Caro Presidente Chiodi, non c'è un errore tra il quando e il quanto. Il quando è il momento della delusione, il quanto è la cronaca di un'Asl senza rispetto per i propri utenti.
Noi siamo persone moderate, calme. Poi ci si scalda il cuore quando incontriamo il dott. Petrella.
Il dottor Petrella sarebba un ottimo Manager dell'Asl di Teramo. Ci pensi senza ascoltare nuovamente il suo fido Venturoni.
Un sognatore al posto di un incubatorio. Un folle dotato di umanità, preparazione e cultura del sociale.
Lei non farà mai un Petrella Manager...andrà avanti con un Robimarga qualsiasi o con un nuovo Varrassi. Modello Giuditta.
Petrella è un Uomo di altra natura. Ci racconta una storia. La città quotidiano la rende pubblica con un bel articolo di Pietro Colantoni.
Caro Presidente Chiodi, si fermi a Teramo.
Un attimo.
Le presentiamo questa ragazza. (f.to. Internet)
Le racconterà della sua odissea. Dell'esame urgente.
Un'ecografia. Mesi di attesa. L'umiliazione di essere richiamata per una firma che non può apporre. La sua natura le impedisce l'uso degli arti.
Lo comprendete? Non poteva firmare. La sua amica e assistente l'aveva spiegato.
L'Aveva urlato.
Aveva la delega.
Aveva tutto per evitare un'altra sceneggiata tra carrozzina e aiuti. Inutile.
Si chiama umiliazione.
Colletti bianchi....inaciditi.
Le risparmiamo il racconto di una visita ginecologica posticipata a Gennaio. Perdeva sangue.
Le liste d'attesa. Avete anche premiato il Direttore Varrassi per non aver raggiunto l'abbattimento delle stesse.
Bastava quell'ecografo al consultorio. Il suo Manager non lo voleva. Ora?
Che farete?
Ricorda le nostre battaglie. Risultato? Il nulla.
Che dire? Questo è il suo Abruzzo virtuoso? Non ci stiamo.
Lotteremo fino alla fine per un Abruzzo diverso....a misura di uomo. A misura di vita. Diritto Universale.
Si parte dal basso. Tutti insieme. Senza dimenticare la nostra realtà.
Questa è la nostra politica.
La vostra?
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