Salta al contenuto principale

Davide Rosci ci scrive dal carcere di Rieti

di Giancarlo Falconi
4 minuti

Riceviamo la lettera di Davide Rosci dal carcere di Rieti, tramite la sua ragazza, Jessica Ippoliti.
Sono convinto degli errori di Davide e dei cattivi maestri, ma esiste il limite, un limite che va onorato.
Il limite umano. Il rispetto della dignità di una persona.
In fondo ci sono molte domande e parecchi dubbi.
Bisogna sempre conservare il principio di legalità.
Non amo le frasi eroiche, rivoluzionarie, stoiche, che Davide usa a corollario dei suoi scritti. Erano altre storie, altri tempi, altri coraggi.
Io non ho mai trovato da uomini i lanci di pietre o le manifestazioni contro le forze dell'ordine...ma ascolto tutte le voci. Scriveva Pasolini...

Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte
coi poliziotti,

io simpatizzavo coi poliziotti!

Perché i poliziotti sono figli di poveri.

Vengono da periferie, contadine o urbane che siano.

Torniamo a riempire le piazze di parola e cultura. Studiamo.
Solo così...si conquista la libertà di pensiero.




Viterbo, Domenica 17/03/13

Torno a scrivere dopo alcuni giorni passati in isolamento. Sì, mi sono fatto 4 giorni di isolamento dopo essere stato trasferito dal carcere di Rieti al carcere di Viterbo.
Ora voi vi chiederete cosa mai io abbia potuto fare. La risposta è niente, giuro niente! Così come quando mi tradussero da Teramo a Rieti: non avevo fatto nulla e, per di più non ho potuto conoscere le motivazioni che giustificato questi trasferimenti.
C'è la chiara volontà di punirmi, facendomi capire con questo modo di fare, che la mia voglia di informare chi è fuori e la lotta di tutti coloro che mi sono vicini sono da arginare. Hanno dapprima trattenuto tutta la posta in arrivo che gli scorsi lunedì e martedì mi era arrivata a Rieti, giustificando, in maniera fantasiosa, che all'interno vi fosse qualcosa di pericoloso(?) anche se le avevano aperte e avevano visto che non c'era niente (per la cronaca si trattava di due lettere di miei amici, 4 lettere di mia zia contenenti le foto dei miei adorati nipoti e due cartoline). Hanno di fatto violato la mia privacy e deliberatamente censurato ogni tipo di corrispondenza in arrivo. È palese che hanno agito in modo illegale ed incostituzionale

Poi, non contenti, hanno fatto la cosa più vile ed infame, trasferendomi qui a Viterbo e mettendomi in isolamento! Non mi hanno giustificato la cosa e mi hanno sbattuto in una cella di 5 mq senza riscaldamento e senza poter avere contatti con nessuno. Mi hanno vietato di prendere una coperta e ho dormito tre notti(!) al gelo con solo il giubbino. Ditemi voi se questo è un atteggiamento da paese civile! Trasferire, lasciare al freddo e in isolamento una persona che non ha avuto rapporti disciplinari o altro è il chiaro modo di fare di chi, nel buio e nel silenzio delle carceri italiane, ignora ogni legge morale e giuridica.

Non nascondo di aver provato sconforto, provate a mettervi al posto mio e a vivere in 20 giorni tre cambi di carcere, la censura delle lettere e l'isolamento totale senza sapere quanto tempo duri. È qualcosa che ti fa perdere la fiducia nelle istituzioni, oltre che la testa. Così mi sono affidato ai miei libri e solo la lettura di “Gramsci in carcere e il Partito” e “Oltretorrente”, che narra le gesta di Guido Picelli, gli Arditi del Popolo e le barricate di Parma, mi ha dato la forza e la serenità per affrontare queste vicissitudini. L'esempio di Gramsci e quello di Picelli sono stati per me qualcosa di indescrivibile. Attraverso quelle pagine rigo dopo rigo ho ricaricato il mio cuore e la mia mente.
Ormai pensavo al peggio, convinto di dover rimanere in quello scempio di posto fino all'11 Aprile, data nella quale a Roma ci sarà l’appello per l’aggravamento degli arresti domiciliari in custodia cautelare, invece mi hanno portato in sezione. Solo dopo che il consigliere regionale di Rifondazione Comunista del Lazio, che ringrazio di cuore, era venuto a trovarmi.

Concludo con la mia convinzione personale che continuerò ad urlare: potranno imprigionare il mio corpo, mai la mia mente.
A testa alta! La lotta non si arresta!

Davide Rosci

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Mi sembra tutto molto eccessivo....e se avesse ucciso una persona cosa gli avrebbero fatto?
Viviamo un brutto momento,non esiste il senso della misura.
Con tutto il rispetto per le parole di Pasolini, credo che oggi siano più attuali quelle di Manganelli che si scusava con le vittime della violenza ingiustificata delle forze dell'ordine. In uno stato garantista questo ragazzo non sarebbe in galera, perché solo il terzo grado di giudizio dovrebbe definitivamente sancire la colpevolezza o l'innocenza di una persona. Per alcuni condannati illustri è così, se non mi sbaglio... Non stento a credere a ciò che Davide racconta, perché sono le identiche parole di qualcuno che ho conosciuto bene e che, scontata la sua condanna, ha preferito lasciare questo mondo dopo gli orrori che aveva vissuto: anche lui trasferito senza preavviso, anche lui isolato senza motivo, anche lui umiliato, vessato, privato dei più elementari diritti. Per chi sa quale inferno sia il carcere in Italia non è ammissibile che il reato commesso da Davide debba essere punito così, ma siamo un popolo di forcaioli e mi rendo conto di quanto certe affermazioni espongano al linciaggio verbale, però chi ha a cuore i diritti umani non si fa intimidire e, purché se ne parli, incassa anche gli insulti. Coraggio Davide, coraggio Jessica.
Infatti.....non mi sembra abbia sottratto fondi pubblici o ammazzato qualcuno.... I signori Fiorito e Lusi sono uno ai domiciliari e l'altro in convento....un nostro ex presidente del consiglio affermava che "evadere le tasse è giusto" configurandosi il reato di istigazione a delinquere,in quanto l'evasione fiscale è punita con sanzione amministrative e penali....Davide invece è stato condannato con prove assolutamente risibili e trasferito già 3 volte in pochi mesi. Non condivido inoltre l'ultima parte dell'introduzione,quella in cui si cita Pasolini. infatti quelli di Valle Giulia erano altri tempi....prima si entrava davvero nella Polizia (anzi nel "Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza") nei Carabinieri ecc dopo il servizio di leva proprio per avere un posto fisso e la maggior parte erano del Sud che sotto le armi riuscivano a prendere la licenza media o elementare-si veda "Padre Padrone dei f.lli Taviani sia il libro che il film-ottimi specchi della realtà di quegl'anni. Invece i responsabili di Pubblica Sicurezza di oggi chi sono? la maggior parte sono raccomandati o filgi di.... E' finita l'era dei poliziotti figli di poveri............per il resto appoggio la proposta di studiare. Perchè purtroppo al giorno d'oggi l'ignoranza la fa da padrone, e ricordiamo che un opolo ignorante è facilmente manipolabile. "Il sapere non come coazione a ripetere ma il sapere per conoscere e cambiare" "Insegnate ai vostri figli non COSA pensare ma A pensare" (Richard Dawkins)
A sentire questi commenti resto allibito poiché sono le stesse lamentele di Berlusconi contro la giustizia contro i giudici, ma fate parte della stessa politica. Perciò il crollo dei suffragi da parte di tutti e due queste forze politiche?
Davide fu trasferito da Teramo a Rieti. Sua sorella Ludovica ci raccontò di averlo incontrato: Davide era in isolamento. Poi Davide viene trasferito da Rieti a Viterbo. Davide scrive che a Viterbo viene tenuto in isolamento fino all' intervenuto risolutivo di un consigliere di Rifondazione. Tutto ciò che Davide sa dirci riguardo quello che pare un trattamento "SISTEMATICO" è che lui non ha fatto NULLA che giustifichi 2 trasferimenti e 2 periodi di isolamento in un mese. Considerato che Davide esprime la propria "voglia di informare chi è fuori" ma EVIDENTEMENTE NON POSSIEDE LE INFORMAZIONI NECESSARIE PER INFORMARE A SUA VOLTA CHI E' FUORI, invito chiunque possa aiutare Davide a CAPIRE COSA gli stia succedendo e PERCHE', a farsi avanti (sia esso un avvocato, uno studente, un consigliere, un assistente sociale, una guardia carceraria, un ex-detenuto). Qualcuno lo informi, informi i suoi famigliari. Io sento parlare di "circuiti differenziali a2, a3, EIV, reparti alto indice di sicurezza", ma non vado oltre, e comunque né Davide né Ludovica hanno mai fatto riferimento, nelle 3/4 lettere precedenti,a questi codici, a questi regimi, a cosa prevedono. Credo che ormai non sia molto utile discutere di un blindato incendiato, di una risata o di un sampietrino. CHI VUOLE E PUO' AIUTI DAVIDE: CHI HA GLI STRUMENTI PER FARLO INFORMI DAVIDE e, visto che Davide vorrebbe farlo, informi anche noi che siamo "fuori". Dall' Informazione può nascere INDIGNAZIONE e DENUNCIA, ma c'è bisogno di INFORMAZIONE con la I maiuscola. Non mi sembra più tempo per OPINIONI più o meno stantie.
Utilizzano il ricordo di pasolini per ammazzare la speranza di oggi! Ma tanto la state già pagando... Questa società è per uomini di parole, la società del futuro è di quelli come davide. Ovviamente quei pochi che saranno supestiti... I lupi giá si vestono da agnelli:raccomandano di studiare nelle crepate scuole borghesi e di manifestare con educazione e silenzo, potrebbe sveglirsi qualcuno. Vi ricordate genova? Vi ricordate che si manifestava per ridare potere alla democrazia, contro la dilagante aggressione del mercato finanziario? Ecco, avete visto che stava dalla perte giusta, siete tutti coinvolti! Forza davide, povero ragazzo. Forza a tutti gli anarchici rinchiusi nelle galere, eroi rumorosi spenti nel silenzio.. Un baleno nel sole dell'avvenire!
Falcò tu sei un carabiniere. Dentro. E se lo ritieni un complimento prendilo pure come tale.
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=05Tbv5p51v8#! ecco perchè, non sempre pasolini c'ha ragione....
D’obbligo avere dei riscontri su quanto afferma in questa lettera Rosci. Tuttavia, finchè nessuna voce istituzionale si alzerà per smentire quanto affermato dallo stesso Rosci circa il trattamento al quale è stato e viene sottoposto, per ora giusto credergli. D’altronde che la “Giustizia” italiana sia evidentemente malata, lo conferma il provvedimento di un Giudice che ha condannato un ragazzo per aver rubato due vasetti di nutella del valore totale pari a 6 (diconsi SEI) euro, convertendo la pena in una sanzione pecuniaria di 45.000 (diconsi QUARANTACINQUEMILA!!!) euro. Esempio probabilmente meno tragico rispetto alle vicende accadute e che accadono al Rosci, ma ugualmente paradossale ed inaccettabile. Mi associo quindi – ripeto, sentendo solo la campana di Rosci ma, d’altronde, in assenza di repliche di “controparte” – all’intervento di “mariobici”: chi può aiutare in qualche modo Davide, lo faccia ed alla svelta. Poi, però, leggo anche il commento di “Carlo che nin vota più” e non posso far altro che parimenti approvarlo. Queste parole di qualcuno che è di “estremissimissima” sinistra, tese a criminalizzare un sistema giudiziario secondo lui torbido, sommario e pretestuoso, sono identiche a quelle del buon Berlusca, che convoca migliaia e migliaia di persone in piazza per gridare contro le presunte infamie che quotidianamente vengono partorite dai Tribunali, per poi essere criticato, addirittura tacciato di organizzare manifestazioni eversive dagli avversari politici, compresi coloro, anzi, soprattutto coloro facenti parte della “estremissimissima” sinistra. E allora, permettetemi, inizio a non capirci più un granchè. E la mia confusione avanza sempre più, riflettendo su quanto leggo nella lettera di Rosci (oltre alle tremende testimonianze relative al suo trattamento in carcere) circa la sua perdita di fiducia in quelle “istituzioni” che lui per primo – in base alla sua ideologia anarchica – non riconosce… Mah! Insomma, voglio dire, come esempio, se da anni assisto al genocidio nel Darfur voluto dal maledetto Omar Al-Bashir, come faccio a parlare di “star perdendo la fiducia” in un regime che definire “di merda” è poco e che, quindi, non riconosco? Se vado sotto al palazzo di quel vigliacco del presidente sudanese a gridare tutto il mio schifo per lui, poi i suoi sgherri mi prendono e mi gettano in galera negandomi i più elementari diritti umani, posso io – nel mentre subisco tutto ciò – pensare “quello che mi stanno facendo è roba da farmi perdere la fiducia in Omar Al-Bashir”? Certo che no. E non mi si dica “ma lì è il Sudan, qui è l’Italia”. No. Non riconoscere qualcosa è “non riconoscere” e basta. Sia lì che qui.