Il caso del morituro tribunale di Giulianova non esiste per la Legge, ma solo per le regole mediatiche del Primo Cittadino di Giulianova.
Il DECRETO LEGISLATIVO 7 settembre 2012, n. 155 (“Nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero, a norma dell'articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148”)...è lapalissiano.
Nella Tabella A, a pagina 8, il decreto lgs. 155/2012 indica tra le sezioni distaccate di tribunale soppresse quella di Giulianova. Punto e basta.
Il sindaco Mastromauro dopo l'incontro definito “chiarificatore” del 31 ottobre scorso con il Presidente del Tribunale di Teramo, dichiara che Spinosa “ … si è detto pronto a valutarla e ad immaginare Giulianova come una sede secondaria”.
Sede secondaria?
La tesi attribuita all'avvocato Mastromauro è che se il tribunale di Giulianova divenisse sede distaccata, la sua soppressione sarebbe rinviata di cinque anni.
L’unica cosa prevista dal decreto è che il Ministro della Giustizia possa disporre che vengano utilizzati a servizio del tribunale, per un periodo non superiore a cinque anni dalla data di efficacia della norma che sopprime le sezioni distaccate, gli immobili di proprietà dello Stato, ovvero di proprietà comunale interessati da interventi edilizi finanziati ai sensi dell'articolo 19 della legge 30 marzo 1981, n. 119, adibiti a servizio degli uffici giudiziari e delle sezioni distaccate soppressi.
Traduzione: il Ministro Paola Severino potrebbe disporre che gli immobili che oggi ospitano la sezione distaccata di Giulianova vengano utilizzati a servizio del tribunale di Teramo. Ma per farci cosa?
Un semplice deposito di faldoni e scartoffie con al massimo un paio di impiegati.
Chi si immagina che si possa tornare ai bei tempi andati con le solite iscrizioni di cause a ruolo, l'andirivieni di avvocati e la lotta per trovare un posto dove parcheggiare si ravveda: il tribunale di Giulianova è morto per sempre.
Cosa resterà di questi titoloni giornalistici?
Camini accesi...
La Redazione de I Due Punti
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