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ZTL: Chi chiede scusa ai Cittadini di Teramo per le multe sbagliate?

di Giancarlo Falconi
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Sono d'accordo x i veri disabili. No per chi ha il pass e parcheggia all'interno delle ztl vanno a correre... .. e la stessa cosa chi sfrutta la 104 e si compra una macchina da 30000 e più e poi parcheggia in mezzo a piazza martiri
coloro che parcheggiano in mezzo a piazza Martiri, all'inizio di Via Vittorio Veneto e alla fine di Via Vincenzo Comi sono tutti nomi noti, anzi notissimi e proprio per questo non vedrete mai una multa attaccata al parabrezza della loro auto. Rassegnatevi e non riuscite a rassegnarvi la prossima volta sapete per chi votare. Niente PD e niente PDL men che mai PD se lì dovesse emigrare Di Dalmazio.
In casi come questo, la politica, ovvero i politici, ovvero le strategie politiche di volta in volta attuate da chi si alterna a governare, non c’entrano nulla. In casi come questo, la responsabilità va addossata esclusivamente a chi in ambito pubblico ha incarichi tecnici e non politici. In buona sostanza, in casi come questo – ergo in questo caso specifico – la colpa è soltanto degli impiegati comunali, che nello svolgimento dei propri compiti hanno sbagliato e che ragionevolmente avrebbero comunque sbagliato sia se il loro assessore di riferimento fosse stato un nazi-fascista, sia se fosse stato un anarco-comunista. D’altronde la superficialità e/o la presuntuosità e/o la semplice incompetenza, sono caratteristiche che in certi soggetti non è che aumentano o diminuiscono secondo qual è il colore della Giunta che in un determinato momento storico amministra la città. Per giunta è spesso difficile – in casi come questi – sapere se si è trattato di superficialità, o di presuntuosità, o di semplice incompetenza, perché istruttorie sugli errori compiuti dagli impiegati pubblici non se ne fanno quasi mai e quando si fanno generalmente finisce tutto a tarallucci e vino. Sia ben chiaro, il mio non è un attacco generalizzato alla suddetta categoria. So bene, infatti, che fra gli stipendiati dallo Stato di gente che fa il suo dovere e lo fa bene ce n’è (non a caso ho parlato di “casi come questo” e di “certi soggetti”). Lo stesso discorso vale per quanto riguarda il saper dire “abbiamo sbagliato”. Chi in realtà non è capace di dirlo (in casi come questo…) è l’impiegato pubblico, non il politico. E più l’errore è macroscopico, più quelli che l’hanno commesso (certi soggetti che l’hanno commesso…) non accettano di fare “mea culpa”. Perlomeno non accettano di farlo quando la rimostranza proviene direttamente da chi ha dovuto subire l’ingiustizia, che ovviamente non ha altra scelta se non quella di rivolgersi al Giudice di Pace. Solo nel momento in cui il ricorso al Giudice di Pace viene notificato al Comune e, quindi, viene letto dal dirigente dell’Ufficio protagonista della castroneria, ecco che come per magia si ottiene il dovuto “mea culpa” che consiste nell’annullamento dell’atto grazie a quel potere che si chiama “autotutela”. Allora è giusta la domanda che pone Giancarlo: perché tale potere di agire in regime di autotutela, non lo si applica già quando è il cittadino in persona che dimostra inequivocabilmente che è stata una puttanata avergli inflitto una multa? E si, probabilmente perché chi tale puttanata l’ha fatta soffre della sindrome di Fonzie… Sindrome che guardacaso scompare, quando arriva “la carta” dal Tribunale. Veramente insopportabile. In ultimo vorrei dire, anzi, chiedere alcune cose all’anonimo 27 maggio, ore 13.01: perché un disabile “vero” non può avere un’auto da 30.000 euro e più, se può permettersi di comprarla? Un disabile “vero” può sostare in Pizza Martiri se ha una Panda del 1978, ma un disabile altrettanto “vero” non può se ha una Mercedes ultimo tipo? Le ricordo, sig. anonimo, che il ricco professionista cardiopatico al 100% ed il paraplegico che vive della sola pensione d’invalidità hanno entrambi in egual misura diritto di usufruire dei benefici della 104. Per cui, vista l’estrema serietà dell’argomento, la prossima volta rifletta prima di dire fregnacce.
Nessuno chiederà scusa. Perché non vanno in giro per la città a controllare gli abusi edilizi, gli scivoli per le carrozzine ostruiti dalle auto. Passate a v.crucioli dov'era la posta, sotto al cartello di sosta x 30 min. una macchina parcheggiata con tanto di telo protettivo (ho le foto) sarà li per tanto tempo senza disturbo....
I diritti per i disabili sono uguali per tutti. Conosco invece personalmente chi parcheggia a piazza Martiri e poi posta su facebook "oggi sono andata a correre". Quindi non mi venite a dire nulla. PER IL VERO DISABILE E' GIUSTISSIMO PARCHEGGIARE ED AVVICINARSI QUANTO PIU POSSIBILE ALLA ZONA DOVE DEVE ANDARE per i restanti (che posseggono il cartellino però vanno a correre) possono anche lasciare il posto a chi ne ha veramente bisogno che spesso non trova il parcheggio proprio perché occupati dagli altri "disabili".
Volevo aggiungere che sono dell'idea (ovviamente mia personale) che la macchina se la può comprare ma se se la può permettere senza usufruire dell'agevolazione della 104. Perché l'agevolazione (sempre secondo me) dovrebbe essere data a chi la macchina non se la può comprare e sinceramente in questo caso si dovrebbe dare anche gratis.
Gentile, solito anonimo, prima di tutto quando si parla del contenuto di una Legge e dell’ambito della sua applicazione, il “secondo me” non serve a nulla. Se ogni cittadino avesse la facoltà di non rispettare una Legge o di rispettarla in base ai suoi “secondo me”, staremmo freschi. Per quanto riguarda i soggetti che CONOSCE PERSONALMENTE che sono in possesso di un tagliando per disabili e parcheggiano in Piazza Martiri per poi andare a correre, le dico solo una cosa: li denunci! Se non lo fa, è probabile che su costoro lei stia dicendo fesserie. Se non lo fa pur dicendo su costoro cose verissime, è ancora peggio.
Ops… mi era sfuggito il commento di “francesco di luigi”. Ribadisco – giusto per la cronaca – che firmarsi con uno pseudonimo è cosa onesta, mentre firmarsi con un nome e cognome di fantasia no. Detto ciò, resto sempre basito quando leggo le fesserie del “francesco di luigi” di turno, Costui parte dal presunto parcheggio illegittimo in centro città degli altrettanto presunti soliti noti, per esortare il prossimo a non votare più non solo il PD, ma anche il PDL che non esiste più. Già questo è un volo pindarico di tutto rispetto, tuttavia è nulla in confronto al doppio carpiato con salto mortale definitivo da Circo Togni rappresentato dall’invito a non votare PD a maggior ragione se in tale partito vi dovesse transitare Di Dalmazio. Con gente del genere in giro, è logico che i politici dotati di un’intelligenza media la faranno sempre da padroni.