Di nuovo.
Portano in dono il loro volo e al volo, i ricordini di un pasto che fu.
Mito vuole che alla vista della Tercas, abbiano alzato le ali e senza batterle, siano arrivati sopra lo schifogeo.
Leggenda vuole che i primi storni alla vista dell' Ipogeo, siano fuggiti verso i tigli.
Alla vista del Lotto zero, intossicati, siano fuggiti verso Madonna delle Grazie.
Alla vista della statua di Garibaldi, alloggiati, siano fuggiti verso il Ruzzo.
Alla vista della dirigenza che ci ha affogato, siano fuggiti verso l'Asl.
Alla vista di un'altra diligenza siano fuggiti verso piazza Orsini.
Alla vista del Comune si siano rassegnati...e hanno iniziato il loro dolce bombardamento.
Si sente, si vede...porterà fortuna?
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Lo storno è lungo circa 20–23 cm, ha un'apertura alare di circa 35–40 cm e pesa circa 70-90 g. Il suo piumaggio in estate è nero lucente con riflessi violacei e verdi con le punte delle piume bianche, mentre in inverno il nero diventa meno brillante e i riflessi si attenuano. Il becco è aguzzo, giallognolo in estate, bruno in inverno, le zampe sono rossastre, la coda corta. L'unico carattere che differenzia i sessi è una macchia sulla base del becco che è azzurra nei maschi, rossastra nelle femmine.
Alpam non è un atto mancante o lapsus....;)