Ricordo molti anni fa quando sono riuscito a compiere un intero giro del lungo fiume di Teramo. Tordino e Vezzola (f.to Donatella Policreti). Un sogno. Una vera e propria oasi. Poi l'uomo e la natura. Il Lotto Zero e il ponte che non esiste da tempo. La natura con l'alluvione e la nevicata. L'uomo bradipo e una politica d'intervento rapida come i fondi dell'alluvione. Inesistenti. Ecco le ultime immagini di una Domenica di quasi primavera dove i teramani hanno compreso il significato di degrado, abbandono e sotto cultura. Teramo non ha un solo spazio per correre, portare i bambini...far giocare i propri cani. Che fine ha fatto lo spazio per i cani? Perchè è recintato con l'erba alta? Perchè si fanno proclami, annunci, spot e poi tutto svanisce come un destino di alopecia politica? Perchè per una volta, una sola volta, l'Amministrazione comunale non termina un cantiere, un lavoro e poi va in televisione con la velina del "Fatto". Basta con la politica delle televendite. La realtà è sotto l'occhio di una macchina fotografica. L'uomo costruisce dove non dovrebbe e potrebbe (www.regione.abruzzo.it/pianoalluvioni/docs/teramoRischio/c080403to04_00.pdf). La natura gelosa, si riprende tutto, prima o poi. A voi il giudizio.
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