriorate ed la dotazione di capitale impongono una redditività in crescita veloce in grado di contrastare una situazione in bilico. Sindacati sveglia! Con tale copertura delle deteriorate la Tercas può subito impostare una politica di dismissione a cui la BPB ,come gruppo, accoderà parte delle sue deteriorate. Se il lavoro del commissario è stato di qualità nella ristrutturazione delle banca allora, di sicuro, l'operazione Tercas è un grande affare per la BPB che, insieme all'incremento di capitale di 500 milioni potrebbe essere una svolta per l'intero gruppo e renderlo polo aggregante per altre banche piccole. Tutto bene? Ma nemmeno per sogno! Perché? Chi è il DG della BPB ? Good night & good luck, Abruzzo!
Titiro, Ottime osservazioni sul capitale e sul fatto che nel 2010 tercas compra caripe con crediti deteriorati lasciati al banco popolare....quindi dovrebbero spiegarci come in soli 3 anni si generano perdite per accantonamenti da quasi 100 milioni...... Però dire che ci sono 400/500 esuberi sul gruppo mi sembra un po' eccessivo e terrorizzante per i dipendenti:come farà popolare di bari a sbarazzarsene ?? Licenzierà tutti ??
Caro anonimo, Se dici che le mie osservazioni sul capitale sono ottime allora devi accettare come conseguenza il taglio del personale da me prospettato. Considerando che già ne sono stati accompagnati a casa ca. 130, un'altra operazione di questo genere di pari ammontare e siamo a ca. 250 unità. Quindi i licenziamenti o altre operazioni si ridurranno ad un 150/200 unità da portare a termine in un paio di anni. Saranno chiuse o ricollocate sul territorio nazionale almeno una quarantina di filiali. Non dimenticate che in Puglia la BPB ha solo 80 filiali. Averne un centinaio in Abruzzo non mi sembra proponibile a livello strategico. Le mie considerazioni sul personale si basano solo su rapporto tra attività a rischio, capitale di base e necessità di recuperare velocemente un volume di margine operativo lordo in grado di generare un autofinanziamento idoneo alle dinamiche di bilancio. Per questo motivo mi riferivo alla qualità del lavoro svolto dal commissario. Se questo è stato di livello allora la BPB ha fatto bingo e forse si può scendere solo a 300/400 unità. Il ridimensionamento della struttura bancaria è nel DNA di Basilea III. Se saremo fortunati vedremo nei prossimi anni una sana diversificazione degli operatori del sistema finanziario ed è su questo necessario processo che i sindacati devono puntare e chiedre in modo ossessivo la professionalizzazione dei dipendenti come linea di difesa del lavoro di lungo periodo. Comunque i membri del passato cda iniziano a non dormire più tanto bene di notte e devono essere colpiti profondamente nei loro averi per poter almeno in parte compensare i danni enormi e di lungo periodo fatti ad un territorio ormai devastato dalla crisi internazionale e soprattutto dalla delinquenziale irresponsabilità di una classe dirigenziale che deve essere sotterrata nella vergogna. Nel futuro vi parlerò della strategia della fondazione Tercas di uscire stravincente in una situazione simile con i sindacati che guardano il dito che indica la luna. Questo è il vero pericolo nell'operazione BPB: che alla fine nulla cambi! Good night & good luck, Abruzzo!