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Il mistero del parcheggio di piazza Dante. Quando tornerà alla Città di Teramo?

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Il due Aprile del 2012 scrivemmo " Il famoso piano raso di Piazza Dante sarà libero dai parcheggi dal 1 Maggio.
Una scelta virtuosa obbligatoria per l'Amministrazione Comunale, visto la scadenza dei termini di contratto e della relativa proroga.
Non si potrà fare altro che rispettare la convenzione senza incorrere in una denuncia penale da parte dei numerosi cittadini, comitati e associazioni, interessati al recupero dell'intero quartiere".

Non era un articolo basato sui tarocchi, ma su altri numeri. Semplicemente era l'evocazione della delibera di Giunta n 227 del 31/05/2011, la cui parte finale recitava "...per le motivazioni innanzi espresse, di dare atto che la riduzione degli stalli di sosta del piano a raso del parcheggio pubblico a pagamento di piazza Dante, realizzati in n. 106, invece che in n. 150, come previsto dall’art. 5 del contratto di concessione stipulato tra il Comune di Teramo e la Società Parcheggio Piazza Dante S.r.l., in data 12/06/2007, a rogito del Segretario Generale, rep. n. 5340, ha alterato il risultato del piano economico finanziario allegato allo stesso contratto, a svantaggio della concessionaria, Società Parcheggio Piazza Dante S.r.l., come evidenziato nel verbale dell’incontro svoltosi con la concessionaria in data 28/05/2011 e nella relazione sul riequilibrio redatta dalla stessa concessionaria, che si allegano al presente atto sub. lett.
a) e lett. b);di stabilire, per l’effetto, a titolo di parziale o totale riequilibrio del piano economico finanziario della stessa concessione, a seconda dell’esito dell’avviato procedimento di verifica da
GIUNTA COMUNALE Atto n.ro 227 del 31/05/2011
concludersi entro il 30/11/2011, che la scadenza della sua gestione, prevista dal menzionato art. 5, al 31/3/2011, è fissata al 29/4/2012".

Per legge quante proroghe il comune di Teramo vuole regalare a una società privata? Cosa interessa ai cittadini l'equilibrio finanziario di un bilancio privato?
Prima l'Ass Robimarga, poi l'Ass. Tassoni, hanno concesso altri anni di guadagni sulle nostre soste. Gli annunci e il progetto privato e ripeto privato, inaugurato in pompa magna da tutta la politica provinciale, avrebbe dovuto dare da tempo un'altra dignità alla meravigliosa piazza Dante.
Le grate si stanno rovinando e sono sempre più scivolose. Gli interventi e le interrogazioni del capogruppo del Partito Democratico, Giovanni Cavallari, sono caduti nel vuoto.
Ora un comitato di cittadini formulerà un regolare esposto alla Procura della Repubblica. Si spera in un'altra legalità.

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Commenti

Questa vicenda è il simbolo (uno dei numerosi) dell'incompetenza e dell'ignoranza di questa classe politica: La piazza prospiciente l'istituto scolastico più prestigioso della città ridotta ad uno sporco parcheggio. Riqualificazione? ma era evidente fin da quando iniziarono i lavori che sarebbe finita così: avete mai visto uno spazio di quel tipo che si riqualifica con un parcheggio sotterraneo? Gli assurdi disegni che avevano messo intorno al cantiere, ve li ricordate? Con quel ridicolo campo da basket, dimostravano che nulla si sarebbe fatto. Ecco l'ovvio risultato: la parte affiorante del parcheggio divenuta funzionale al sottosuolo, costellata di grate, di falansteri in cemento che ogni giorno si degradano di più e diventano contenitori di immondizia. I nostri studenti che vanno a scuola in mezzo al traffico; quando fai vedere a qualche ospite di fuori l'edificio del liceo,così legato all'identità cittadina, poi ti devi vergognare a spiegare il perché delle condizioni della piazza. Uno scempio non giustificato da nulla! 106 posti invece di 150!! ma se i posti sono diminuiti appunto per le strutture emerse! non lo sapevano prima?
Appelli caduti nel vuoto? Trattasi di vuoto senza fine!
Teramo citta' dell'oblio assoluto.
Prima di essere sventrata, Piazza Dante ospitava quasi 200 stalli per la sosta delle auto e restava a disposizione dei cittadini per le iniziative di pubblico interesse. Oggi, anche senza le auto in superficie, la più grande piazza di Teramo non esiste più. A cosa è servita "l'opera"? A coloro che dovevano sostare la terza o quarta auto nei box sotterranei e che fino a qualche mese fa lamentavano infiltrazioni di acqua? Ai costruttori che lamentano mancati utili? Ai politici che hanno tagliato il nastro? Se ben ricordo la società costruttrice aveva già risparmiato un bel gruzzolo di euri con la modifica dell'ingresso del parcheggio sotterraneo che non doveva essere così come lo vediamo oggi. Gli introiti mancati e preventivati erano conseguenti alla riduzione di 44 stalli rispetto ai 150 inizialmente previsti e che dopo il terzo anno di gestione a pagamento dovevano essere dismessi. Le proroghe invece (un anno? Due?) hanno riguardato tutti i 106 stalli in superficie. Pur non essendo un matematico mi sento di poter esprimere un dubbio: la matematica è diventata un'opinione?
Non amo ricordare le mie vittorie. Rarissime. né le mie sconfitte. Numerose. Una sconfitta in particolare dolorosissima mia e di tutta la città, con complicità diffuse, sotterranee e palesi , è appunto lo scempio della piazza intitolata al Sommo Poeta. E' storia di ieri. La nebulosa che ha accompagnato il progetto, le sue rimodulazioni, le soluzioni al di fuori di ogni logica urbanistica e architettonica, la tronfia arroganza di alcuni assessori abili naviganti come surfisti in mare grosso, i giri di parole sono materiale di studio e deposto negli archivi. Coglie nel segno il prof. Artese quando segnala come il piano a raso è funzionale al parcheggio sotterraneo e non è stato mai concepito come area propria se non nelle iconografie per la stampa asservita. Perfino i due ascensori sono apparsi all'improvviso. Tutte le soluzioni adottate, quindi, nella loro bruttura e nella indegnità stilistica hanno di fatto ridotto gli stalli provvisori a 106. Il comune sapeva di tali riduzioni? allora la convenzione è inficiata nei termini costitutivi e pertanto illegittima sotto diversi profili; le ignorava? allora è stato vittima di una palese violazione pattizia e come tale non si giustifica la delibera di proroga della concessione a 'parziale ristoro del danno'. Resto della mia idee che formulai un giorno in consiglio comunale. per eternare il malgoverno e i danni storici dei politici è necessario legare sotto la sede comunale, accanto alla lapide dei caduti, la lapide degli "eroi negativi" degli antagonisti dei ""benefattori"".