Senza mai citare il nostro blog, il Sindaco Mastromauro, ha affidato ad un lungo comunicato stampa la replica al nostro pezzo pubblicato ieri:
http://www.iduepunti.it/cronaca/29_marzo_2013/pasqua-giulianova-una-bella-sorpresa-nell%E2%80%99uovo-dell%E2%80%99ex-senatore-franchi
Alcune affermazioni contenute nel comunicato appaiono poco convincenti e contraddittorie. (f.to Giulianovanews)
La prima.
Afferma, il Primo Cittadino di Giulianova “Il Comune di Giulianova, come tutti gli altri Comuni abruzzesi, è stato invece un semplice passacarte … Nostro compito era solo quello di provvedere ad una prima quantificazione del danno subito, sia nel settore pubblico che privato, senza entrare assolutamente nel merito della veridicità e della congruenza delle richieste”.
Il Comune non è stato un semplice passacarte –come detto dal Sindaco anche in altro comunicato dello scorso 5 gennaio- ma si è spinto anche oltre fino ad una prima quantificazione del danno. Di grazia, e come avrebbe fatto questa prima quantificazione del danno? In quanto gli uffici comunali hanno quantificato i danni subiti dal familiare dell’ex Senatore Franchi?
La seconda.
Dichiara la Dirigente Maria Angela Mastropietro: ““I Comuni, tutti, non dovevano istruire le pratiche relative ai danni quantificati dai privati. Nostro obbligo era solo quello di raccogliere e inviare i dati con le schede riassuntive A) e B) allegate alla delibera di Giunta n. 39 del 14 marzo 2012; schede, come è verificabile sul nostro sito istituzionale, che non dovevano contenere alcun nome. E poiché la Regione Abruzzo non ci fornì la modulistica per consentire ai privati di fare le richieste, ci fu un accordo tra alcuni Comuni della provincia di Teramo per utilizzare la scheda che era servita per l'alluvione del 2011. E' stato fatto così a Giulianova come a Teramo e a Roseto degli Abruzzi, dove all'epoca lavoravo come dirigente”.
La Mastropietro afferma che alcuni Comuni –Giulianova compreso-, non avendo ricevuto i modelli dalla Regione si erano messi d’accordo per utilizzare la scheda che era servita per l’alluvione del 2011. Perché, allora, a Roseto i moduli vengano pubblicati sul web e distribuiti il 6 marzo (idem a Tortoreto) mentre a Giulianova gli uffici preposti si attivino soltanto il 12 marzo, lasciando soltanto 1 giorno di tempo ai cittadini interessati per mettere assieme foto e documenti, protocollare la domanda di rimborso? Mistero.
Il Sindaco dichiara che più che pescare nel torbido dovremmo mostrarci indignati per la mancata assegnazione dei fondi da parte della Regione.
Se il Sindaco è indignato noi lo siamo doppiamente: per la mancata assegnazione delle risorse e per la discutibile condotta del Comune di Giulianova e dei suoi sommi rappresentanti.
Oltre tutto il Sindaco non considera il danno che possono produrre nell’opinione pubblica il tentativo -non riuscito- di un privato di portare a casa 191.000 euro e le dichiarazioni di un Assessore che afferma senza pudore che “ Progresso Giuliese avanza l’ipotesi che gli allegati non siano stati pubblicati per nascondere un nome eccellente. Nulla di più falso perché nelle schede incriminate, allegate al presente comunicato, non ci sono nomi e quindi non c’è proprio nulla da nascondere”.
Nelle schede A e B non c’è nessun nome ma nei fascicoli dei rimborsi sì.
Da ultimo, per onestà intellettuale, spezziamo una lancia a favore del Sindaco e dei suoi supporter. Perché tirarla tanto per le lunghe quando un qualsiasi consigliere comunale avrebbe potuto richiedere l’accesso agli atti? Noi rincariamo la dose: perché un organo di informazione deve sostituirsi a chi rappresenta i Cittadini nelle istituzioni, soprattutto quando dei fatti narrati, secondo un noto collega giuliese, si vernicchiava da diverso tempo?
Buon Agnello di Pasqua a tutti (compreso Mastromauro).
La Redazione de I Due Punti
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