Una calibro 7.65. La pistola più comune tra le matricole graffiate. Due colpi di pistola. A terra un uomo di origine albanese. Trent'anni. A fianco un altro ragazzo sanguinante. Il teatro è Alba Adriatica. Il cuore di Alba.
Allarme sociale. Tutti sono a conoscenza del traffico di droga, del recupero credito, gestito da delinquenti della costa. Non importa l'etnia. Romeni, albanesi, cinesi e delinquenza italiana.Parlano la stessa lingua. Chi comanda? Chi dovrebbe sorvegliare?
I carabinieri e la polizia con i molti tagli finanziari alla sicurezza fanno miracoli. La zona della costa tra Alba e Martinsicuro è oramai diventata, specialmente nella stagione invernale, d'estate dove si concentra il traffico di cocaina non hanno interesse ad attirare l'attenzione, una zona franca. Si vive in un sottile coprifuoco psicologico. La stagione fredda rappresenta l'esame di forza del territorio. Regolamenti di conto. Senza sconto.
Ieri una sparatoria in viale della Vittoria. Erano le 15.
Nel pieno del pomeriggio. Senza paura di colpire un passante. La piccola mafia albanese. Una macchina che si avvicina lentamente. Spara. Un morto e un ferito. L'altro ragazzo è in fin di vita per un fendente da arma da taglio. La cronaca finisce qui. Il dramma è solo all'inizio.
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