L'avevamo scritto. Era l'otto Agosto. www.iduepunti.it/la-voce/7_agosto_2012/lasl-di-teramo-rischia-una-multa-da-300mila-euro
Il dott Ciarrocchi, responsabile dell'Unità Operativa semplice a valenza dipartimentale, che si occupa della Procreazione Medicalmente Assistita, rispose sulle pagine de Il Centro, del nove Agosto, respingendo ogni nostra facile strumentalizzazione...per noi il reparto del Dott. Ciarrocchi non esisteva perchè non riconosciuto dall'Istituto Superiore della Sanità.
La Legge del 19 febbraio 2004, n. 40 è molto chiara. Per quanto riguarda le "Norme in materia di procreazione medicalmente assistita" pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2004 ( www.camera.it/parlam/leggi/04040l.htm ) la nostra Asl , cioè noi, rischia, rischiamo, sanzioni molto onerose.
"Gli interventi di procreazione medicalmente assistita sono realizzati nelle strutture pubbliche e private autorizzate dalle regioni e iscritte al registro di cui all'articolo 11. (È istituito, con decreto del Ministro della salute, presso l'Istituto superiore di sanità, il registro nazionale delle strutture autorizzate all'applicazione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita, degli embrioni formati e dei nati a seguito dell'applicazione delle tecniche medesime. L'iscrizione al registro di cui al comma 1 è obbligatoria).
Chiunque a qualsiasi titolo utilizza a fini procreativi gameti di soggetti estranei alla coppia richiedente, in violazione di quanto previsto dall'articolo 4, comma 3, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 300.000 a 600.000 euro.
Chiunque a qualsiasi titolo applica tecniche di procreazione medicalmente assistita in strutture diverse da quelle di cui all'articolo 10 è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 100.000 a 300.000 euro.
È disposta la sospensione da uno a tre anni dall'esercizio professionale nei confronti dell'esercente una professione sanitaria condannato per uno degli illeciti di cui al presente articolo, salvo quanto previsto dal comma 7.
L'autorizzazione concessa ai sensi dell'articolo 10 alla struttura al cui interno è eseguita una delle pratiche vietate ai sensi del presente articolo è sospesa per un anno. Nell'ipotesi di più violazioni dei divieti di cui al presente articolo o di recidiva l'autorizzazione può essere revocata".
La Guardia di Finanza e i Carabinieri del Nas hanno notificato al Manager Varrassi e ai dirigenti medici coinvolti, una sanzione amministrativa di centomila euro.
Un ossimoro politico la riconferma del super manager?
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