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La frana di Colleparco sta franando...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Non ci sono altri termini.
La frana di Colleparco sta allargando il proprio fronte, non vuole avere confini, limiti, è diventata anarchica.

Nonostante i grandi interventi strutturali del Comune di Teramo, nonostante il divieto di allargarsi e di rendere pericoloso il manto stradale, oramai al limite della percorrenza, la frana non ha ubbidito.
Non ha rispettato la fettuccia bianco rossa, quella usata anche per la serie B e con fare anti calcistico, ha inalato una serie di auto gol.
La gente intanto ha paura.
Teme.
Segnalazioni su segnalazioni.
Ognuno con il proprio metodo di valutazione.
Chi sente la differenza con il suo motorino, chi ha sistemato un segnale con il gessetto nero, chi è pronto a certificare lo spostamento di molti centimetri.
A piazza Orsini tutto tace.
In arrivo altri chilometri di fettuccia bianco rossa.
Ci sono altre frane da sistemare...chi supera il segnale, sarà arrestato.
Una volta per arrestare una frana si chiamavano i geologi, gli ingegneri, i tecnici, oggi, la polizia municipale.
La politica moderna per il resto ha firmato una serie di motivati e studiati suggerimenti.
Andate piano, fermatevi, andate a piedi, fate le scale, non mangiate grasso, non dormite con il telefonino accanto, non costruite vicino i fossati anche se a Teramo vi autorizzano, cambiate casa.
Fa tutto bene alla salute...

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Commenti

Il problema che chiamare un geologo preparato e a Teramo ne abbiamo uno con riconoscimenti internazionali, non fa comodo agli imprenditori che poi non possono edificare e al comune che di conseguenza non incassa bucalossi e imu! Fortunatamente i privati se vogliono tutelarsi possono scegliere il migliore e io l'ho fatto con ottimi risultati.
Fra i vari suggerimenti manca questo: "vendetevi la casa.....se potete" Saluti
@Gabriele Ma che sei pazzo? La casa vendetela dopo la frana, sai quanto vale una casa al centro di teramo?!
Sono tanti anni che la collina di Colleparco mostra segni di cedimento, ma nonostante questo si è e si continua a costruire ( non per niente la provincia di Teramo è seconda in Abruzzo per consumo del suolo). Responsabilità? Certamente del Comune che rilascia le licenze ma anche e soprattutto dei proprietari delle case, che hanno voluto costruire in quel sito.
CONDOMINIO COLLEPARCO. Chi denomino' per la prima volta quella bella collina Colleparco, forse già sapeva che non c'erano le condizioni per la sua cementificazione. Forse credeva che sarebbe diventato un....parco, un vasto giardino con piante ornamentali e d'alto fusto, destinato allo svago e al riposo ! I condomini di Colleparco, ciechi e sordi, si sono presi beffa della geologia ed hanno costruito villoni, villini, appartamenti e minialloggi senza pietà per la collina. Ma la terra è ancora in....costruzione e talvolta si ribella! Sembra che per i condomini di ColleParco la" tettonica" ( in greco l'arte del costruire) sia il soprannome di Pamela Anderson e che l'unico vero geologo conosciuto sia Rocco Siffredi, perché ha esplorato più di 12000 cavità carsiche ! ......... honi soit qui mal y pense
Tutti i residenti di Colleparco, dovrebbero prendere in considerazione una sola azione: DISOBBEDIENZA CIVILE.
Frane, frane, frane.....ci sono frane ovunque!!!! Sulla strada verso Piano della Lenta la frana "impertinente" sta nuovamente cedendo....nonostante i temibili "picchetti" di plastica...messi a monito!!!! E della frana di Scapriano???? Invade mezza corsia....mettendo in pericolo gli automobilisti poichè è situata in curva....ma anche qui sono stati "prontamente" sistemati cartelli di "lavori in corso".....che non sono mai iniziati.....le strade di Colleparco ricordano il terremoto di S.FRancisco....e Teramo può essere paragonata ad una enorme groviera!!!! Ma noi abbiamo il Teramo in serie B e dobbiamo usare i soldi dei cittadini per "pitturare" le strisce pedonali di rosso....per poi riportarle al colore d'origine.....ma perchè???? Perchè dobbiamo pagare tasse "salatissime" per avere una città....disastrata e allo sbando???? CHE SCHIFEZZA!!!!
Che Colleparco era una zona franosa lo sapevano anche i polli ! Hanno voluto cementificarla a tutti i costi chissà per quale motivo.... Forse i più giovani non lo sanno ma chi ha 50 anni o più ricorda benissimo che quando fu costruito l'Hotel Michelangelo si dovette intervenire con dei pesanti rinforzi strutturali altrimenti sarebbe sceso nel fiume, e il suddetto Hotel è all'inizio della zona di Colleparco immaginate ora che tutta la collina è stata caricata pesantemente di cemento cosa può succedere. Inoltre a Colleparco hanno voluto costruire l'Università a tutti i costi perchè ? dai Falco indaga !!!!
Esatto Tex confermi quanto da me scritto, però hai dimenticato di dire che per la (ormai ex) casa dello studenti furono di più i soldi spesi per la palificazione che per costruirla!. Per dire che trattasi di un sito dove doveva esserci un divieto assoluto di edificabilità., invece siamo qui a dolerci del pericolo frane.