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Teramo: Il lungo fiume sta crollando

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Vi ricordate il progetto dell'anello ciclopedonale? Vi ricordate Teramo unita a se stessa e ai suoi due corsi d'Acqua? Tordino & Vezzola. Teramo come la Mesopotamia. Ecco nel frattempo alluvione dopo alluvione, mancata manutenzione dopo mancata manutenzione, il fiume si sta riprendendo tutto e il contrario di tutto. I muraglioni di contenimento, le gabbie a segnare il limite, stanno franando in diversi punti del percorso. Se non ci sarà un pronto intervento, le segnalazioni di "occhio di lince-Marco"  e di tutti coloro che amano la natura teramana, saranno solo a condire un De profundis. Una liturgia dei defunti per ricordare il progetto di carta, il castello in aria, le solite parole di un cruciverba di banalità. Aiutiamoci a stare meglio...

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Commenti

vorrei ribadire che in data non sospetta luglio 2010 ho tenuto un convegno sui fiumi nel quale ho proposto , d'accordo con alcune ditte, di mettere in sicurezza i fiumi, di costruire sugli argini piste ciclabili e pedonabili dal mare alla montagna , piantagione di alberi lungo le piste il tutto a costo zero per la collettività, infatti le ditte avrebbero preso come pagamento la breccia di risulta. Con dei progetti preventivi e con il controllo da parte delle autoprità competenti. Sono stato accusato da alcuni personaggi (verdi) i qualli hanno ribadito che nel fiume non possono entrare le ruspe, vi invito in questi giorni ad osservare cosa accade lungo i fiumi , quanti euro nostri stanno spendendo e poi meditate se non è il caso che la mia proposta venga portata avanti. Vorrei proporre inoltre una raccolta di firme per presentare una legge regionale su questo tema. Grazie
il problema più grande è che le gabbie di pietra in foto "contengono" il piano stradale del lotto zero. auto su auto, camion su camion, peso su peso alla prossima grande pioggia reggerà? inoltre l'anello non c'è e difficilmente ci sarà. a meno che non si realizzi una striscia pedonale sul lotto zero all'altezza delle gallerie... ;-)
Il punto nella foto ricordo che fosse "in bilico" da molto tempo, ma credo che sia peggiorato in effetti.
evviva!!! evviva le grandi opere!!!! evviva l'incompetenza. Medici, avvocati, consulenti, commercialisti, ma che c**zo ne sanno di lavori pubblici ? L'attuale sindaco e la giunta tutta avrebbero dovuto dimettersi gia qualche anno fa, quando ci fu il crollo della Teramo-Mare. Invece no. Gli assessori ai lavori pubblici, pagati dalla collettività ovviamente, hanno fatto pure carriera. Riprendiamoci ciò che è nostro. Mandiamoli via. Democrazia dal basso, non questa gente che decide cosa si deve fare e cosa no. Ma scherziamo???
Sig. De Carolis, mi auguro la sua sia un'ironica provocazione. O no?
volevo rispondere a mario bici dicendogli che la mia non è una provocazione ma una chiara e precisa soluzione al problemac
De Carolis, so che non è questa la sede giusta, né io sono un addetto ai lavori, ma mi sembra che la sua proposta sia: nonostante la messa in sicurezza, la costruzione sugli argini di piste ciclabili e pedonabili, la piantumazione di alberi lungo le piste, nonostante tutto questo sia stato fatto (perché mi sembra che il parco vezzola-tordino si sia realizzato attuando proprio queste misure, o sbaglio?) nonostante queste cose siano state fatte, il fiume oggi sembra volersi riprendere degli spazi, o comunque non "rispettare" i nostri disegni, i nostri progetti. Questa mancanza di disciplina del fiume ha comportato uno spreco di risorse pubbliche, ed un parco fluviale sempre più danneggiato, franato, alluvionato. Secondo la sua ricetta sarebbe stato meglio affidare i lavori a ditte INTERESSATE a prelevare ghiaia dal fiume. Il risultato sarebbe stato il medesimo: un parco fluviale franato, alluvionato, danneggiato, visto che medesimi sono gli interventi proposti (ma c'è chi ritiene che l'estrazione di ghiaia dai fiumi peggiori ulteriormente le cose), ma almeno non sarebbe stata la comunità a pagare, ma le ditte in cambio della ghiaia. A parte il fatto che mi risulta il parco tordino vezzola sia stato realizzato nell'ambito del lotto zero, sui cui costi non so quanto abbia influito, l'esigenza secondo me è quella di realizzare un parco fluviale COMPATIBILE con il fiume e le sue piene, realizzato non attraverso opere di irregimentazione, escavazione o costruzioni varie, ma nel rispetto ed in armonia con i LUOGHI del fiume stesso, e che duri nel tempo, essendo capace di "adeguarsi" al variare del corso del fiume stesso. Le opere che propone lei sono GIA' STATE REALIZZATE (tranne l'estrazione di ghiaia), con i pessimi risultati oggetto dell'articolo. Ma secondo la sua proposta, almeno un risultato positivo si avrebbe avuto: per le tasche delle ditte di estrazione.
caro mariobici, lei non ha capito bene il mio progetto, le ditte non prelevano solo la ghiaia ma realizzano un progetto per la messa in sicurezza dei fiumi che causano danni perchè non vengono tenuti puliti e siccome negli anni passati qualcuno che ha avuto in mano le redini del potere ha deciso che i fiumi non potevano essere toccati, si è avuto un innalzamento dell'alveo naturale dei fiumi creando cosi deviazioni e allagamenti nei terreni che costeggiano i fiumi, anche la pulizia dei fossi che prima veniva fatto dai privati oggi creano delle dighe spontanee di alberi e breccia che provocano danni. Ora il mio progetto non è quello di arricchire i cavatori ma realizzare un progetto di riequilibrio controllato del corso dei fiumi evitando in questo modo discariche a cielo aperto e foreste in mezzo ai fiumi, in caso di alluvioni sarà cura delle ditte incaricate tenere sempre le piste in ordine. Se interessato sono a completa disposizione per chiarimenti o altro. Grazie e ciao
mi auguro che tutti i teramani abbiano un minimo di coscienza e pensino bene che a Teramo a meno di 10 metri dal fiume TORDINO c'è un canile e non è il canile di Carapollo. alla prossima alluvione se non si prendono provvedimenti seri potrebbe ripetersi la tragedia che si è abbattuta sul canile di alba adriatica. non copritevi gli occhi e se potete andate a veder lo schifo in cui vivono quei poveri animali.