Qual è la verità su Atri?
Sul caso della propaganda politica sui diari dei bambini?
La verità è una sola.
Lettera del sindaco di Atri, Astolfi e dell'Assessore alla Pubblica Istruzione, che invitavano i dirigenti scolastici Marcelli e Iannetti, a estendere l'invito a tutti, Bambini e duchi compresi.
Che dire delle risposte?
Una vergogna da matita rossa.
Un vergogna da stare in ginocchio sui ceci.
Una vergogna da Montessori.
Una vergogna da bocciare e non rimandare.
Una vergogna da Pinocchio e la fuga di Carlo Lorenzini in arte Collodi.
Rimango in attesa di una dichiarazione dell'Assessore Gatti...perchè i cortigiani rovinano la corte più di un cattivo re.
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Commenti
Caro Assessore Gatti convengo con lei che sarebbe meraviglioso per la crescita culturale della società civile avere il consesso comunale, provinciale e regionale pieno di cittadini. Adulti, anziani e adolescenti.
Il confronto democratico, la critica che aiuta a crescere, la politica che si avvicina ai problemi della gente in real time.
Ma sui diari dei bambini, no.
Mi sarebbe piaciuto che l'opposizione avesse sottolineato in sua presenza questa metodologia comunicativa che io continuo a non condividere e di cui, lei stesso, non era a conoscenza.
Non stiamo parlando di scuole superiori ma di bambini che hanno 11 anni.
La scuola dei grandi è lontana dalla scuola dei piccoli.
Scriveva Rodari
" Anche i grandi a scuola vanno
tutti i giorni di tutto l’anno.
Una scuola senza banchi,
senza grembiuli nè fiocchi bianchi.
E che problemi, quei poveretti,
a risolvere sono costretti:
“In questo stipendio fateci stare
vitto, alloggio e un po’ di mare”.
La lezione è un vero guaio:
“Studiare il conto del calzolaio”.
Che mal di testa il compito in classe:
“C’è l’esattore delle tasse”!"...
I bambini avranno tempo per crescere...ora lasciamoli liberi di marinare;)
Achille lei è il suo tallone.
Achille, ovviamente, si gioca.