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Problema sicurezza a Roseto

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Nell’ultima lunghissima seduta notturna del consiglio comunale, sull’onda di una cruenta rapina in villa nei pressi di Montepagano, è passata una prolissa e per certi aspetti velleitaria mozione detta “per la sicurezza”.
Ma da dove viene il problema sicurezza? Le cause ovvio sono tante e profonde e non si possono qui sviscerare. Se c’è, però, una percezione che l’insicurezza va crescendo negli ultimi tempi, è chiaro che qualcosa c’entra la crisi economica che stiamo attraversando.
Gran parte della costa abruzzese – non solo Roseto – è cresciuta spontaneamente sulla fornitura di servizi e sulla distribuzione. La produzione è via via divenuta sempre più marginale. È chiaro che un contesto così è particolarmente esposto alla crisi. Perché pur avendo prodotto un eccezionale sviluppo mantiene al suo interno evidenti fragilità, in quanto si affida prevalentemente alla capacità di consumo ed al mercato. Ma è noto in sociologia che chi non partecipa a nessuna fase produttiva va nell’alienazione.
C’è quindi una chiara crisi sociale alla base dell’incremento della microcriminalità, soprattutto legata allo spaccio di droga. L’attuale infatti non è una crisi “tradizionale”, ma addirittura generazionale (precariato, disoccupazione giovanile, impossibilità di costruire relazioni affettive stabili e così via).
Questo si verifica, per di più, in presenza di un sistema politico fatto per lo più di relazioni particolaristiche, se non a volte parenterali, che è sorto quando la spesa pubblica veleggiava senza limiti ed il mercato era condizionato apertamente dalla politica.
Depressione sociale e qualche devianza, dunque, trovano davanti a loro un vuoto culturale e politico, una visione non adeguata ai tempi, che tende a rifugiarsi in una lettura securitaria, peraltro declinata pur essa in politichese. L’ordine pubblico, a Roseto e altrove, è assicurato egregiamente dalle forze dell’ordine, che fanno bene il loro lavoro. Il problema è la mancanza di una visione politica e sociale del tempo che viviamo. Così, si fan mozioni… Contenti loro!
 

                   Ugo Centi

controaliseo.ilcannocchiale.it/

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Commenti

La maggioranza attualmente al governo a Roseto degli Abruzzi si presentò agli Elettori come il nuovo, ma di nuovo nulla aveva. Infatti molti dei responsabili avevano avuto parte attiva nella precedente amministrazione (uno per tutti vedi l'attuale Sindaco, assessore al bilancio per molti anni nelle precedenti 2 legislature), non solo ma l'attuale forza politica vincente (i liberalsocialisti) si sono preentati quale eredi del Partito Socialista Italiano, che a Roseto ha lunga tradizione ed è ancora nei cuori di molti. Io ho sempre pensato che i socialisti fossero di sinistra (vedi Nenni, Pertini etc: gente che ha fatto la galera o il confino ed era gente di destra che aveva comminato tali pene). Oggi invece coloro che si proclamano eredi del partito socialista italiano in nome di una socialdemocrazia non meglio definita si sono alleati con la destra, il diavolo e l'acqua santa. E allora di cosa ci si meraviglia? Una forza politica che deve e può essere solo di sinistra (ce l'ha nel DNA), quando si allea con la destra pensando di avere cose in comune fa danni incredibili alla comunità che amministra. A Roseto chiudono fabbriche anche ad elevato livello tecnologico, aziende più piccole e cosa fa l'amministrazione comunale per i propri cittadini? Nulla di buono! Nessun intervento a favore dei cittadini. Leggendo della "mozione per la sicurezza" del consiglio comunale mi torna alla mente la gioventù, quando leggendo svogliatamente i Promessi Sposi mi imbattei nelle famose "grida" che altro non erano che leggi inutili ed inascoltate emanate dal governo spagnolo su Milano. Io faccio appello alla coscienza di tutti gli amministratori di Roseto: fate qualcosa per i cittadini, gli stessi cittadini che vi hanno votato.