Le prequalifiche per l’accesso alle primarie del PD sono praticamente finite ed è tempo di bilanci.
MAstromauro ne esce con le ossa rotte: mal consigliato dal Senatur, si è ritrovato di punto in bianco scaricato dal Partito anche a Giulianova dove la vittoria riportata dai renziani il 25 novembre scorso non è stata del tutto casuale. A voglia che il Comitato Matteo Renzi Giulianova abbia voluto chiarire che si è trattato di un fatto “senza alcun risvolto amministrativo a livello locale e, quindi, senza nessun riflesso sulle amministrazioni di centrosinistra in carica”. Chi può credere, infatti, che Ruffini, Giorgini e Ridolfi, da soli, possano aver determinato questo risultato?
E’ venuta poi la richiesta ufficiale dei circoli del PD di Giulianova al Sindaco Mastromauro “di mettere a disposizione la sua persona per la candidatura alle primarie quale rappresentante della nostra provincia alla Camera o al Senato”. Sulla genuinità di questo appello oggi sarebbero davvero in pochi a giurare.
E infine Lui che, nonostante i Sindaci di Comuni con più di 5 mila abitanti non lo possano fare, che chiede la deroga per concorrere alle primarie del 29 e 30 dicembre.
L’esito ormai lo conosciamo tutti: il PD nazionale farà correre Monticelli e stoppa Mastromauro che a differenza del primo è appena al primo mandato di Sindaco. Fine della storia.
Lui, il Sindaco che aveva giurato che mai avrebbe tradito Giulianova; Lui –giuliese verace- tradisce la sua Giulianova per un viaggio senza andata né ritorno per Roma, e viene a sua volta tradito dal suo “Consigliere” e dal PD che prima lo sega, poi lo implora in ginocchio e infine gli assesta un pugno sul naso. Che botta!
In Comune, nel frattempo, gli accade di peggio. Viene meno un’entrata, già messa nel bilancio di previsione 2012, di oltre 3.000.000 di euro che avrebbero dovuto essere accertati entro il 31 dicembre. Andando deserta per la seconda volta l’asta per la vendita dei terreni edificabili di proprietà del Comuni, l’accertamento è venuto meno e nel bilancio 2012 si è creata una voragine che nessuno potrà colmare per mancanza di tempo: ci vorrebbe infatti un miracolo per riuscire a rimediare 3.000.000 di euro sotto forma di nuove entrate o di tagli alle spese entro il 31/12.
Il Comune di Giulianova è tecnicamente in default. Il Patto di Stabilità per il 2012 non può essere più rispettato.
Stando così le cose, Francesco Mastromauro ha ottime probabilità di essere ricordato a lungo come il Sindaco che ha mandato Giulianova in default; come il Sindaco di un Comune che presto non sarà più in grado di pagare i fornitori e neppure gli stipendi ai propri dipendenti.
Perfino i cortigiani abbandonano il Re nel momento di massima difficoltà. Figurarsi poi se viene meno lo stipendio a fine mese: è la fine.
Mastromauro è rimasto solo.
Dopo le politiche di fine febbraio in Consiglio Comunale non si escludono colpi di scena e qualche tentativo di golpe pilotato. Mastromauro sa bene che in politica gli errori e gli orrori si pagano a caro prezzo.
Non ne facciamo neppure una questione morale ma di dignità personale. Faccia dunque il più bello dei regali a Giulianova che dice di amare tanto; al PD che lo ha portato ad essere consigliere comunale, Vice Sindaco ed infine Primo Cittadino; ai suoi elettori, amici e collaboratori che finora hanno ciecamente creduto il lui; ai suoi cortigiani che potranno trovare qualcun altro a cui dire sempre “sì”; ma soprattutto a se stesso.
SI DIMETTA.
Meglio una ritirata dignitosa, con tanto di scuse, che lasciare di sé un pessimo ricordo.
THIS IS THE END, THE END.
La Redazione de I Due Punti
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Commenti
Ecco Fabrice Ruffini che parla di cambiamento!!!E perchè in consiglio comunale voti con Micaiò e Cameli?