Sono Baby Gang.
Non si possono chiamare adolescenti con problemi esistenziali.
L'alcolismo dei genitori, la droga del fratello, la morte di una madre, l'essere orfani, le storie che si ripetono a nastro stretto di tempo.
Sono minorenni vigliacchi che si fanno forti dietro la forza bruta del branco.
Si nutrono di terrore.
La Gioventù violenta di Pasolini che diventa immagine di ancestrali e primitive...pietre e coltelli.
La stessa pietra che ha infranto il doppio vetro della cucina di una donna anziana che di notte sbatteva le uove per il ciambellone.
Una signora elegante di vari ricordi... che ci ha rubato un sorriso e altri profumi.
Quella vestaglia da cucina che sa di tutto e di un niente condito.
Sotto casa il solito raduno di ragazzi con il cappello da rapper, lo scooter senza casco e la violenza delle parole.
" Vi facciamo fare la fine del palazzo bruciato...e giù di pietre e fuga".
Qui la gente ha paura.
Qui le persone chiudono le finestre con il caldo.
Qui quell'anziano con il cappello nasconde lo sguardo dalla testa bassa.
Quei ragazzi urlano.
Usano il coltellino contro gli alberi.
Hanno marchiato il territorio.
Hanno indetto il loro coprifuoco.
Il prete pensa alla nuova Chiesa.
Il comitato...di quartiere prima o poi affronterà il problema.
Che facciamo?
L'unica soluzione è la denuncia.
Bisogna collaborare con le forze di polizia per la sicurezza partecipata.
Bisogna scendere in strada e indicarli.
Noi ci siamo e ora il nostro numero di telefono è in quelle case.
Scriveremo di voi con le vostre foto...non ci fate paura....
...a presto...ragazzi...
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