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Tercas: Altri licenziamenti in vista....

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Un'altra impiegata della Tercas sarebbe stata licenziata con ricevuta di ritorno.
Una raccomandata perentoria che lascia poco spazio a dubbi.
Un altro processo per i magistrati del lavoro che in questi giorni al tribunale di Teramo potrebbero decidere di aprire un'aula dedicata agli ex della Tercas...tra fascicoli misteriosi che spariscono e ricompaiono come fantasmi e perizie grafologiche e calligrafiche.
Vi assicuro ne vedremo delle brutte.
Non si conoscono le motivazioni dell'ultimo licenziamento ma dovrebbero gravitare intorno ai prodotti finanziari e alla presunta volontà manifesta del cliente.
Nel frattempo l'attenzione della coda Tercas-Di Matteo dovrebbe invadere anche il futuro professionale di alcuni funzionari e/o dirigenti le cui situazioni sarebbero al vaglio della direzione della Banca Popolare di Bari che in questi giorni sta valutando l'ipotesi di trasformazione in s.p.a. per facilitare gli investimenti esteri diretti.

Si legge " Matteo Renzi ha firmato un decreto lampo sulle Popolari, “per favorire investimenti esteri diretti”. Sarebbe questa, secondo quanto scrive Antonio Guglielmi, analista di Mediobanca Securities, la ratio della norma che impone alle Popolari italiane si trasformarsi in Spa entro 18 mesi e “l’eliminazione del voto capitario (una testa un voto, indipendentemente dalle azioni possedute, ndr) per gli istituti con oltre 8 miliardi di euro di asset (Banco Popolare, Ubi, Popolare dell’Emilia, Popolare di Milano, Popolare di Vicenza, Creval, Veneto Banca, Popolare di Sondrio, Popolare di Bari e Popolare Etruria)”. Una riforma – si legge nel reporto – “che segna un cambiamento radicale nel mercato bancario italiano e conferma il carattere riformista del governo”.
UN DECRETO RIVOLUZIONARIO
Il decreto sarà trasformato in legge dal Parlamento entro 60 giorni, con la “la legge elettorale e le elezioni del Capo dello Stato elezioni (a partire dal 29 gennaio) come i principali ostacoli per Renzi – scrive ancora Guiglielmi – Un esito positivo potenzierebbe il governo e spingerebbe il processo di riforme. Al contrario, ogni sconfitta indebolirebbe l’azione di governo causando alla fine le dimissioni di Renzi e nuove elezioni”.

In quota processi si attende la prima udienza del filone romano mentre l'istruttoria a Teramo dovrebbe essere nelle fasi finali...perizie e valutazioni dei danni a parti.
Gli investigatori avrebbero completato il quadro dei soldi teramani ( e non solo) a San Marino...
Lentamente... che sa di giustizia.
 

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Commenti

Dopo il porcarum, dove anche i dipendenti hanno le loro colpe... Il minimo sarebbe il licenziamento di massa. Giustamente però essendo in una repubblica socialista dove si difende il raccomandato, ciò non succederà mai.
Quante chiacchiere......ma perché non facciamo i nomi di tutti i soggetti che facevano da tramite tra Tercas e San Marino?