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Il Comune di Teramo anticipa 250 mila euro alla Specialfrutta di Giuseppe Panichi

di Giancarlo Falconi
2 minuti

L'Amministrazione comunale scrive in un tempestivo comunicato stampa" La Corte d’Appello de L’Aquila, ha sospeso l’efficacia esecutiva della sentenza del Tribunale di Teramo che condannava il Comune al pagamento di più di due milioni di euro alla società Specialfrutta di Giuseppe Panichi, e ha attribuito a carico dell’Ente un rimborso pari a 250.000 euro. La Corte d’Appello motiva la sentenza ritenendo “eccessiva la quantificazione dei danni”, sollecitando esplicitamente una valutazione più equa delle conseguenze economiche determinate dalla vicenda a carico della società Specialfrutta. Il contenzioso, iniziato nel 1997, è relativo all’ampliamento di un edificio in contrada Casoli, e ruota attorno ad una istanza di condono edilizio; la vicenda ha registrato fasi complesse e ha portato, in primo grado, alla condanna a carico del Comune, del pagamento di 2.056.054,44 euro, comprensivi della quota capitale da rimborsare e degli interessi. All’esito di tale sentenza, nel rispetto delle decisioni del Giudice, il Comune ritenne di dover presentare ricorso. E ora perviene la decisione della Corte d’Appello dell’Aquila che sospende l’efficacia esecutiva di quella prima sentenza. Sulla vicenda, nei mesi scorsi, si era generata una comprensibile apprensione da parte dell’opinione pubblica. Si giunge, invece, ad una sentenza che pare equa e che implicitamente corrisponde alle intenzioni dell’amministrazione di voler riconoscere il diritto della società Specialfrutta, evidentemente danneggiata da provvedimenti assunti in passato, ma in misura ragionevole e realmente rapportata all’entità del danno stesso".
 L'altra visione.
Semplicemente si entrerà nel merito della sentenza nel mese di Maggio. Il sindaco Brucchi sa molto bene che la cifra di 250 mila euro potrebbe essere ritenuta semplicemente come acconto. Non le sembra, caro Sindaco, un comunicato stampa dai toni troppo trionfalistici?
Se dovesse essere ritenuta la cifra di 250mila euro un semplice congruo anticipo, come correggerebbe il suo comunicato?

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Commenti

Non le pare eccessivo il suo articolo..... nel senso che, fermo i diritti della ditta interessata, anche io sarei raggiante se un tribunale decidesse che 2.000.000 di eruo è una somma eccessiva come rimborso del danno. Asserire che la somma è eccessiva pare già una vittoria che porterà a un drastico ridimensionamento della somma dovuta. Forse anche del 50% e questo renderebbe felice qualsiasi debitore..... perciò ritengo fuori luogo questo suo appunto a un debitore "felice" che in fondo è la collettività intera.

Caro Max si chiama tono basso e dirito di fare domande. Le faccio un esempio...Quante volte una favorita nel calcio ha perso la finale? Può succedere. In questo caso le Istituzioni devono adottare un profilo "garantista" fino all'utimo grado.

Direi solo che non vedo perchè le debba nascere la voglia di fare una domanda su questo. O forse oggi Brucchi non aveva ancora partorito castronerie e si è buttato su questa notizia.... :-) Casomai la domanda dovrebbe essere perchè si è arrivati a questo? Qual'è l'inizio della causa? e perchè solo in Italia possono passare decenni per avere giustizia nel campo civile? Certo che se ad ogni grado di giudizio ogni giudice invece di applicare la Legge in modo punutale si erige a legislatore stiamo freschi.
io voglio sapere solo una cosa: quale funzionario del Comune ha sbagliato? mi sembra evidente che "Il contenzioso, iniziato nel 1997, è relativo all’ampliamento di un edificio in contrada Casoli, e ruota attorno ad una istanza di condono edilizio" configuri un danno erariale. Chi mi spiega perchè, da cittadina, dovrei pagare anche un solo euro per un errore commesso da qualche dirigente pubblico?

Caro Max le sue obiezioni sono per me giuste ablazioni. Operazioni di democrazia. Confronto. Il resto è per la nostra Amministrazione una storia conosciuta...un ritorno al futuro....

Grazie

Il Comune aveva perso in primo grado... E i soldi da sborsare erano molti di più. Ricorso in appello- Il Comune perde di nuovo, e la cifra si "ridimensiona" a 2 milioni e mezzo. Ricorso in cassazione- E mo vedam'... I soldi che il comune pagherà, sono soldi nostri, di tutti. Soldi che dovrebbero essere investiti per migliorare la qualità della nostra vita cittadina, e della città. Questa storia è identica a centinaia di altre storie tutte italiane, dove il comune la provincia la regione lo stato, sono contro i cittadini. I governi cambiano, ma il modo di NON fare politica è sempre lo stesso. L'ostinazione e l'arroganza dettate dall'ignoranza fanno si che si ripetano ad oltranza storie simili (vedi passi carrabili).
Oddije Falcò, mittece na futugrafie de quande ride. Me fa brutte a vedallu simbre nghe la faccia ngazzate!